Qualche giorno fa, nel post "Revival anni '80 a Brancaleone!", abbiamo ricevuto due commenti da un lettore anonimo, che auspicava alla chiusura della ferrovia Jonica, in quanto "ormai ci sono gli autobus". Anticipiamo che i commenti sono stati cancellati non per la non condivisione del pensiero, visto che da sempre siamo stati aperti ad ogni idea e proposta anche controcorrente, ma perchè pubblicati anonimamente: da anni ribadiamo di inserire anche un piccolo nickname e/o firma, per non creare confusione in caso di presenza di più commenti, che risulterebbero tutti quanti anonimi, provocando non poca difficoltà nel rispondere ad ogni pensiero o richiesta dei vari utenti. Del resto, questa piccola regola da rispettare è segnalata poco sopra il board di scrittura dei commenti!
I due commenti, però, non li abbiamo dimenticati: ci hanno anzi dato un input per approfondire il tema trasportistico del versante Jonico, che da anni soffre di gravi carenze, sicuramente non solo ferroviarie.
Iniziamo con una premessa "geografica": la Calabria, specie quella meridionale da Paola e Crotone in giù, è orograficamente molto stretta, con centri abitati popolosi concentrati principalmente sulle coste, e piccoli/medi insediamenti nell'entroterra. Una simile conformazione, soltanto "ad occhio", farebbe capire a chiunque che un sistema di trasporto pubblico locale dovrebbe collegare in lunghezza tutti i centri costieri con le località principali di lavoro e studio tramite un mezzo di trasporto ad alta capacità, mentre ai vari "hub" costieri dovrebbe essere connesso un servizio "perpendicolare", che colleghi efficacemente paesi e cittadine interne con quello principale lungo le coste. Per antonomasia il treno è il mezzo di trasporto pubblico più rapido e soprattutto capiente: crediamo sia superfluo sottolineare che 10 autobus con identica origine e destinazione concentrati in poco tempo, che al minimo impegnano 10 autisti (quando non c'è a bordo anche un addetto alla bigliettazione), possono essere sostituiti con un treno di 6-7 vetture o anche in meno in base alla capienza, che nel caso più "costoso", cioè con cabina del locomotore non raggiungibile dall'interno del treno (composizioni con E656 o D445 ed UIC-X o altro tipo di carrozza), impegnano due macchinisti ed un Capo Treno. Nei casi migliori, invece, con composizioni bloccate e con locomotore comunicante con le carrozze, il personale si riduce a due unità, macchinista e Capo Treno. Risparmio quindi di personale, ma soprattutto maggiore sicurezza sulle strade, che risulterebbero così più scorrevoli (specie quelle disastrate e pericolose come la SS 106 Jonica...), notevole riduzione dell'inquinamento e non di meno anche dei tempi di percorrenza. Senza dimenticare la maggiore comodità e fruibilità di un treno, possibilmente moderno, rispetto ad un autobus.
Elettromotrice ALe803 a tre elementi, in servizio Regionale tra Rosarno e Melito di Porto Salvo |
Facciamo un esempio: tra Soverato e Catanzaro Città esiste un servizio di pullman con tempi di percorrenza tra i due centri, nelle ore di punta, che a volte arrivano addirittura a superare i 60 minuti a causa del traffico. In treno, invece, tra Soverato e Catanzaro Lido, il treno no-stop impiega 12 minuti, ulteriormente riducibili anche a 9-10 con l'impiego di materiale rotabile più moderno delle attuali ALn668, che a stento raggiungono i 130 km/h. Tra Catanzaro Lido e Catanzaro Città invece, con i treni delle Ferrovie della Calabria, si impiegano tra i 22 ed i 27 minuti tra i due capilinea. Perciò, soltanto allo stato attuale, si potrebbe percorrere la stessa distanza nello stesso tempo dell'autobus o anche meno, se solo esistessero delle coincidenze abbastanza immediate tra i treni delle Ferrovie della Calabria e quelli di Trenitalia. Per non parlare di quali enormi vantaggi porterebbe un eventuale ingresso dei binari a scartamento ridotto all'interno del piazzale RFI di Catanzaro Lido, con la creazione di binari a doppio scartamento: immaginate la comodità di arrivare, per esempio, sul primo binario con il treno FS da Crotone o Reggio Calabria/Roccella Jonica/Soverato, e poche decine di metri più avanti trovare sullo stesso binario, e quindi anche sullo stesso marciapiede, la coincidenza FC per Catanzaro Città: riducendo i tempi di percorrenza con varie migliorie e creando dei sistemi di coincidenze, si potrebbe andare da Soverato a Catanzaro Città (via Milano) e viceversa in soli 35-40 minuti!
