In Calabria i blocchi degli autotrasportatori hanno provocato molti più disagi che in altre Regioni, specie del nord, proprio a causa della dismissione quasi totale del trasporto merci su ferrovia.
Nel precedente post ci eravamo dedicati alle infrastrutture dismesse della Jonica negli ultimi 10-15 anni, dei possibili ripristini di parte di esse e quali sarebbero i vantaggi: questa volta ci sposteremo sulla Tirrenica Sud con gli scali merci del reggino, della piana di Gioia Tauro e del vibonese. In seguito ci dedicheremo ad un approfondimento sugli impianti di Lamezia Terme Centrale e Cosenza. Iniziamo il tour!
Partendo da Reggio il primo scalo che ritroviamo sarebbe quello di Villa San Giovanni, oggi dismesso dal carico/scarico merci, ma ancora attivo per quanto riguarda lo smistamento dei treni merci diretti e provenienti dalla Sicilia, specie nel grande fascio di binari di Bolano, dove vengono ricoverati in attesa di essere imbarcati, o una volta giunti sul continente in attesa di ripartire verso nord:
Vista del fascio di Bolano dalla linea per Reggio Calabria: da notare alcuni postali anni '50 accantonati, una rara locomotiva elettrica da manovra E321 ed alcune D143.
Proseguendo verso nord, lo scalo merci successivo che ritroviamo è quello di Bagnara: per anni è stato caratterizzato da un intenso traffico, specie di prodotti ittici, oltre ad essere un importante scalo di smistamento postale e collettame, quando ancora questo segmento di trasporto era prerogativa della ferrovia. Ma la maggior parte del movimento di treni merci era generato da un deposito della Barilla, che fino a metà degli anni '90 riuscì a mantenere in servizio questo impianto merci, prima di trasferire tutto e definitivamente su gomma. Ad oggi il piano dei binari di stazione è stato razionalizzato, ed al posto dei binari dello scalo merci è stato costruito un parcheggio...
Superiamo Bagnara e raggiungiamo così Gioia Tauro: da sempre grande centro di smistamento da e verso i popolosi centri abitati della piana omonima, anche grazie alle due linee a scartamento ridotto ex FCL per Cinquefrondi e Sinopoli, attualmente entrambe "sospese" all'esercizio. Gli impianti merci di questa stazione erano due: lo scalo merci delle Ferrovie dello Stato posto di fronte al fabbricato viaggiatori e dotato di grande magazzino merci risalente agli anni '70, e quello di interscambio tra le FS e le FCL-FC, posto all'interno del piazzale dell'azienda calabrese, lateralmente rispetto alla stazione RFI.
Il magazzino merci FS, oggi "abitato" solo da un carro Gbs abbandonato e da qualche mezzo da cantiere, come questo kof dell'impresa Francesco Ventura.
Come si può notare dall'immagine satellitare, nell'area di scalo FS sono presenti ben quattro binari, di cui tre a raso per permettere il carrellamento stradale dei vagoni merci. L'interscambio con le FC invece è possibile grazie ad un tronchino che si stacca dal binario 1 della stazione FS, e tramite un cancello entra nel piazzale delle Ferrovie della Calabria: una volta all'interno il binario si "triplica", generando altri due binari a doppio scartamento ed uno a scartamento normale adiacente al magazzino merci FC. I due binari a doppio scartamento sono dotati di quattro rotaie, con scartamento ridotto al centro ed a livello più basso rispetto a quello ordinario, per permettere un agevole posizionamento dei carrellini trasportatori a scartamento ridotto sotto ogni asse dei carri FS:
Uno dei binari a doppio scartamento ed i carrellini.
Il raccordo tra le FS ed il piazzale FC: notare sulla sinistra il binario a scartamento ordinario che "taglia" in diagonale i binari a scartamento ridotto, dirigendosi verso il magazzino merci delle ex Calabro-Lucane!
Altra vista del raccordo FS-FC.
Una volta caricati sui carrellini e bloccati gli assi, i carri merci FS venivano inviati verso Taurianova/Cinquefrondi e verso Seminara/Sinopoli: a Taurianova, sulla Gioia Tauro - Cinquefrondi, ancora oggi è possibile intravedere tra la vegetazione un binario a doppio scartamento (vedi foto in basso)! Impianti analoghi dovevano essere presenti a Cittanova, ed a Seminara e S.Eufemia d'Aspromonte sulla linea per Sinopoli.
