Questa volta ci occuperemo della ben nota linea delle Ferrovie della Calabria tra Cosenza e Pedace - Camigliatello - San Giovanni in Fiore, sospesa al traffico ordinario, già limitato a Spezzano della Sila, all'inizio del 2010, e percorsa fino al 2008 da treni speciali a vapore, con un successo non indifferente: basti pensare che nei periodi antecedenti al 2002 (prima dell'avvento dell'Euro) in circa sei mesi di effettuazione di treni turistici, l'azienda ferroviaria calabrese arrivava a guadagnare quasi un miliardo e mezzo di vecchie Lire!
E si parla solo delle corse accessibili al pubblico organizzate direttamente dalle Ferrovie della Calabria, e non quelle straordinarie richieste per esempio da comitive, organizzazioni di appassionati (come la famosa Railway Touring Company) o per scopi fotografici.
Nel 2008, a seguito della scadenza della revisione della vaporiera 353 e l'inutilizzabilità delle locomotive 403 e 504, i treni speciali vennero effettuati per un breve periodo con i locomotori diesel Lm4 600, prima della cessazione totale dei servizi. Come se non bastasse, una frana (che in realtà non si può definire neanche tale, essendo un piccolo smottamento, oltretutto che sembra essersi ormai stabilizzato, che ha abbassato la sede ferroviaria per una cinquantina di metri) interrompe la ferrovia poco oltre il disco di protezione lato San Giovanni della stazione di Santo Janni.
Panoramica dell'interruzione della linea Silana poco oltre Santo Janni
Ma l'assurdo lo si raggiunge se pensiamo che la 353 da ormai più di un anno (maggio 2011) è ritornata in ordine di marcia, dopo la revisione della caldaia, delle parti meccaniche e del restauro estetico! Ad oggi, se si escludono le corse prova, la locomotiva non ha effettuato ancora nessun treno speciale...il che è assolutamente inaccettabile, specie se pensiamo che per la rimessa in esercizio della vaporiera sono state spese ingenti somme di denaro!
Sicuramente l'interruzione provocata dalla frana, seppur di piccole dimensioni, è un serio problema in un periodo di crisi finanziaria dell'azienda. Ma se lo smottamento non permette di raggiungere Camigliatello, San Nicola Silvana Mansio e San Giovanni in Fiore, rimane comunque la possibilità di effettuare i treni storici sul tratto Cosenza - Pedace - San Pietro in Guarano. Questa tratta infatti, principalmente da Pedace in poi, non ha molto da invidiare al sicuramente spettacolare resto della linea. Infatti, oltre alle ben note bellezze naturalistiche, volendo fare qualche esempio a livello "infrastrutturale", pensiamo al particolarissimo percorso della ferrovia già subito dopo Pedace, dove il treno che sembra sparire in galleria, ricompare dopo lunghi minuti al di sopra della stazione stessa. O ancor di più alla famosa galleria elicoidale posta tra le stazioni di Casole - Trenta e Serra Pedace: si tratta di un'opera che meriterebbe a tutti gli effetti di essere inserita tra i patrimoni dell'UNESCO! E' incredibile pensare come all'inizio del Novecento, senza le odierne strumentazioni elettroniche, gli ingegneri ed i lavoratori dell'epoca, siano riusciti a costruire alla perfezione una simile struttura, una galleria che sovrapassa se stessa con un dislivello di ben cento metri...
Altra opera spettacolare è ovviamente il famoso viadotto in curva posto all'ingresso della stazione di San Pietro in Guarano, dall'alto del quale si gode un panorama mozzafiato sul paese sottostante e su tutta la vallata, nella quale è visibile anche Cosenza. Infine, accordandosi con i comuni dei centri attraversati dalla ferrovia e con le locali pro-loco, sarebbe possibile organizzare piccole visite guidate nei bellissimi borghi, o eventi di intrattenimento di vario tipo nelle stazioni ferroviarie stesse. Per esempio, Spezzano della Sila potrebbe essere una tappa intermedia del viaggio, dove sarebbe possibile visitare varie chiese, il Convento di San Francesco ed alcune aree archeologiche risalenti all'Uomo di Neandertal.
A livello finanziario, le possibilità di guadagno sono ovviamente notevoli: con una cifra compresa tra 10 e 20 Euro a persona (variabile se vengono inclusi nel prezzo del biglietto gli eventi di intrattenimento associati al treno storico, degustazioni di prodotti tipici ecc...), e considerando che la composizione storica delle FC di due vetture BCMR a carrelli e la CDU mista bagagliaio a due assi può trasportare circa 100 persone, si arriva a guadagnare tra i 1000 ed i 2000 Euro lordi per ogni corsa!
E' innegabile che una simile iniziativa potrebbe dare un enorme slancio al turismo e quindi all'economia dei centri toccati dalla ferrovia, che tornerebbe così ad essere, seppur in modo diverso, il veicolo di sviluppo economico che ormai quasi un secolo fa venne richiesto a gran voce dalle comunità locali. Senza dimenticare che la possibilità di guadagno potrebbe anche essere d'aiuto al risanamento del dissesto finanziario delle Ferrovie della Calabria: insomma, una boccata d'ossigeno a 360°. Cosa stiamo aspettando?