L'ALn668 1043 in corsa nei pressi di Ferruzzano (RC), con un Regionale per Reggio Calabria Centrale. |
Ancora più funzionale, in quanto esente da cambi, potrebbe essere un sistema metropolitano nella Locride, densamente popolata e con alto livello di spostamenti tra centri limitrofi: allo stato attuale tra Roccella Jonica e Reggio Calabria Centrale esiste già un cadenzamento orario, ma è comunque insufficiente nelle ore di punta, anche a causa del materiale rotabile poco capiente (ALn668 molto spesso in singola composizione). Andare in auto o in bus soltanto da Locri a Siderno, per esempio, a volte può farci perdere più di un quarto d'ora, a differenza dei soli cinque minuti del treno, come sempre riducibili con materiale moderno dotato di maggiore accelerazione e velocità commerciale.
Ovviamente vogliamo specificare che questo post non vuole assolutamente essere anti-autobus a prescindere: la parola d'ordine deve essere INTEGRAZIONE.
All'inizio della nostra analisi abbiamo dato un'idea della conformazione geografica della Calabria, con le aree costiere densamente popolate, e quelle interne caratterizzate da una miriade di centri piccoli/medi (ma non mancano le eccezioni con vere e proprie piccole città). Proprio queste aree interne soffrono anch'esse di carenza di trasporti pubblici efficienti, frequenti ed affidabili, così come quelle costiere sono afflitte dallo stesso problema, in questo caso "per colpa" della ferrovia sottoutilizzata. Non sarebbe ora di rafforzare i servizi ferroviari dove la ferrovia c'è, eliminando il più possibile i trasporti paralleli su gomma, e dirottare questi ultimi verso l'entroterra, attualmente servito in modo pessimo? Ogni stazione ferroviaria dovrebbe essere un piccolo hub di interscambio tra treno ed autobus, con vettori coincidenti il più possibile, e magari biglietti integrati per chi dall'entroterra prende il bus per raggiungere le stazioni ferroviarie ed utilizzare poi il treno. In tal modo, oltre ai benefici per le comunità locali, anche le varie imprese private di autoservizi avrebbero ben poco da perderci, e soprattutto sarebbero garantiti tutti (o forse andrebbero anche incrementati!) i posti di lavoro di autisti e bigliettai.
E non dimentichiamo, oltre i centri collinari e montani, anche la mobilità all'interno dei comuni costieri stessi! A volte è difficile raggiungere la stazione ferroviaria anche in una Soverato o in una Gioiosa Jonica, soprattutto per chi abita nelle numerose lontane dal centro. Anche in questo caso, ovviamente, l'investimento da fare sarebbe quello di creare dei servizi di bus urbani che facciano da "collettore" verso le stazioni ferroviarie.
Soltanto così si riuscirà a convincere migliaia di persone che oggi si spostano in auto, con costi e rischi ben noti, a passare al trasporto pubblico. Pochi e malridotti servizi paralleli e scarsità o assenza totale degli stessi in alcune zone, non portano alcun beneficio alla comunità, così come non porta nessun beneficio "l'integralismo" verso il vettore ferroviario, quello su gomma, su acqua o su aria.
