Sembrerà incredibile, ma per l'ennesima volta il mese di novembre si rivela foriero di sciagure per il trasporto ferroviario calabrese, ed in particolare sulla ferrovia Jonica: pochi giorni fa abbiamo commemorato le vittime dello scontro tra treni Locali avvenuto a Crotone il 16 dicembre 1989, e ieri quello del crollo del ponte sulla Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale, con tanto di deragliamento, avvenuto il 22 novembre dello scorso anno.
Al tristissimo elenco di date, dovremo purtroppo aggiungere agli annali anche il 24 novembre: è infatti avvenuta poche ore fa una terribile sciagura sulla linea Jonica, tra le stazioni di Rossano e Mirto Crosia, in particolare nei pressi della fermata di Toscano. Alle 17:15 il Regionale 3753 Sibari - Reggio Calabria Centrale, effettuato dall'ALn668 1077, ha travolto e trascinato per 600 metri una FIAT Multipla con a bordo 6 braccianti agricoli rumeni, tra cui tre donne, di ritorno dalla giornata lavorativa nei campi vicini, per la raccolta di agrumi. Il mezzo si trovava fermo sui binari, in corrispondenza di un passaggio a livello privato ad uso agricolo, posto al km 155+849. Questa tipologia di PL, in verità non più molto diffusa al giorno d'oggi, ma assolutamente prevista nei regolamenti di RFI, è protetta da cancelli dotati di lucchetto apribile esclusivamente dal proprietario dei terreni posti ai due lati della ferrovia, e messi appunto in comunicazione dal semplice attraversamento non custodito. In particolare la normativa prevede che tali Passaggi a Livello siano regolati tramite una convenzione tra RFI ed uno o più privati utilizzatori, possessori di chiave per lo sblocco dei lucchetti dei cancelli.
Ed è stata proprio l'apertura dei cancelli, per permettere il passaggio del veicolo, che è costata la vita dei 6 lavoratori: dalla ricostruzione sembra che due persone, sopravvissute e rimaste sotto choc, dopo essere scese dalla monovolume e dopo aver aperto il primo cancello, abbiano fermato il mezzo sui binari per aprire il secondo cancello, dall'altro lato del binario: una procedura fatale ed inutilmente rischiosa, che si sarebbe potuta assolutamente evitare.
A bordo dell'automotrice, nonostante inizialmente nelle prime news si parlasse di morte del macchinista, sia il personale di Trenitalia che i viaggiatori sono fortunatamente rimasti illesi.
Nella tarda serata i Vigili del Fuoco hanno concluso le operazioni di recupero dei sei corpi rimasti tra le lamiere della vettura, e la Procura di Rossano ha aperto un'inchiesta, richiedendo il sequestro dell'area: la notizia ha avuto ampia visibilità sui media nazionali, ed il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso il suo cordoglio per la tragedia avvenuta, tramite il Prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro. Solidarietà alla comunità romena locale anche dal Sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti.
Difficilmente i parenti delle vittime leggeranno questo post su Ferrovie in Calabria: nonostante tutto vogliamo però porre le nostre condoglianze ed esprimere tutto il dispiacere per una simile tragedia, che proprio perchè appassionati di treni e ferrovie e legati alla nostra ferrovia Jonica, ci tocca in maniera quasi diretta.
Non possiamo però non sottolineare, ancora una volta, l'assurda tendenza dei media italiani nel "demonizzare" i passaggi a livello ed i "treni assassini": sicuramente un sottopasso od un sovrapasso sono molto più sicuri di un attraversamento a raso, a maggior ragione se non protetto da barriere o quanto meno da segnalamento luminoso/acustico: non dimentichiamo però che quasi tutti gli incidenti tra treni e mezzi su gomma, avvengono proprio per negligenze dei conducenti nel rispettare le regole del codice della strada...e quelle del buon senso. Purtroppo, pur rimanendo un'immane tragedia per la nostra Calabria e per tutta la nazione, anche l'incidente di ieri conferma questa tesi...
Di seguito alcune immagini dei soccorsi:
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