Lamezia Terme Centrale: 15 aprile 2011, ore 23:10. Con circa 50 minuti di ritardo a causa del maltempo il di nuovo lungo Espresso 1930 Siracusa/Palermo-Venezia Santa Lucia entra in stazione. Sono assieme ai miei genitori e mia nonna, in partenza per Rovigo. I nostri posti sono nella vettura 4, posti 31,32,35 e 36. Si tratta di una delle due vetture Comfort aggiunte in composizione alla "Freccia della Laguna" a seguito della protesta dei cuccettisti provocata dai tagli ai treni a lunga percorrenza, portando così il treno a 12 carrozze. Al momento però queste due vetture (una per sezione) vengono accudite dallo stesso cuccettista della carrozza letto MU adiacente. Una volta saliti a bordo, i nostri biglietti non ci vengono controllati dal cuccettista, bensì dal Capo Treno. Del cuccettista apparentemente non c'è nessuna traccia. Dopo un rapido spuntino con un paio di panini, iniziamo a preparare le cuccette per la notte, e verso le 23:40 siamo tutti a dormire. Il viaggio prosegue tranquillo fino all'1 di notte circa, quando la lucina azzurra di cortesia dello scompartimento si spegne. Ad accorgersene è mia nonna, perchè noi altri dormivamo come pietre. Nell'avvisarci mia nonna manda in panico mia mamma, che purtroppo a volte soffre un pò di claustrofobia accentuata dal buio. Nella fretta di scendere scivola dalla scaletta e cade a terra, per fortuna senza gravi conseguenze. Aperta la porta dello scompartimento notiamo che la luce manca anche nel corridoio. Tutta la carrozza è al buio. Però noto subito che le due carrozze adiacenti, la 5 (WL MU) e la 3 (T4 Comfort) sono illuminate regolarmente. Immediatamente ci rechiamo dal ben piazzato cuccettista della carrozza 5, il WL, che però stranamente ci dice di rivolgerci al cuccettista della carrozza 3, la T4 Comfort. Molto strano, perchè l'accudiente della carrozza 4 dovrebbe essere lui. Andiamo allora dal cuccettista della carrozza 3, e cosa ci dice? Rivolgetevi al cuccettista della carrozza 5! A quel punto perdo la pazienza, e subdorando che qualcosa non andava, con i miei mezzi e sapendo modestamente dove mettere le mani, apro il quadro di controllo della carrozza, e giusto per togliermi un dubbio, premo il pulsante di accensione/spegnimento delle luci dell'intera carrozza (ci sono anche quelli per l'accensione di metà vettura, o solo corridoio o solo scompartimenti) e come per magia...la luce torna!! Torniamo confusi allo scompartimento e dico ai miei che è tutto a posto...ma a quel punto, attenzione, spunta il cuccettista grassoccio della carrozza 5 con fare un pò sorpreso e chiede a mio padre: "chi l'ha accesa?????". Mio padre ed io confermiamo ovviamente di averla ritrovata così e di non sapere nulla. Il cuccettista ha cambiato colore dieci volte, e l'abbiamo poi visto dirigersi verso la carrozza 3. Torniamo a dormire, ma nuovo colpo di scena: verso le 2:30 qualcuno tenta di aprire la porta del nostro scompartimento. Mio padre alza la tendina della porta e nota l'abbondante pancione del famoso cuccettista della carrozza 5, che appena nota alzarsi la tendina si allontana rapidamente. Da questo momento in poi il viaggio prosegue senza altri misteri, ed arriviamo anche a Rovigo in perfetto orario: magia delle tracce larghe.
Io non voglio essere maligno, ma qualcosa di strano quella sera è successo: è scontato dire che qualcuno la luce l'aveva spenta, e quel qualcuno potrebbe anche essere il cuccettista della carrozza 5 che in un certo senso si è tradito dicendo "chi l'ha accesa"...se una persona dice "chi l'ha accesa?", significa essere a conoscenza che qualcuno che L'HA SPENTA! E poi perchè sempre lo stesso cuccettista tentava di aprire la nostra porta? Perchè quando siamo andati ad avvisare i due accudienti si "passavano la palla" a vicenda? Cosa sarebbe costato per uno dei due cuccettisti venire con noi, verificare la situazione ed accorgersi che semplicemente qualcuno la luce l'aveva volutamente spenta?
Decisamente qualcosa di strano c'era...
Questo post non vuole assolutamente essere denigratorio nei confronti dei treni notturni, che come ben sappiamo sono il modo migliore per spostarsi nelle lunghe percorrenze: è scontato ribadire la comodità di dormire e ritrovarsi a più di 1000 km di distanza risparmiando soldi di hotel e di spostamenti da aeroporti a centri città. Speriamo solo che chi di dovere (che ogni tanto ci legge...) faccia le dovute indagini per evitare che questi fatti poco piacevoli si ripetano...
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