Grande successo per l'undicesimo sondaggio di Ferrovie in Calabria, dedicato alle proposte sul potenziamento ferroviario dell'area di Cosenza, ed in particolare sui collegamenti verso l'area universitaria di Arcavacata: ne avevamo già parlato in questo post, del quale consigliamo una rapida rilettura in quanto strettamente collegato al sondaggio!
Come risaputo il progetto ufficiale del collegamento tra il centro di Cosenza e l'Università è basato su una linea tranviaria con capolinea cittadino in Piazza Mancini: noi di Ferrovie in Calabria abbiamo però pensato ad una soluzione molto meno costosa e di più rapida realizzazione, cioè il prolungamento della linea a scartamento ridotto delle Ferrovie della Calabria verso Castiglione Cosentino in sede promiscua con la linea RFI per Paola/Sibari (su binario a doppio scartamento). Dalla stazione di Castiglione, per raggiungere l'area universitaria, basterebbe che la linea delle FC proseguisse sul rilevato della vecchia Paola-Cosenza dismessa nel 1987, posta quasi all'interno della cittadella Unical: sarebbe appunto una soluzione rapida, poco costosa e probabilmente molto più funzionale, in quanto potrebbe anche servire da collegamento diretto tra l'Università ed i centri interni attraversati dalla Cosenza-Catanzaro delle FC. Questa infatti è stata la proposta che ha avuto il maggiore successo nel sondaggio, preferita da 24 lettori (il 66% dei votanti).
Al secondo posto troviamo il progetto ufficiale della tramvia, votato da 10 persone (27% dei votanti), mentre all'ultimo posto le altre due nostre proposte (un pò più "fantasiose") del Tram-Treno e del BELS (Bus ad Elevato Livello di Servizio), entrambe con un solo voto.
Sempre a proposito del potenziamento dei servizi ferroviari nei nodi urbani calabresi, è in arrivo un nuovo post dedicato ad una nostra interessante proposta per Catanzaro Lido: ancora una volta la parola d'ordine sarà "doppio scartamento"!
La M4 406 a Cosenza Vaglio Lise
Nota: anche Ferrovie in Calabria si associa alla protesta dei blogger e di Wikipedia Italia contro l'improponibile e totalitaristico progetto di legge sulle intercettazioni, ed in particolare contro il comma 29 che recita: «Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
In pratica chiunque potrebbe segnalare un blog o un sito internet libero come lesivo alla propria persona anche se ciò non è vero: un pò come già successo alla nostra pagina sugli orari, segnalata ingiustamente come fonte di phishing giusto per fare "un dispetto"...
Un simile provvedimento perciò rischierebbe di danneggiare la libertà di informazione di una democrazia occidentale per il capriccio di alcuni politici, che se hanno paura di essere intercettati è evidente che qualcosa da nascondere ce l'abbiano: non ci sembra giusto che persone del genere possano ancora governare una Nazione.
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