Da: http://www.ilcrotonese.it/
Ennesimo grido di allarme, ormai forse l’ultimo che si possa lanciare, dopo la presentazione di qualche settimana addietro del ‘progetto di esercizio’ della divisione passeggeri di Trenitalia, che liquida definitivamente ogni tipo di collegamento ferroviario a media e lunga percorrenza dalla linea ionica. Prima di spiegare, forse è bene fare un po’ di storia. Noi siamo nati e cresciuti con le Ferrovie dello Stato che, nella loro totalità, avevano il compito di far viaggiare gli italiani in treno. Magari i treni arrivavano in ritardo, ma circolavano, e le stazioni, anche quelle dei paesi più minuscoli, erano sempre un punto di riferimento per il territorio. Poi, nei primi anni Novanta, in ottemperanza alla direttiva dell’Unione Europea sulla liberalizzazione dei sistemi di trasporto, c’è stata la prima ‘divisionalizzazione’, con la separazione tra il servizio di trasporto (i treni, per intenderci) e l’infrastruttura (stazioni e binari): praticamente sono nate, rispettivamente, Trenitalia e Rfi (Rete ferroviaria italiana). Inutile dire che ogni spacchettamento, obbligato o meno, contribuisce ad aumentare le cariche dirigenziali. Ma Trenitalia non si è fermata qui, ed ha deciso di suddividere ulteriormente il trasporto in tre divisioni: passeggeri, trasporto regionale e cargo (per le merci). Crotone, dove recentemente è stato chiuso lo scalo intermodale, è un buon esempio per capire chiaramente che fine stia facendo la divisione cargo, considerato che il traffico è ormai ridotto ai minimi termini. Così, dopo tante chiacchiere e progetti per spostare su ferrovia la spedizione delle merci, proprio chi avrebbe dovuto trasportarle le sta interamente riversando sulla strada… Il trasporto regionale è strettamente legato alle sovvenzioni che la Regione fornisce ai vari vettori: considerate tutte le imprese di autolinee che ci sono in Calabria, figuriamoci quanto può rimanere per il servizio ferroviario. Ed infatti i risultati si vedono, soprattutto sulla linea ionica… La divisione passeggeri si occupa dei treni a media e lunga percorrenza. Ma, siccome sembrava brutto lasciarla sola, ecco che, come Dio che da una costola di Adamo ha creato la donna, così dalla passeggeri è nata l’Alta velocità che ormai va avanti praticamente per conto suo. Veniamo ai nostri giorni, con la proposta di quest’estate. Non contenti, secondo gli illuminati vertici di Trenitalia la divisione passeggeri dovrebbe essere ulteriormente suddivisa in ben quattro (sic!) ‘linee di prodotto’: Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca e Servizi di base, con la conseguente frammentazione o addirittura polverizzazione dei collegamenti tra le varie città. Le uniche che in qualche modo ci riguardano da vicino sono Frecciargento ed i Servizi di base. La prima, che contempla l’alta velocità, si ferma a Lamezia Terme, ma renderà di fatto impossibile fare un viaggio unico, senza trasbordo, verso Milano o Torino. I Servizi di base, che è un termine elegante per rappresentare le… tradotte, riguardano tutti gli altri collegamenti. Ma, ecco la novità più importante, dall’ambito dei servizi di base è stata esclusa l’intera linea ionica calabrese. Il che significa, in parole povere, che a partire dall’orario ferroviario in vigore dal prossimo dicembre sui quasi 500 km della tratta da Reggio Calabria a Taranto dovrebbero circolare solo treni locali! Non che adesso ci sia chissà quale traffico, ma spariranno anche i miseri tre treni per Milano, Torino e Roma del basso Ionio, ed i cinque che attualmente transitano da Crotone (due per Milano e Roma ed uno per Torino). Non è questa la sede per spiegare la logica che c’è dietro alle decisioni dei vertici di Trenitalia. Tuttavia, a parte che ad ogni divisione corrisponde un aumento degli incarichi dirigenziali, chi ha avuto la gestione del trasporto ferroviario in Italia, in nome della presunta privatizzazione, fa interamente suoi i servizi remunerativi, scaricando sui contribuenti le tratte meno convenienti dal punto di vista economico sulle quali deve intervenire lo Stato per pagare il servizio. È questa una prassi ben consolidata nel nostro Paese: le grandi