Le merci trasportate erano di ogni genere e specie: lo scalo merci FS è stato da sempre specializzato in prodotti alimentari (negli anni '80 venivano caricati anche carri Interfrigo) e prodotti petroliferi, mentre tramite le FCL venivano trasportate dai centri dell'entroterra con i carri FS tonnellate di agrumi (carri F), granaglie (carri Udgs e similari), olio e non raramente anche prodotti chimici destinati alle industrie del crotonese e trasportati con carri cisterna.
Inutile ribadire che oggi di tutto questo non sia rimasto nulla: non è rimasto il servizio viaggiatori sulle linee taurensi delle FC, figurarsi quello merci...
Lo scalo merci FS è stato dismesso tra la fine degli anni '90 ed i primi anni 2000, mentre il carrellamento dei vagoni a scartamento ordinario su rete FC alla fine degli anni '80, con qualche raro servizio nei primissimi anni '90.
In un contesto attuale il ripristino su larga scala del traffico merci a Gioia Tauro sarebbe di enorme utilità per l'intero hinterland, collegato anche alla riapertura delle linee a scartamento ridotto per la distribuzione locale delle merci arrivate dalla Tirrenica. Inoltre non bisogna dimenticare la presenza a pochi chilometri del porto e dello scalo intermodale di San Ferdinando, raccordati dalla stazione di Rosarno: fino a meno di un anno fa dal porto venivano inviati e ricevuti decine di treni al mese per trasporto container e casse mobili, mentre anche da San Ferdinando non mancava la terminalizzazione del traffico diffuso, specie per quanto riguarda il legname o elettrodomestici. Sembrerebbe però che già a partire da questo mese di marzo, venga riprolungato a S.Ferdinando il Merci Rapido Speciale che dall'Austria porta vari tipi di legname a Lamezia Terme Centrale, attualmente effettuato da Trenitalia, ed affidato all'impresa Linea.
Perciò, tra lo scalo merci al centro di Gioia Tauro, l'interscambio con le linee a scartamento ridotto ed il porto con scalo intermodale, si potrebbe auspicare alla creazione di un importante hub ferroviario che potrebbe servire tutta la Piana, con estensioni anche verso la Locride (con terminalizzazione su gomma, anche se in un simile contesto di rilancio del trasporto merci su ferro, non sarebbe fantascienza considerare la costruzione di una linea ferroviaria trasversale da Gioia Tauro a Gioiosa/Siderno...) ed il basso reggino. Ed ogni anno migliaia di TIR in meno viaggerebbero sulla disastrata A3 Salerno - Reggio Calabria, o sulla Jonio-Tirreno Gioiosa - Rosarno. Ed a proposito di strade e TIR: non sarebbe neanche da sottovalutare un servizio di Autostrada viaggiante, magari tra gli scali intermodali di Marcianise e Gioia Tauro, proprio per evitare il transito dei mezzi pesanti su gran parte della SA-RC...
Vista satellitare del porto di Gioia Tauro: in primo piano i binari per il carico/scarico dei container, mentre più in alto notiamo, desolatamente vuoto, lo scalo intermodale di San Ferdinando...
Operazioni di scarico del legname palettizzato dall'Austria a S.Ferdinando: attualmente questo collegamento è limitato a Lamezia Terme Centrale, ma dovrebbe essere riprolungato su S.Ferdinando a partire da questo mese.
Proseguendo nel nostro viaggio verso Nord, non possiamo non menzionare lo scalo merci di Vibo Marina, posto sulla linea Tirrenica via Tropea: attivo anch'esso fino alla fine degli anni '90, generava un intenso traffico di prodotti petroliferi e soprattutto componenti meccaniche di vario genere, destinate agli stabilimenti Nuovo Pignone siti non lontano dalla stazione ferroviaria. Erano presenti almeno 3 binari a raso (vedi immagine satellitare) per permettere il trasbordo delle merci dai carri ai mezzi su gomma, o il carrellamento stradale.
Continua...
2 commenti:
Mitico raccordo a Gioia Tauro!
Mai fotografato, ma c'è sempre tempo.
O no....?
E' ancora al suo posto Ellis...e si spera ci rimangaaa!!!!! :O
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