Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa tratto dal sito http://www.fastferrovie.it/home.php?scelta_LF=Calabria , riguardante l'incontro svoltosi giorno 29 luglio nei locali del Dopolavoro ferroviario di Catanzaro Lido:
Si è tenuta questo pomeriggio, presso i locali del Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido, una conferenza/dibattito organizzata dalla scrivente Organizzazione Sindacale al fine di rappresentare alla classe politica locale i problemi del settore trasporti nella provincia di Catanzaro, e segnatamente il disavanzo in termini di collegamenti ferroviari, che vede la città capoluogo di regione isolata di fatto dal resto della penisola. Situazione aggravata anche dalla recente proposta della Commissione Europea di eliminare Calabria e Sicilia dal corridoio europeo n.1 per l’alta velocità ferroviaria.
Domenico Semina (Responsabile Regionale Personale di Bordo Fast-FerroVie) ha evidenziato con forza come la mancanza di linee ferroviarie moderne ed efficienti penalizzi il nostro territorio sotto il profilo dello sviluppo produttivo, del turismo e dell’occupazione.
Martino Vergata (Segretario Provinciale Fast-Confsal Catanzaro) ha investito la classe politica della necessità di un rilancio del trasporto ferroviario nell’area metropolitana Catanzaro-Lamezia aeroporto, attraverso la realizzazione di un tracciato a doppio binario elettrificato fra le due città, e l’integrazione di orari e tariffe fra diversi vettori di trasporto (autobus, treni, ecc). Amara la sua considerazione che, a quasi un secolo dall’uscita del celebre romanzo “Cristo si è fermato a Eboli”, la realtà del Meridione sia rimasta pressoché immutata, avendo la nostra classe politica determinato che l’alta velocità ferroviaria si arresti attualmente all’altezza di Salerno (per l’appunto Eboli).
Antonio Alfieri (Segretario Provinciale Fast-FerroVie Catanzaro) ha manifestato perplessità sulla programmazione e gestione dei collegamenti ferroviari fra Lamezia e Catanzaro Lido (soppressioni; autobus sostitutivi di treni con disagi per i viaggiatori costretti a sballottamenti; scarsità di collegamenti, soprattutto serali).
Vincenzo Rogolino (Segretario Regionale Fast-Confsal Calabria, che oggi ha presenziato anche un direttivo provinciale a Cosenza) ha fatto una panoramica sull’impegno del sindacato Fast nei diversi settori (ferrovieri, lavoratori degli appalti ferroviari, tassisti, autisti, ecc), in particolar modo a sostegno della “vertenza Calabria”, a difesa del diritto alla mobilità dei cittadini Calabresi. La sua proposta è stata quella di istituire un’azienda regionale unica per i trasporti che, fondendo le Ferrovie della Calabria con la Direzione Regionale di Trenitalia, ottimizzi mezzi e persone e migliori gli attuali standards di qualità del trasporto su ferro e su gomma, in analogia con quanto realizzato in Lombardia (TreNord).
Numerosi gli interventi dei convenuti, che hanno arricchito il dibattito e dimostrato l’interesse di addetti al settore e cittadini alle argomentazioni trattate. Presente fra gli altri il consigliere provinciale Vittorio Cosentino, a dimostrazione dell’attenzione dell’amministrazione provinciale nei confronti dei problemi messi in luce dalla Fast.
Al termine dell’incontro i dirigenti sindacali hanno convenuto di interessare direttamente i
rappresentanti istituzionali locali (Giunta comunale, Giunta provinciale, Deputazione locale) della questione, tramite tavoli congiunti e conferenze dei servizi da programmarsi nel corso dei prossimi mesi. A breve la Fast elaborerà un documento programmatico che sarà consegnato nelle mani dei politici locali, al fine di intraprendere azioni concrete che rilancino finalmente il trasporto ferroviario nella nostra provincia.
Come si può notare, quindi, sono stati trattati gli stessi argomenti e le stesse problematiche che noi di Ferrovie in Calabria mettiamo in evidenza da anni, quando ancora la situazione del trasporto ferroviario regionale ed a lunga percorrenza non era al collasso come oggi. Integrazione tariffaria in primis, integrazione tra i vettori (e non concorrenza, per di più sleale in un solo verso), collegamenti ferroviari con gli aeroporti. Sono tutti temi che sono stati affrontati e risolti da praticamente tutte le regioni italiane, comprese le vicine Sicilia, Basilicata e Puglia. Troviamo incredibile ed inconcepibile che un aeroporto internazionale come quello di Lamezia Terme non sia servito dalla ferrovia, ma soltanto da un misero pulmino navetta che lo collega alla stazione Centrale, e qualche anonimo autobus che due o tre volte al giorno raggiunge Soverato, Diamante e Tropea, piazzato per qualche mese giusto per accontentare qualcuno.
Nel comunicato stampa possiamo leggere una valida proposta dell'amico Martino Vergata, a proposito della costruzione di una linea a doppio binario elettrificata dall'aeroporto di Lamezia Terme a Catanzaro Lido: noi riteniamo che basterebbe anche la linea attuale (se non stesse cadendo a pezzi a causa del cemento depotenziato), magari elettrificata, collegata a Lamezia Terme Centrale tramite una bretella verso l'aerostazione, per istituire treni diretti Aeroporto-Catanzaro Lido-Soverato/Roccella/Crotone. L'elettrificazione permetterebbe anche, come già proposto da personale Trenitalia, l'istituzione di un collegamento Frecciargento diretto tra Catanzaro Lido e Roma Termini.
A proposito di cemento depotenziato: a quanto pare a breve RFI sarà costretta a svolgere importanti lavori di consolidamento alla Catanzaro Lido-Settingiano, e pronostichiamo che quando i lavori inizieranno potremo dimenticare il servizio ferroviario tra il capoluogo regionale e Lamezia almeno per un anno...altri soldi pubblici buttati al vento, mentre si continua a tagliare nei servizi fondamentali. Del resto secondo i nostri pseudo-politici provoca più buchi di bilancio qualche automotrice che fa la spola tra Rosarno e Melito di Porto Salvo, che non un'intera ferrovia da costruire, ricostruire...e ricostruire...
Un momento dell'incontro con Martino Vergata(da sx), Vincenzo Rogolino e Domenico Semina - Foto Gazzetta del Sud -
L'ALn668 1085 a Lamezia Terme Centrale, in partenza per Catanzaro Lido: da giugno sulla tratta vengono soppressi ed autosostituiti una media del 50-60% dei treni al giorno a causa di mancanza di personale, materiale rotabile e soprattutto per le precarie condizioni della linea.
PANDORA'S TIMES parte CCLXXXV
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