L’edizione calabrese della “V^ Giornata delle Ferrovie Dimenticate”, evento promosso a livello nazionale da “Co.Mo.Do.” (Confederazione Mobilità Dolce), ha visto l’organizzazione a livello regionale di due manifestazioni tenutesi giorno 04 marzo, e di un’altra tenutasi domenica scorsa, 22 aprile 2012.
Quest'ultimo evento, infatti, inizialmente previsto a marzo in concomitanza con la data nazionale, è stato posticipato a pochi giorni fa a causa di alcuni problemi organizzativi che hanno peraltro comportato modifiche al programma inizialmente previsto.
L'iniziativa, a cura della sezione di Crotone di Italia Nostra, prevedeva infatti di viaggiare in treno sulla linea ferroviaria jonica tra Crotone e Sibari, ripercorrendo idealmente l'itinerario percorso a fine '800 da grandi scrittori come George Gissing ed altri intellettuali del Grand Tour, che in quegli anni scoprivano le bellezze del nostro territorio proprio attraverso la nostra ferrovia ionica, un tempo importantissima via di collegamento, oggi sempre più sottoutilizzata e quasi abbandonata a se stessa.
Durante il viaggio sarebbero stati letti brani tratti da "Sulle rive dello Jonio" ( Titolo italiano di "By the Ionian Sea") di George Gissing, libro in cui lo scrittore inglese descrive il suo viaggio da Taranto a Reggio Calabria, passando per Sibari, Cotrone (all'epoca si chiamava ancora così), Catanzaro e Squillace. Arrivati a Sibari sarebbe avvenuto l'incontro con la sezione di Trebisacce di Italia Nostra e qui si sarebbe dovuta tenere una tavola rotonda sulla attuale situazione ferroviaria in Calabria.
A causa però della incredibile assenza di treni verso Sibari ad orari utili (la partenza da Crotone era prevista intorno alle ore 9) sia di sabato che di domenica, era stato chiesto a Trenitalia un preventivo per l'effettuazione di un treno speciale e, dopo una lunga attesa per ottenere un riscontro, si ha avuto come risposta una richiesta di circa 5000€, comportando l'abbandono del programma di viaggio iniziale nonché la necessità di rimandare l'evento.
Nonostante tutte le difficoltà, però, la V^ edizione della Giornata della Ferrovie dimenticate, grazie anche alla determinazione di Teresa Liguori, Presidente della sezione crotonese di Italia Nostra, è riuscita ad avere luogo, anche se, purtroppo, grazie all'utilizzo di un ben più economico bus!
La manifestazione, rivista rispetto ai programmi iniziali,ha avuto Sibari come prima tappa (peraltro facendo "incrocio" con il regionale 3727 Metaponto - Catanzaro Lido), dove è stata affissa una targa in onore di Giuseppe Garibaldi e George Gissing, alla presenza di un consigliere della provincia di Cosenza (al quale è stato prontamente risposto dalla Liguori) che, probabilmente non avendo afferrato l'intento della manifestazione, elencava tra le attenzioni date dalla Provincia agli abitanti della Sibaritide quella di voler stanziare un finanziamento di 20 milioni di Euro destinati alla costruzione dell'Aeroporto di Sibari (!!!).
La targa apposta da Italia Nostra in onore di Giuseppe Garibaldi e George Gissing all'esterno della stazione sibarite.
Dopo qualche intervento di Teresa Liguori e dell'architetto Angelo Malatacca, presidente della sezione "Alto Jonio" di Italia Nostra, e di alcuni partecipanti (in cui si è evidenziato inoltre l'enorme spreco di denaro pubblico legato alla ristrutturazione dell'intero fabbricato viaggiatori di Sibari, con tanto di inaugurazione del nuovissimo sottopassaggio, mentre contemporaneamente viene ad essere completamente soffocato il traffico ferroviario), e dopo la lettura del passo di "Sulle rive dello Jonio" in cui lo scrittore George Gissing raggiungeva, appunto in treno, la stazione di Sibari, il gruppo di partecipanti si è spostato presso l'agriturismo "Masseria Torre di Albidona", tra Trebisacce e Amendolara, dove, dopo un abbondante pranzo, si è tenuta una conferenza sulla attuale situazione ferroviaria in Calabria alla presenza inoltre di membri della sezione di Italia Nostra diPotenza.