Speriamo di aver chiarito un po' le idee, anche se ovviamente per approfondire a dovere questo tema un semplice post non basta. Se qualche lettore avesse eventuali idee alternative o non fosse d'accordo con la nostra analisi, siamo aperti al dialogo: ma ovviamente, come sempre, ricordate di firmare i vostri commenti!
Prima di concludere, pubblichiamo di seguito alcune interessantissime iniziative legate alla Vertenza Ferrovie in Calabria, che si svolgeranno nelle prossime settimane e mesi, organizzate dal Prof. Domenico Gattuso, docente di Trasporti all'Università Mediterranea di Reggio Calabria e promotore della Vertenza. Al momento l'unico evento con data già definita, è "l'escursione" sui binari tra Cittanova e Polistena, sulla linea FC sospesa all'esercizio tra Gioia Tauro e San Giovanni in Fiore, l'8 novembre: ovviamente non mancheremo noi di Ferrovie in Calabria, che estendiamo l'invito alla partecipazione a tutti i lettori!
- Marcia del treno fra Cittanova e Polistena per rivendicare il ripristino delle Ferrovie Taurensi su nuovi standard funzionali per il giorno 8 Novembre;
- Seminario con AnsaldoBreda a Reggio Calabria, con mostra di treni regionali dell’ultima generazione;
- Mostra di modellismo ferroviario con il coinvolgimento attivo di una ventina di appassionati calabresi (presso la Facoltà di Ingegneria di Reggio Calabria, data da definirsi);
- Incontro con esperti del Ministero MIT sulla tematica dell’interporto di Gioia Tauro e dei servizi di trasporto merci per ferrovia in Calabria;
- Seminario su Treno e letteratura, con la partecipazione di alcuni autori calabresi;
- Meeting internazionale sulle ferrovie regionali con esperti europei (con il coinvolgimento specifico di Italia Nostra);
- Manifestazione regionale/nazionale con il presenziamento simultaneo di tutte le stazioni ferroviarie da parte di pendolari e cittadini interessati.
13 commenti:
ragazzi concordo in pieno con voi soprattutto per la creazione di interscambio rfi/fc ove possibile magari a cosenza e catanzaro anche a gioia tauro prima della sospensione delle taurensi si sarebbe potuto creare un servizio integrato con coincidenze con i treni regionali su cosenza sede dell'unical o reggio dato la numerosa presenza di studenti della piana in queste due città,si sarebbe potuto sfruttare meglio anche il servizio urbano (bus) delle fc di gioia tauro anziché farlo girare a vuoto con orari assurdi e privo di coincidenze anche con gli stessi bus fc!
Speriamo che sulla jonica ritornino il milano centrale che era comodissimo.
Si potrebbe fare di tutto...ci troviamo sistemi di trasporto sia ferroviari che non, che potrebbero essere integrati con poco, come appunto gli interscambi FS/FC a Catanzaro Lido, Gioia Tauro e Cosenza...a volerli sfruttare...
X Luca G: probabilmente qualcosa a lunga percorrenza da dicembre tornerà, anche se ancora non si sa precisamente...dove andrà!
Spero di cuore che stiano sistemando il ponte crollato per fare in modo che la jonica sia ripristinata verso il nord.io viaggio spesso per salire a bergamo ma e' un incubo la linea monasterace stilo lamezia.devo fare troppi cambi scandalosi.
Per fortuna ci stanno lavorando!! Un po' a rilento in verità, ma stanno lavorando...si spera che per fine anno la linea possa essere di nuovo percorribile, e speriamo anche che quando torneranno i treni, venga ripristinata qualche coppia diretta da Reggio Calabria/Roccella a Lamezia, senza cambio a Cz Lido...
Sinceramente il ponte doveva essere pronto tanto tempo fa.e si spera che mettano sulla jonica i tre notturni per roma per milano e per torino e uno al mattino per roma.