La mitica 353 ripresa all'interno delle officine di Cosenza Vaglio Lise: il prossimo anno sarà necessario provvedere già alle prime verifiche intermedie, dopo la revisione del 2011. Ed ancora non è stato effettuato neppure un treno...
Interno d'epoca della vettura a due assi CDU 3513, mista di seconda classe e bagagliaio. Le vetture allo stato attuale hanno bisogno soltanto di una "rinfrescata" estetica alla livrea esterna ed una pulizia degli interni.
Vista dal basso del maestoso viadotto di San Pietro in Guarano...
...ed ecco la vista che si gode dall'alto di esso!
Fantasticando un po', investendo sul recupero delle due ormai storiche automotrici M2 132 e 142 attualmente accantonate al DL di Cosenza Vaglio Lise, il treno storico potrebbe raddoppiare, permettendo così di effettuare anche due corse giornaliere, una a vapore e l'altra in trazione diesel "storica". Anche in questo caso la doppia di automotrici permetterebbe di trasportare circa un centinaio di persone.
Interni vintage, ancora in discrete condizioni, sulla M2.132.
11 commenti:
Mah.. dalla foto le condizioni più che discrete le giudicherei quasi "ottime", considerando che sono ferme da quattro anni all'aperto, esposte a vandalizzazioni, intemperie e cannibalizzazioni varie :O
E poi quei sedili tutti puliti o.o Sui treni in servizio le condizioni sono quasi peggiori :O
Vorrei aggiungere pure una cosa...recuperando le due vecchie care 120 (e magari mandando qualche 200 Breda originale da Gioia...che lì mi sa tanto non serviranno più x_x) si può mettere su un servizio turistico abbastanza regolare e ben fatto sulla Sila, dato che ci sarebbe la possibilità di non avere solo il materiale della 353 con le carrozze ma almeno 3 materiali distinti. Non solo: a Pedace c'è accantonato l'Fcm 419 RA (anche la RA.30xx a dirla tutta), il bagaglietto pezzo unico con gancio compatibile con le 120 e le 200, il quale sarebbe pressochè perfetto come rimorchio per l'eventuale trasporto di attrezzature sciistiche, un compito che può essere svolto anche dal CDu e volendo anche dal bagagliaio-freno DMcm.2904. E sai che incentivo a portare i turisti da Cosenza alle piste col trenino?
Ma Galato pensa troppo ai panorami di San Pietro.. :P
Eh, ma attenzione, il post era strutturato esclusivamente per l'attuale situazione con la frana, dove oltre San Pietro non si va! :P Per questo non ho proprio parlato di Camigliatello per gli sciatori, San Nicola e S.Giovanni in Fiore... :(
Poi insomma, frana a parte, un bel po' di lavoretti credo proprio che vadano fatti sulla tratta fino a San Giovanni in Fiore...in alcuni punti è sepolta completamente nella vegetazione, ci sono quei pini spuntati sui binari (e le foto sono del 2010!!) che a quest'ora saranno cresciuti non poco... :O
Insomma, qualche soldino in più ci vuole, ed ora come ora quello che si può fare secondo me è solo San Pietro in Guarano... :S
Per fortuna che c'è Galato che mantiene i piedi ancorati a terra.... però vedo che anche Parkman si è ridimensionato ... l'anno scorso aveva proposto una 4 giorni in treno che nemmeno l'ultimo dei mohicani avrebbe digerito :p
ahahahahahahahahahahah!!! Ale, se ti riferisci al post dell'anno scorso, quell'autentico massacro l'avevo pensato io!!
ragazzi voglio ricordarvi i 16 milioni arrivati per l'infrastruttura ferroviaria credo che si possano trovare almeno 2milioni per questa tratta, in passato venivano effettuati i treni della neve,con turisti provenienti dalla puglia e le 2oo erano strapiene piene.Oggi si potrebbe riproporre questo tipo di servizio invernale magari nel week end oppure ripristinare il servizio cs san pietro in gurano tipo metropolitano eliminando qualche corsa bus.
sapete della possibile liquidazione di fersav?
Mah, non credo solo dalla Puglia quanto quasi (e sono certo di non esagerare) da tutta Europa..
Pur non essendo Calabrese al pensiero che voi del posto vi potreste attrezzare di locomotori diesel e due a vapore per effettuare viaggi turistici con paca spesa mi rende estremamente soddisatto specialmente per coloro che si stanno attivando per ottenere tali risultati.Auguri a tutti voi ,senza tralasciare ,naturalmente l'Ing GALATI e l'altro Ing mio amico
Anche se è "off topic", rispondo alla domanda di FdC con un link ad un articolo riguardo la liquidazione di Fer.Sav.
Leggi qui
Da serrapedace a celico io ci farei una pista ciclabile
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