Proseguiamo con le "cronachette", tratte dal libro "Dal Tirreno allo Jonio", per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia in un modo un pò originale, come già detto nel primo post: storia sì, ma storia fatta di uomini e tante piccole vicende che hanno caratterizzato il nostro passato e che non vanno mai dimenticate.
Lasciamo quindi il Diciannovesimo secolo, e passiamo al Ventesimo, epoca di grandissimi e radicali cambiamenti in Italia e nella nostra Calabria: partiamo dal 1901, con una testimonianza molto importante, e cioè quella della cattura del tristemente famoso brigante Musolino.
1901
Con la vettura cellulare, colore verde scuro, n° 5796, proveniente da Roma giungeva a Catanzaro Sala, nell'ottobre, il brigante Musolino. Catturato ad Acqualagna in provincia di Urbino era stato trasferito nella nostra città incatenato e vestito da recluso. Dal piede di Sala fu tradotto nelle carceri cittadine con una carrozza chiusa scortata dai Regi Carabinieri.
Da Villa San Giovanni traghetta il primo treno viaggiatori. Si tratta del lussuoso Roma-Siracusa composto da otto carrozze i cui passeggeri per precauzione, durante la traversata, debbono abbandonare gli scompartimenti.
1912
Mentre i ferrovieri reggini protestavano per l'indecenza del dormitorio del personale viaggiante di Catanzaro Marina, attraverso la stampa locale giungevano, al Capo stazione Armocida, attestati di stima per il funzionamento della stazione.
Nella stazione di Sala si verificava un fatto increscioso. Il comm. Nanà Vercillo, dovendo raggiungere Soverato, prendeva posto in una vettura in coda al treno. Questo partiva ma la vettura dove si trovava il Vercillo rimaneva in stazione in quanto non era stata agganciata. Alle furiose proteste del viaggiatore seguirono quelle del figlio, avv. Gino, che pensò di proporre una forma d'assicurazione per i disguidi ferroviari.
Sull'orario invernale il treno n° 100 proveniente da Reggio, con arrivo a S.Eufemia Biforcazione alle 13:58, trovava coincidenza per Catanzaro Sala dopo sette ore.
Lasciamo quindi il Diciannovesimo secolo, e passiamo al Ventesimo, epoca di grandissimi e radicali cambiamenti in Italia e nella nostra Calabria: partiamo dal 1901, con una testimonianza molto importante, e cioè quella della cattura del tristemente famoso brigante Musolino.
1901
Con la vettura cellulare, colore verde scuro, n° 5796, proveniente da Roma giungeva a Catanzaro Sala, nell'ottobre, il brigante Musolino. Catturato ad Acqualagna in provincia di Urbino era stato trasferito nella nostra città incatenato e vestito da recluso. Dal piede di Sala fu tradotto nelle carceri cittadine con una carrozza chiusa scortata dai Regi Carabinieri.
Da Villa San Giovanni traghetta il primo treno viaggiatori. Si tratta del lussuoso Roma-Siracusa composto da otto carrozze i cui passeggeri per precauzione, durante la traversata, debbono abbandonare gli scompartimenti.
1912
Mentre i ferrovieri reggini protestavano per l'indecenza del dormitorio del personale viaggiante di Catanzaro Marina, attraverso la stampa locale giungevano, al Capo stazione Armocida, attestati di stima per il funzionamento della stazione.
Nella stazione di Sala si verificava un fatto increscioso. Il comm. Nanà Vercillo, dovendo raggiungere Soverato, prendeva posto in una vettura in coda al treno. Questo partiva ma la vettura dove si trovava il Vercillo rimaneva in stazione in quanto non era stata agganciata. Alle furiose proteste del viaggiatore seguirono quelle del figlio, avv. Gino, che pensò di proporre una forma d'assicurazione per i disguidi ferroviari.
Sull'orario invernale il treno n° 100 proveniente da Reggio, con arrivo a S.Eufemia Biforcazione alle 13:58, trovava coincidenza per Catanzaro Sala dopo sette ore.
1914
Nel mese di agosto venivano affidati alla ditta Davide Monicelli di Tropea i lavori di costruzione di un binario di raccordo tra la S.Eufemia Biforcazione-Catanzaro Marina, e la stazione di S.Eufemia Marina, della linea Battipaglia-Reggio Calabria. Importo dell'opera £ 589.000. Nel contempo, alla stazione di Marcellinara si procedeva allo spostamento di parte della condotta del rifornitore per garantirla dalle piene del fiume Amato.