...ma se l'avessero costruito prima, probabilmente qualcuno non ci avrebbe guadagnato sulla soppressione dei treni...spero di aver reso la (triste) idea!
Purtroppo dubito che torneranno tutti quei treni a lunga percorrenza: se tutto andrà bene, riavremo un treno notturno per Milano via Adriatica, o uno per Roma/Milano/Torino via Sibari - Paola, con aggancio/sgancio di vetture dirette dall'attuale ICN Reggio - Torino...che in realtà più che Reggio - Torino è un Reggio - mezza Italia...
Ciao Roberto,
L’unico collegamento ferroviario che esiste in Italia è quello della alta velocità a prezzi esorbitanti.Quello che non si sa è che è possibile effettuare le stesse tratte con treni Intercity o Regionali.Gli emettitori automatici e lo stesso sistema software di emissione dei biglietti e’ tarato per ricercare solo i treni AV per le lunghe distanze. Ma se dovendo effettuare il viaggio Milano-Roma si divide il viaggio globale come segue: Milano-Genova; Genova-Pisa; Pisa-Roma oppure Milano-Bologna; Bologna-Prato; Prato-Firenze; Firenze-Roma, vengono elencati tutti i treni regionali con una spesa complessiva di circa 40/50 euri contro i circa 90 euri in seconda classe del treno AV.
Ciao!!!!!!
Parole sante, tant'è vero che io, per andare da Lamezia Terme Centrale a Rovigo come faccio spesso, se andassi a scrivere sul sito internet di Trenitalia/FS Italiane tali origini e destinazioni, come potrebbero essere tante altre, le prime opzioni che mi vengono date sono AL MINIMO un IC ed un AV o viceversa...mentre io, ma soltanto perchè lo so, a "pezzetti" mi ricerco le soluzioni con due InterCity, ad orari di coincidenza magari neanche immediati. Ci metterò di più sicuramente, ma si mantiene basso il costo, anche senza offerte....e come me chissà quante altre persone vorrebbero spendere poco, ma si lasciano abbindolare dal sito di TI, accettando la prima soluzione che gli viene proposta, ovviamente con treni AV... non sapendo che la stessa tratta, ricercandola in modo diverso, la si può percorrere impiegando sì del tempo in più, però con minore spesa...
Si si avete ragione ma ora devono risistemare la jonica coi notturni che passano su lamezia terme centrale e poi passare da roccella jonica.
Di certo non fa trovare un Roma-Firenze-Prato-Bologna-Milano, ma se si clicca su 'tutte le soluzioni' appena dopo aver impostato la ricerca, si possono trovare delle cose diverse dall'AV, con qualche cambio più largo o con categorie più 'sfigate' e quindi con costi nettamente inferiori. E in questo senso è meglio impostare la ricerca sul sito delle Ferrovie dello Stato che non da quello di Trenitalia (perché hanno dei 'motori di ricerca' differenti).
Attualmente il nostrto caro amico AD di FS Moretti sta facendo una politica di tagli assurdi alle linee regionali e ai collegamenti merci agevolando solo i grandi collegamenti nazionali AV. Sono stata da poco a domodossola ed ho visto tantissimi carri ribassati con innumerevoli TIR imbarcati sopra. quando elimineranno i TIR dalle nostre autostrade facendo collegamenti tra le citta con le °autostrade viaggianti° imbarcando i TIR nei treni? Detto tra noi, anche la sicurezza sicurezza ferroviaria lascia molto a desiderare. Guardate il disastro di viareggio...
In Calabria e Sicilia tra il 2004 ed il 2005 ci avevano provato...istituendo un'autostrada viaggiante tra Dittaino e l'interporto di Gioia Tauro, tant'è che fecero anche le corse prova con i carri ultrabassi...ma ovviamente tutto finì nel dimenticatoio, figuriamoci! :(
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