Ancora una volta dobbiamo registrare un declassamento del territorio ferroviario calabrese, infatti è di pochissimi giorni addietro un nuovo ordine di servizio, a carattere nazionale, che cancella il posto dirigenziale della Produzione Tirrenica Sud di Trenitalia ( Lunga percorrenza), trasferendolo, dopo anni e anni, da Reggio Calabria a Napoli.
Un atto unilaterale che ci lascia perplessi, che conferma il ruolo sempre più di sudditanza della Calabria rispetto ad altre regioni e che ci fa capire con chiarezza l’inadeguatezza di una classe politica nostrana, sempre più lontana dalla realtà territoriale.
E’ superfluo sottolineare come questa ulteriore manovra rischi di avvilire la città di Reggio Calabria ma anche l’intera regione, privandola di un ruolo dirigenziale importantissimo.
Non comprendiamo come si possa dirigere un settore delicatissimo come quello che gestisce il Personale di Macchina (Macchinisti) e il Personale di Bordo (Capitreno) da oltre quattrocento chilometri di distanza. Ma queste si dice sono scelte societarie, il dramma è pensare che la classe politica nostrana è totalmente assente e forse succube di altre realtà regionali.
Il sindacato FAST-FerroVie non ci sta, così come non accetta passivamente lo stato delle cose esistenti nel trasporto ferroviario regionale che, seppur nella nota positiva assunta dalla Regione Calabria nell’impegno di acquistare nuovi treni per il trasporto locale di Trenitalia, dall’altra avalla scenari nuovi, scaturiti con la prova test sicurezza effettuata da mezzi delle Ferrovie della
Calabria SrL sulla rete ferroviaria nazionale del Gruppo FS.
Siamo forse in presenza della soccombenza della Divisione Regionale Trenitalia con il conseguente ulteriore taglio di personale ferroviario, comunemente definito esubero?
Certe coincidenze ci preoccupano, a maggior ragione quando non nascono da un confronto democratico con il sindacato o tantomeno da un progetto integrato di trasporto.
Da tempo attendiamo un confronto, promesso e mai mantenuto, con la dirigenza delle Ferrovie della Calabria SrL, né tantomeno possiamo affermare che l’avvento del nuovo Presidente Ricozzi (Dirigente del Ministero dei Trasporti in Roma) abbia sortito alcun cambiamento sostanziale.
Forse colpa delle distanze? Così come si prospetta per Trenitalia Produzione? Questo ci preoccupa e ci spinge a denunciare con forza (ed ancora una volta da soli), all’opinione pubblica tale strategie colonizzanti per la Calabria.
Un atto unilaterale che ci lascia perplessi, che conferma il ruolo sempre più di sudditanza della Calabria rispetto ad altre regioni e che ci fa capire con chiarezza l’inadeguatezza di una classe politica nostrana, sempre più lontana dalla realtà territoriale.
E’ superfluo sottolineare come questa ulteriore manovra rischi di avvilire la città di Reggio Calabria ma anche l’intera regione, privandola di un ruolo dirigenziale importantissimo.
Non comprendiamo come si possa dirigere un settore delicatissimo come quello che gestisce il Personale di Macchina (Macchinisti) e il Personale di Bordo (Capitreno) da oltre quattrocento chilometri di distanza. Ma queste si dice sono scelte societarie, il dramma è pensare che la classe politica nostrana è totalmente assente e forse succube di altre realtà regionali.
Il sindacato FAST-FerroVie non ci sta, così come non accetta passivamente lo stato delle cose esistenti nel trasporto ferroviario regionale che, seppur nella nota positiva assunta dalla Regione Calabria nell’impegno di acquistare nuovi treni per il trasporto locale di Trenitalia, dall’altra avalla scenari nuovi, scaturiti con la prova test sicurezza effettuata da mezzi delle Ferrovie della
Calabria SrL sulla rete ferroviaria nazionale del Gruppo FS.
Siamo forse in presenza della soccombenza della Divisione Regionale Trenitalia con il conseguente ulteriore taglio di personale ferroviario, comunemente definito esubero?
Certe coincidenze ci preoccupano, a maggior ragione quando non nascono da un confronto democratico con il sindacato o tantomeno da un progetto integrato di trasporto.
Da tempo attendiamo un confronto, promesso e mai mantenuto, con la dirigenza delle Ferrovie della Calabria SrL, né tantomeno possiamo affermare che l’avvento del nuovo Presidente Ricozzi (Dirigente del Ministero dei Trasporti in Roma) abbia sortito alcun cambiamento sostanziale.
Forse colpa delle distanze? Così come si prospetta per Trenitalia Produzione? Questo ci preoccupa e ci spinge a denunciare con forza (ed ancora una volta da soli), all’opinione pubblica tale strategie colonizzanti per la Calabria.
12/07/09
Il Segretario generale Calabria FAST-CONFSAL
Enzo ROGOLINO
Enzo ROGOLINO
6 commenti:
Scusate ma in questo periodo ho pochissimo tempo da dedicare al computer quindi stò un pò tralasciando i vostri blog... sarò nuovamente presente come prima da settembre. Ciao a tutti gli amici dei blog che seguo da Maria
Ennesima prova di come il traffico ferroviario in Calabria sia destinato alla morte. Serve un'azione forte, e serve ora.
ho notato che scrivere qui sopra serve a ben poco, si fa vedere solo qualche cosache serve a ben poco leggerla.
saluti
pasquale
E allora non la leggere...io più di così non posso fare, e tutto quello che riesco a sapere lo posto immediatamente qua... già è tanto il lavoro che faccio al momento. E' troppo facile fare commenti seduti belli comodi da dietro uno schermo quando neanche si contribuisce a far qualcosa per il blog, e non si ha rispetto per chi PER PASSIONE si fa un fondoschiena così ;)
O no?
Se non sbaglio, la Calabria ha quasi 1000 km di rete(FS);come potranno dalla Campania gestire al meglio la rete calabrese?C'e' davvero da preoccuparsi.Ci vogliono veementi e decise proteste.
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