Marcello ha ricostruito fedelmente l'antica rimessa a due vie con tanto di magazzino laterale, la colonna idrica, la carbonaia e la bellissima piattaforma girevole: ottima esecuzione anche per il terreno, il variegato pietrisco dei quattro binari ed i cespugli. Non poteva mancare ovviamente una pianta di fico d'india di fianco alla carbonaia, tipica della nostra Calabria!
Ma quello che più ci ha lasciati a bocca aperta, sono stati gli spettacolari rotabili in sosta sui binari: dettagliatissimi, ma soprattutto dalle non facili forme riprodotte in modo quasi "inumano", in particolare se pensiamo che si tratta di autocostruzioni e non modelli industriali!
Ovviamente la piccola Emmina è la prima ad attirare l'attenzione dell'osservatore, ed i più esperti potranno notare che si tratta della riproduzione della mitica M1-37 allo stato attuale...ed a proposito di questa automotrice non crediamo ci sia bisogno di approfondire sulla sua storia decisamente originale!
Nei pressi dell'automotrice, come al vero non potevano mancare tre appassionati intenti a filmare e fotografare lo storico rotabile!
Non meno degna di nota è la carrozza a due assi di costruzione Reggiane, delle quali purtroppo non ne è stata preservata alcuna unità, né in ambito FC e né FAL.
Completano il quadretto due carri pianali con garitta tipo "P" (di cui uno all'interno della rimessa), ed un graziosissimo carrellino, in questo caso dotato di sponde, utilizzato per il trasporto di attrezzi o modeste quantità di materiali da cantiere: nelle stazioni e nei depositi delle ex-Calabro Lucane è possibile ammirare numerosi rotabili similari, molti dei quali vengono ancora utilizzati per treni materiale o da cantiere. Inoltre alcuni carri P, assieme a varie tramogge, sono stati acquisti dall'impresa Francesco Ventura di Paola, che si occupa dei lavori di manutenzione dell'armamento per le Ferrovie della Calabria e le Ferrovie Appulo Lucane.
I materiali utilizzati per la costruzione di edifici, terreno e rotabili sono di comune reperibilità e ad "alta economicità"! Si spazia dal plasticard (plastica modellistica in fogli di vario spessore) con il quale sono costruite le pareti della rimessa ed il tetto (in questo caso si tratta di fogli analoghi ma con riproduzione delle tegole), mentre i vetri delle finestre sono di plastica semi-trasparente. Autocostruiti anche i binari, utilizzando vecchie rotaie in scala N e listelli in legno di dimensione opportuna per le traversine: con questa tecnica è stato possibile riprodurre realisticamente la differente dimensione e forma delle traversine e lo spazio variabile tra di esse, oltre al basso profilo delle rotaie. Le stesse traversine sono state utilizzate anche per ricostruire la carbonaia, riempita con vero carbone sbriciolato.
La piattaforma girevole, statica, è un semplice "pezzo" di cartoncino, sul quale è stata incollata la superficie zigrinata...proveniente da un ritaglio di una sovracopertina di un libro! Il tutto è stato reso ancora più realistico da un'equilibrata sporcatura di edifici e rotabili.
Carri merci, carrozza ed Emmina sono stati costruiti con compensato modellistico da 1 mm, ed hanno assali Bemo.
In teoria, perciò, potrebbero anche circolare su un futuro plastico a tema FCL, assieme ad un'eventuale Emmina motorizzata...chissà! Per ora godiamoci le immagini di questo piccolo capolavoro, e lasciamo correre la nostra fantasia, come sicuramente avranno fatto le centinaia di visitatori che lo hanno ammirato nelle due giornate veronesi!
Il carrellino a due assi in sosta di fianco alla vettura Reggiane in livrea castano-isabella...
L'Emmina accantonata nei pressi della piattaforma girevole...ed in attesa di restauro!
Ed ecco la vera M1-37...praticamente identica!
Carro P carico di pietrisco.
Vista laterale dell'Emmina...notare le complesse forme riprodotte in modo fedelissimo!
Vista della rimessa e della carrozza Reggiane.
Uno sguardo all'interno della rimessa, con un dipendente delle FCL al lavoro nei pressi del secondo carro P!
Delegazione di Ferrovie in Calabria assieme agli amici Marcello (all'estrema destra) e Andrea (all'estrema sinistra), allo stand dell'Associazione Ferrovie Siciliane: sulla sinistra il diorama FCL e l'altrettanto bellissima M2 73 in scala 1:22,5.
3 commenti:
Bellissimo e dettagliatissimo.
E vedo un poster appeso alla parete che parla della storia di un Emmina diversa!
ahahahahahahaha eh già!!!!!! Diversa come...scala!!! Perchè per il resto è praticamente tutto identicoo!!
Diversa come scala ma uguale a "Lascala" :D
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