imprese hanno sempre incamerato gli utili, facendo ricadere regolarmente sulla collettività le loro perdite. Del resto, di recente il presidente del gruppo Ferrovie dello Stato, Innocenzo Cipolletta, ha dichiarato che “l’obiettivo è che scompaiano i treni a lunga percorrenza, privilegiando le tratte più richieste dalla gente, quelle di giorno e di 3-400 km; mentre i treni a lunga percorrenza, come il Reggio Calabria-Milano si stanno riducendo perché la gente preferisce gli aerei low cost, che risultano essere più convenienti. Abbiamo aumentato i passeggeri sui treni pendolari e sugli Eurostar in maniera significativa e stiamo perdendo passeggeri di vecchia concezione, quelli a lunga percorrenza. In tutti i Paesi europei i treni-notte non ci sono più. Gli aerei low cost sono in concorrenza con noi ed i loro potenziali passeggeri sono quelli che noi dovremo perdere”. A parte che i treni notturni sono tranquillamente circolanti in tutta Europa, si tace artatamente sul fatto che i treni a lunga percorrenza sono stati nel tempo ridotti al lumicino costringendo di fatto la gente a viaggiare in Eurostar, pagando balzelli e sovrapprezzi di ogni tipo. Ed anche l’amministratore delegato del gruppo Fs, Mauro Moretti, ha confermato che, per quanto riguarda il ‘servizio universale’ (cioè i treni che prendiamo noi comuni mortali), “il ministero dei trasporti redige un lista di treni con il contributo per i costi non coperti dal prezzo del biglietto, mentre continueremo a ridurre la fascia dei treni che nessuno ci paga”. Qualcuno li faccia scendere al più presto, altrimenti sul treno noi non potremo più salire!
ANTONELLO PLACANICA
...e così siamo alle solite. Cari lettori di Ferrovie in Calabria, se le cose stanno davvero così è arrivato il momento di prepararci. Come si dice da noi, "preparamu bagatti e bagattelli", ed il 12 dicembre 2009 si protesterà. Seriamente.
PANDORA'S TIMES parte CCLXXXV
1 mese fa
16 commenti:
E io come faccio quando devo scendere da voi in treno?
Scenderai come sempre Ale... :D l'anno prossimo ritroverai come sempre il mitico exp 953/954, con le mitiche X face lift ed una bella 445 in testa!!Parola di exp826 :P
Tutti noi appassionati di ferrovie del sud Italia dobbiamo unire le nostre forze ed opporci a queste strategie dei dirigenti fs.La Jonica ha le capacita' per produrre + utili dell' alta velocita', ma servono treni di costruzione recente ed un'offerta adeguata di servizi.Saluti a Roberto Galati e complimenti per il sito e per la tua immensa conoscenza ferroviaria. Peppe FSE, Martina Franca-TA
Grazie davvero per i complimenti Peppe!!Condivido al 1000 % il tuo commento!!
Hai detto una cosa verissima che passerà alla storia: "La Jonica ha le capacita' per produrre + utili dell' alta velocita".
Trenitalia se lo deve mettere in testa una volta per tutte!!Ci sono collegamenti AV con la Frecciarossa da Milano a Roma che viaggiano praticamente VUOTI.
Invece le nostre antenne Joniche e gli ICN/IC da/per Crotone mi sembra di non averli mai visti vuoti...diversamente da quanto si ostinano a dire le dirigenze di TreniTAGLIA!
La scorsa settimana sono stato in vacanza a Villapiana in un hotel che si affaccia sui binari;tutti i treni sia regionali che nazionali erano stracolmi.In vacanza in Calabria ogni anno ci vanno una miriade di pugliesi, che sono costretti a viaggiare in auto.L' unico treno Bari-Reggio C., ha vetture vetuste e circola solo dal lun.al ven., ma dei buoni collegamenti Puglia-Calabria sono utilissimi anche durante il resto dell' anno.Il mio sogno e'rivedere il mitico "Pitagora"!
Peppe fse MF-TA.
I viaggi per Catanzaro Lido nel 905 stracolmo gli dicono niente a sti bastardi? A quanto pare no...
Robè, se il 12 dicembre succede qualcosa del genere, guarda...veramente mi piazzo sui binari di Lamezia e non faccio passare niente!
Le FSE potrebbero espandere il loro raggio d' azione sbarcando sui binari della Jonica nord,proponendo la prossima estate dei treni del mare tipo Bari/Martina Franca-Sibari, sarebbero un successone e si andrebbe a liberare quella trappola mortale chiamata SS106.
Proporro' questa mia idea all' Ing. Fiorillo delle FSE con le relative tracce orario.
