Come avevamo anticipato nelle nostre news alcuni giorni fa, si è tenuto stamattina, alla stazione di Rossano, il sit-in simpaticamente denominato "La presa del treno perduto", organizzato dal movimento Terra e Popolo. Tante associazioni e comuni cittadini riuniti per protestare contro l'annoso degrado che caratterizza il trasporto ferroviario in Calabria, ed in particolare, ovviamente, la linea Jonica, privata di tutti i servizi a lunga percorrenza, servita da pochi treni Regionali effettuati quasi esclusivamente con singole automotrici ALn668 e con prospettive future decisamente poco incoraggianti.
Alle 11:00 la stazione ferroviaria era già gremita da un cospicuo gruppo di cittadini, che dopo aver atteso il Regionale 3727 Metaponto - Catanzaro Lido giunto alle 12, hanno occupato i binari per circa un'ora e mezza: anche i viaggiatori a bordo dell'automotrice si sono associati alla protesta, assieme alle già presenti associazioni Collettivo P2 Occupata dell’Unical, Unione degli Studenti di Corigliano, i cittadini della Associazione Skatakatascia di Francavilla, cittadini dell’alto ionio e di Castrovillari, l'Associazione Le Lampare, l’Arci di Crotone, il movimento Adesso Basta, e l’Associazione Italia Prima.
Un'iniziativa forte alla quale noi di Ferrovie in Calabria ci associamo totalmente, con la prospettiva di partecipare attivamente ad eventuali prossime manifestazioni.
Riportiamo di seguito parte del comunicato pubblicato sul blog del movimento:
Quella di stamattina è l’unica “prima pietra” reale posta sul nostro territorio, dopo tutte le prime pietre fantasma poste da una classe dirigente distante anni luce dai bisogni della comunità: dagli ospedali alle ferrovie, ai tribunali, alle strade...
Una prima pietra posta dalla popolazione, una prima pietra che significa l’inizio di una lunga mobilitazione per i nostri diritti, l’inizio di una presa di coscienza delle nostre comunità.
Questo è solo l’inizio. Non ci fermeremo fino a quando gli ultrapagati dirigenti delle ferrovie e dirigenti politici, responsabili di questo sfacelo, non saranno costretti ad esaudire le nostre richieste:
1. La restaurazione delle tratte a lunga percorrenza
2. La riapertura delle stazioni e dei servizi annesi
3. Il riequilibrio del sistema ferroviario nazionale con un piano di investimento sulle ferrovie del sud ed in particolare della fascia ionica.
Questo significa anche nuovi posti di lavoro, non per supportare torri di babele industriali, ma per offrire servizi al territorio. Questo signifia avere i servizi che la nostra terra merita. Questo significa sviluppo reale del nostro territorio e valorizzazione delle nostre risorse.
Questo è solo l’inizio.
Buone notizie anche sul fronte della class-action contro Trenitalia, promossa dall'avvocato Bianca Gerace, ed alla quale nei giorni scorsi hanno aderito il comune di Brancaleone e di Gerace: a breve verranno seguiti da quelli di Monasterace, Roccella Jonica, Grotteria e Portigliola, Benestare, San Giovanni di Gerace e Martone.
Ottima iniziativa, senza però mai dimenticare che gran parte delle mancanze per quanto riguarda il trasporto regionale sulla linea Jonica, sono state causate proprio dalla Regione Calabria negli scorsi anni (al momento sembra in vista un piccolo cambiamento di tendenza), e non direttamente da Trenitalia. Ricordiamo infatti che Trenitalia, essendo un'impresa che offre servizi di trasporto pubblico dietro finanziamento, non può sicuramente "fare beneficenza" mantenendo un livello di servizio medio-alto, se i costi di gestione non sono coperti adeguatamente da enti pubblici (Stato o Regione).
3 commenti:
Ah però che bella presenza di persone a Rossano (l'ho sempre detto che rispetto a Corigliano stanno un mondo avanti, li secondo me nemmeno si sono accorti che hanno tolto i treni)...
...e non se ne sono accorti neanche nella "civilissima città turistica" di Soverato, da qualche anno precipitata nel provincialismo e nell'inedia più totale!!
Sono stato felicissimo quando ho visto a Rossano così tante persone protestare per i propri diritti...non sembra neanche Calabria!
La cosa bella e buona, è invece secondo me che a partecipare e soprattutto ad organizzare siano stati tanti giovani. Giovani che dalle mie parti non sanno nemmeno che i treni non ci stanno più x_x
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