1920
Negli anni Venti vi erano in Calabria quattro Depositi Locomotive: Paola, Reggio Calabria, Catanzaro Marina e Cosenza. A Sapri, S.Eufemia biforcazione, Roccella e Crotone erano collocate semplici rimesse. Notevoli erano le lamentele in quegli anni al punto che le nostre locomotive erano definite caffettiere prima utilizzate al Nord e successivamente, anzichè essere messe a riposo, venivano mandate in Calabria. Analogo discorso per le carrozze e per il carbone. L'amministrazione ferroviaria smentiva, almeno per quanto riguardava il carbone, sottolineando che non era della peggiore qualità bensì inglese o americano. (incredibile come dopo 90 anni la questione delle "caffettiere" del nord riciclate al sud sia praticamente invariata!)
1921
Nel mese di agosto venivano affidati alla ditta Davide Monicelli di Tropea i lavori di costruzione di un binario di raccordo tra la S.Eufemia Biforcazione-Catanzaro Marina, e la stazione di S.Eufemia Marina, della linea Battipaglia-Reggio Calabria. Importo dell'opera £ 589.000. Nel contempo, alla stazione di Marcellinara si procedeva allo spostamento di parte della condotta del rifornitore per garantirla dalle piene del fiume Amato.
1920
Negli anni Venti vi erano in Calabria quattro Depositi Locomotive: Paola, Reggio Calabria, Catanzaro Marina e Cosenza. A Sapri, S.Eufemia biforcazione, Roccella e Crotone erano collocate semplici rimesse. Notevoli erano le lamentele in quegli anni al punto che le nostre locomotive erano definite caffettiere prima utilizzate al Nord e successivamente, anzichè essere messe a riposo, venivano mandate in Calabria. Analogo discorso per le carrozze e per il carbone. L'amministrazione ferroviaria smentiva, almeno per quanto riguardava il carbone, sottolineando che non era della peggiore qualità bensì inglese o americano. (incredibile come dopo 90 anni la questione delle "caffettiere" del nord riciclate al sud sia praticamente invariata!)
1921
Nel mese di ottobre a seguito dello straripamento del fiume Amato, in località Ricciardi, crollò un ponte ferroviario e vennero asportati centinaia di metri di rilevato. Ciò avvenne mentre sopraggiungeva il diretto Reggio Calabria-Roma. Morirono cinque persone e ci furono numerosi feriti.
1922
Nel mese di marzo alle ore 5:21 il treno n° 290045 diretto a Catanzaro, prima dell'imbocco della galleria del Sansinato, lato Corace, precipitò dalla scarpata. Fortunatamente non vi furono vittime. I danni riportati dal materiale furono rilevanti. Analogo incidente si verificò, sempre a causa di una frana, nel novembre del 1974. In quell'occasione per rialzare la locomotiva (una D341 serie 1000) fu necessario l'intervento della potente gru EDK 1000 in dotazione al settore trazione del Compartimento di Napoli.
1927
Dal "Giornale d'Italia" del 28 settembre: "Catanzaro Marina. Questa ridente cittadina è in festa per l'attesa del Maresciallo Badoglio. La stazione ferroviaria è completamente trasformata. Il Fabbricato Viaggiatori, dipinto di fresco, e la passerella sono tappezzate di bandiere e di drappi tricolori. Una grande quantità di piante, palme, fiori e camelie adornano da un capo all'altro il piazzale emanando un soave profumo. I locali del Deposito Locomotive (allora ubicati dinnanzi al FV dopo i binari di corsa) sono anch'essi addobbati con grandi fasci littori sotto la personale sorveglianza del Capo De. Tit. Sig. Vigilante.
Il poeta Giovanni Patari scriveva: "Catanzaro Marina è un centro ferroviario importantissimo, chè non solo la fermata vi si annoda alla grande lina jonica Taranto Reggio, ma quanto è stazione di smistamento e riparazione di macchine. Quattrocento famiglie di ferrovieri sono in questo sobborgo che, a poco a poco, anche per l'accentuato traffico marittimo, s'avvia a divenire comuneu autonomo".
1931
Le alluvioni e le mareggiate del mese di febbraio causarono negli impianti ferroviari calabresi numerose interruzioni. In particolare si registrarono frane tra Marcellinara e Catanzaro Sala con l'interruzione del traffico per diversi giorni. Il servizio sostitutivo fu garantito da carrozze. I signor catanzaresi per raggiungere la Marina, ove possedevano casine aristocratiche, preferivano al treno i carri trainati da buoi o da cavalli percorrendo la Statale n° 64, la cui costruzione risale al 1840. Qui dimoravano in primavera e in estate per villeggiare e per curarsi da varie malattie. Evitavano, però, di bagnarsi i capelli con l'acqua del mare poichè credevano che li facesse cadere.
Continua...
Un ringraziamento all'amico Pierangelo Marchese per le bellissime cartoline ed immagini d'epoca!!
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