Ciao Peppe, tanto per la cronaca sono un'altro "compagno di sventure" di Roberto. Ho letto la tua proposta, e devo dire che è davvero illuminante! Conosco pochissimo il mondo delle FSE, ma per quel poco che so sono delle ferrovie davvero fantastiche. La tua proposta è da prendere seriamente in considerazione per il semplice fatto che una collaborazione FSE-FdC può davvero risollevare il trasporto ferroviario sull'intera fascia Jonica. Apparte l'ottimo materiale in dotazione (DE.122 in primis, le Silberlinge, i PESA ecc..), credo che un'integrazione anche con le linee a scartamento ridotto possa davvero riavvicinare la gente alla ferrovia. Mi piacerebbe visionare i tuoi orari, se vuoi spediscimeli all'indirizzo topkart27@hotmail.it, in modo da poterci scambiare anche qualche opinione.. Poi, una delucinazione: la rete FSE a Taranto è connessa alle FS?
La Sud-Est ha interconnessioni con le FS nelle stazioni di Taranto,Francavilla Fontana, Bari Centrale e Lecce.Grazie per i complimenti;in questo momento sto completando gli orari in excel delle linee pugliesi;appena termino quelli sulla Jonica nord, te li spedisco subito, cosi' mi dai la tua opinione.
Saluti
Peppe FSE MF-TA.
signori che penzano di dirigere il traffico ferroviario, giocheno, e intanto i viaggiatori rimangono a terre perchè dicono che non ci sono posti, questo è capitato propio oggi che una mia parente doveva andare a torino per motivi molto gravi, e non a potuto andare in treno, ha dovuto combinare un viaggio di fortuna per recarsi a Torino. Voi cari amici che seguite questi messagi cosa ne penzate?
Come ci dobbiame regolare noi cittadinii? Dato che sembra che non ci importa a nessuno di cio che sta succedendo.
saluti
pasquale
Pasquale, in effetti se non importa a nessuno di cosa sta accadendo, ne importa a ben pochi. I cittadini "comuni" si devono regolare in una semplice direzione: l'eliminazione di questi treni a lunga percorrenza dalla Jonica è un atto che farà del male a questa terra già pesantemente martoriata e dimenticata. Si deve anche capire che le FS si, fanno quel che fanno, ma la maggior parte della responsabilità di tutto ciò va data al menefreghismo degli ambienti politici locali, interessati a cose ben lontane dall'interesse del cittadino, e un esempio lampante in questo caso, purtroppo, ne è la tua parente. Noi sappiamo che il 12 dicembre, se veramente verranno eliminati questi collegamenti, protesteremo duramente affinchè ritornino sui loro passi quelli di Trenitalia, ma sopratutto in modo che la regione inizi a ragionare più da regione europea che da regione rincoglionita.
Però attenzione, non prendiamocela assolutamente con i ferrovieri che vediamo tutti i giorni, loro poverini non c'entrano niente! Ho visto un sacco di scenate di accanimento contro capotreni, macchinisti e dirigenti di movimento vari...pensiamo solo che spesso loro sono ancora più a disagio rispetto a noi.
Ma del resto cosa ci si può aspettare da una Regione che finanzia autobus Corigliano-Palermo, o altre autocorse da paese sperduto a paese sperduto che viaggiano sempre e costantemente VUOTE?
Bisogna assolutamente aumentare le composizioni sia dello Scilla, che della Freccia Adriatica (che l'ultima volta ho visto con sole 4 carrozze al seguito),soprattutto in estate, magari togliendone qualcuna dalla sezione via Rosarno e da quella in partenza da Lecce, spesso vuote.
io credo ke i treni da torino e da milano erano molto comodi diretti e abbiano fatto la più cavolata a fare gli scali infatti ora costa molto di più a questo punto preferivo ke non venisse fatta l'av
E' una vergogna! Ribadisco anche io che è colpa anche della politica che se ne frega quando si tratta dei comuni cittadini (tanto loro hanno gli autisti o si possono permettere gli aerei a qualsiasi prezzo). Praticamente, è banale dirlo, ma invece di andare avanti si ritorna indietro. Una volta si poteva prendere un treno da Lamezia - Milano in ogni fascia
oraria, anche a mezzanotte... adesso solo quel paio di treni diurni con scalo a roma o napoli e poi bisogna prendere l'a.v. Un a divisione di fatto tra Nord - Sud... Forse l'esito di un ventennio sciagurato di politica berlusconiana e Leghista. So è tornati indietro, si è meno europei e meno sviluppati altrochè... praticamente una nazione di merda!
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