Visione d'insieme della stazione di Sibari, con un "focus" sul nuovissimo sottopassaggio.
La conferenza, tenutasi presso la biblioteca dell'agriturismo, il cui uso è stato gentilmente concesso dall'avv. Chidichimo, ha visto circa una cinquantina di partecipanti ed ha toccato diversi temi, operando così un confronto tra il passato e il presente ferroviario calabrese, nonché facendo proposte per il futuro.
Il dibattito, moderato dal giornalista de "Il Quotidiano" Franco Maurella, ha visto gli interventi di Angelo Malatacca che, raccontando un po' la storia della nostra ferrovia, si è soffermato sull'importanza che la sua costruzione ha rappresentato per le popolazioni locali dell'epoca, evidenziando anche l'interesse avuto per le zone dell'alto Jonio da parte della famiglia lombarda Aletti, concessionaria della costruzione della linea ferroviaria.
Carlo Spartaco Capogreco, ordinario di storia contemporanea presso l'Università della Calabria, ha invece elencato le diverse assurdità nelle scelte fatte negli ultimi 25 anni da parte della classe dirigente del "gruppo FS", come ad esempio l'illogico spostamento in periferia della stazione centrale di Cosenza (tanto da non venire più chiamata comunemente "stazione di Cosenza" ma "stazione di Vaglio Lise") e di come questo esempio sia stato tragicamente seguito anche dalla città capoluogo di regione, spostando la stazione di Catanzaro in aperta campagna, con conseguente abbattimento del traffico viaggiatori, o di come sia stata paradossale da parte di Trenitalia la scelta di festeggiare l'Unità d'Italia spaccando il paese a metà, con la soppressione di tutti i collegamenti a lunga percorrenza.
Il professore si è inoltre soffermato su un fatto di primaria importanza (spesso sottolineato anche da noi di Ferrovie in Calabria) di come sia assolutamente primaria la necessità di intervenire, prima ancora che sui vari politici e dirigenti aziendali, sulla collettività e sul suo modo di pensare e di rapportarsi al trasporto pubblico, sottolineando come il calabrese medio "vada in macchina anche al cesso".
L'incantevole paesaggio di Torre di Albidona, location scelta per la conferenza della V^ Giornata delle Ferrovie Dimenticate.
Il professor Tullio Masneri, preside del liceo classico e scientifico di Trebisacce, dopo aver ulteriormente approfondito alcuni aspetti legati alla presenza della famiglia Aletti sul territorio locale, ha sottolineato come la ferrovia ionica possa essere utilizzata come mezzo per una migliore fruizione di quello che è il patrimonio storico (oltre che ovviamente paesaggistico) calabrese, attraversando infatti importanti siti archeologici quali Sibari, Crotone e Squillace, ma anche Monasterace e Locri, tutti luoghi simbolo dell'antica civiltà magno-greca, incentivando così contemporaneamente l'utilizzo del treno,la conoscenza di questi importanti luoghi "culla" della nostra cultura e di conseguenza il turismo nella nostra regione.
Il dottor Giulio Grilletta, membro del direttivo di Italia Nostra di Crotone, ha invece proposto la presentazione "Gambero Express", evidenziando come la ferrovia ionica, anziché migliorare, stia negli anni andando a "marcia indietro". Nella presentazione si sono mostrati diversi dati di traffico relativi alla stazione di Crotone confrontando quelli degli anni '90 con quelli attuali rispetto alla movimentazione di carri merci e rispetto al numero di treni viaggiatori feriali e festivi giornalieri.
Si è infine sottolineato come la Regione Calabria anziché incentivare il trasporto collettivo vada incentivando quello privato, attraverso la costruzione e l'inaugurazione di nuove strade (come ad esempio la nuova variante della 106 a Trebisacce, che costituirebbe la "terza" 106 che attraverserebbe il comune, divenendo così anche ulterioreelemento di separazione del tessuto urbano).
Il tavolo con i principali relatori della conferenza. Da sinistra: Carlo Capogreco, Angelo Malatacca, Franco Maurella, Teresa Liguori, Tullio Masneri.
La conferenza si è conclusa con l'intervento di diversi partecipanti, tra i quali i rappresentanti della sezione potentina di IN, e ha trovato tutti concordi su alcune tematiche relative a quelli che dovranno essere i futuri investimenti nella ferrovia Jonica:
- Rendere il sistema di trasporto il più efficiente possibile attraverso il cosiddetto schema "a spina di pesce", capace di velocizzare e razionalizzare il trasporto pubblico locale garantendo i collegamenti con l'entroterra attraverso lo scambio treno+bus;
- Utilizzo della ferrovia come naturale mezzo per dare anche a Sibari il suo aeroporto, cioè il Sant'Anna di Crotone, attraverso una linea metropolitana leggera, utilizzando nuovo materiale rotabile come Minuetti Diesel oppure, meglio, mezzi di costruzione OMECA, che colleghi l'alto Jonio con la fermata di Isola Capo Rizzuto, dove poter usufruire di navette di collegamento in coincidenza con le corse ferroviarie per raggiungere il vicino aeroporto;
- Utilizzo della ferrovia come mezzo di investimento nel turismo di ogni tipologia nella nostra regione (artistico, archeologico, paesaggistico, … ).
Al termine della conferenza, il Consigliere Nazionale di IN Teresa Liguori ha letto inoltre un messaggio del membro del CdA delle Ferrovie della Calabria Giuseppe Pedà che, rammaricandosi per non poter essere stato presente, ha salutato tutti i partecipanti e dato il suo pieno appoggio alla manifestazione nonché la sua disponibilità ad una futura collaborazione.
Ricordiamo infine che giorno 27 aprile alle ore 15.30 al Benny Hotel di Catanzaro si terrà un altro convegno sul TPL in Calabria, organizzato dalla FILT CGIL di Catanzaro - Lamezia, a cui interverranno oltre a Giuseppe Valentino e Michela Avenoso, Segretari rispettivamente della CGIL di Catanzaro - Lamezia e della FILT CGIL di Catanzaro, anche Domenico Gattuso, docente di Ingegneria dei Trasporti dell'Università di Reggio Calabria, Gianni Speranza, Sindaco di Lamezia, Salvatore Scalzo, candidato sindaco di Catanzaro, Antonio Granata, del dipartimento CGIL Nazionale e Debora Serracchiani, Europarlamentare addentrata nella tematica del Trasporto Pubblico.
1 commento:
Una bellissima iniziativa davvero!!!
Mi fa piacere che siano stati toccati anche temi un po' "scomodi", solitamente snobbati nei soliti discorsi politici, specialmente quello della mentalità del calabrese medio, che appunto va in auto ovunque (!!!). Senza contare, per altro, altro tema ancora più scomodo, e cioè quello della terribile evasione che c'è sulla Jonica, con picco massimo nella Locride, dove i treni sono sovraffollati ma il biglietto lo pagherà il 30% dei viaggiatori. E questo, ovviamente, è anche causa dei tagli degli ultimi anni, visto e considerato che le statistiche di vendita dei biglietti (e quindi di frequentazione), dimostrano che in teoria una ALn668 singola basta e avanza per i "pochi" passeggeri...paganti! :(
Sorvolo (ed è il caso di dirlo) sulla cavolata abnorme dell'aeroporto di Sibari. Poveri noi!!!!!!!!!!!! Con Crotone moribondo questi pensano a farne un altro a Sibari???
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