Pubblichiamo di seguito un interessante articolo del nostro Luca Pisconti, a proposito dei treni notturni calabresi soppressi negli anni scorsi: si tratterà del primo di una serie di post dedicati all'argomento, con completamento della ricostruzione storica e le proposte per un rilancio in chiave "attuale". Buona lettura!
Dalla nascita di Trenitalia nell'ormai lontano 2000, il servizio notturno ferroviario ha subito diverse trasformazioni sino ad essere inspiegabilmente abbandonato a se stesso. E pensare che, dall'orario estivo del 1998, le Ferrovie dello Stato (non ancora Trenitalia) avevano introdotto la nuova categoria InterCityNotte (ICN) con un netto miglioramento del comfort di viaggio grazie all'utilizzo delle vetture UIC-Z e UIC-X cuccette comfort appena consegnate e derivate da vetture di 1^classe. Tale categoria in Calabria vide la luce nel 1999 con la trasformazione dell'EXP "Freccia Jonica" Crotone-Milano Centrale e viceversa in ICN "Freccia del Levante" sempre da Crotone a Milano Centrale e viceversa.
Con l'entrata in vigore dell'orario estivo del 2002, toccò ai convogli che collegavano Reggio Calabria Centrale con Torino Porta Nuova e Milano Centrale subire tale trasformazione: si ricordano, infatti, gli ICN "Scilla" e "Piepoli" (successivamente divenuto ICN "Tommaso Campanella") istituiti in luogo degli EXP 816/801 da/per Torino Porta Nuova e 832/831 da/per Milano Centrale.
I collegamenti con Roma, invece, pur non subendo alcuna variazione nel tempo, rimasero sempre confortevoli e appetibili, anche perché la distanza era meno notevole rispetto a Torino e Milano.
Ciò nonostante, la Calabria cominciava progressivamente a perdere uno ad uno questi collegamenti: i primi servizi soppressi riguardarono i treni periodici che collegavano la Jonica con Torino e Milano già eliminati tra il 1999 ed il 2003.
Una prima iniezione quasi indolore sino a quel momento, ma nessuno mai si sarebbe immaginato che di lì a poco il servizio notturno calabro avrebbe raggiunto il suo ingiustificato e sofferto epilogo, anche se risale a questi anni l'istituzione della nuova relazione Crotone-Roma Termini e viceversa espletata dall'EXP 954/953 (sezione dell'EXP 956/951 Lecce-Roma Termini e viceversa) ed istradata via Potenza Centrale (in precedenza, vi era il collegamento notturno via Sibari-Cosenza-Paola come treno-antenna dell'EXP 896/891 Reggio Calabria Centrale-Roma Termini e viceversa).
Le prime soppressioni di treni notturni giornalieri si verificarono nel 2005, anno della vicenda delle zecche che colpì duramente il servizio notturno italiano: parecchi collegamenti subirono dei drastici tagli alle composizioni creando non pochi disagi ai passeggeri. Inevitabilmente, anche la Calabria ne risenti con soppressione di alcuni servizi periodici e giornalieri (saltarono le sezioni joniche degli ICN "Scilla" e "Piepoli" e l'EXP 986/985 da e per Bari Centrale) e molte relazioni vennero notevolmente ridimensionate. Bastò un intervento dell'allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, l'Onorevole Alessandro Bianchi, spinto anche dalle proteste di sindaci, sindacati e da alcune associazioni no-profit a far si che i treni soppressi venissero ripristinati (sulle sezioni Joniche degli ICN "Scilla" e "Piepoli" vennero introdotte addirittura le vetture cuccette comfort!).
Sempre nel 2005, a causa dell'interruzione della tratta Reggio Calabria Centrale-Melito di Porto Salvo per lavori di elettrificazione e raddoppio, la Jonica vide sparire alcune relazioni: l'EXP 986/983 Villa San Giovanni-Bari Centrale e viceversa venne istradato via Mileto con origine/termine corsa a Reggio Calabria Centrale e l'EXP 908/905 "Freccia Adriatica" Reggio Calabria Centrale-Bari Centrale e viceversa venne limitato a Catanzaro Lido. I restanti treni-antenna (ICN 766/763 "Scilla", ICN 750/753 "Piepoli" e l'EXP 890/893) furono, invece, limitati a Melito di Porto Salvo, attrezzata per l'occasione da una squadra di pulizia del materiale (anche se, inizialmente, l'ICN 766/763 effettuava la pulizia a Catanzaro Lido con un invio di 4 vetture a causa dell'esiguo tempo di sosta a Melito di Porto Salvo tra l'arrivo del 763 e la partenza del 766). La situazione rimase invariata in Jonica per un paio d'anni, eccezion fatta per la riapertura della tratta Reggio Calabria Centrale-Melito di Porto Salvo, con conseguente ri-attestazione dei treni-antenna a Reggio Calabria Centrale. Il 2008, fu l'anno dell'apertura della nuova variante Catanzaro Lido-Settingiano, che obbligava i treni da e per Reggio Calabria Centrale all'inversione del proprio senso di marcia con sosta a Catanzaro Lido per 15': a livello di tempi di percorrenza non cambiò praticamente nulla in quanto quei 15' di sosta erano gli stessi recuperati dai treni nel nuovo tragitto, ma paradossalmente questo evento iniziò a segnare la fine del trasporto notturno jonico.
Collegamento Jonica Sud - Roma e vv: Espresso 893 in sosta a Soverato, proveniente da Lamezia Terme Centrale - Catanzaro Lido. |
Collegamento Jonica Nord - Torino via Bologna e vv: la D445 1033 in arrivo a Crotone in testa all'Espresso 905 "Freccia Adriatica". |
Collegamento Torino - Jonica Sud e vv: l'ICN 763 "Scilla" in partenza da Soverato: notare la presenza delle cuccette Comfort, in composizione analoga anche all'ICN 750/753 da/per Milano. |
Nel frattempo, sul versante tirrenico, le cose non andavano per il meglio: cominciavano a sparire i notturni che collegavano la Sicilia con Roma, Torino e Milano e che interessavano pure la Calabria (oltre agli innumerevoli periodici che, via via, venivano soppressi ad ogni cambio d'orario). Furono soppressi, in ordine cronologico, gli storici EXP 810/805 "Treno dell'Etna" Siracusa/Palermo Centrale-Torino Porta Nuova e viceversa e l'ICN 792/793 "Conca d'Oro" Palermo Centrale/Siracusa/Reggio Calabria Centrale-Roma Termini e viceversa mentre l'EXP 834/823 "Freccia del Sud" Agrigento Centrale/Siracusa-Milano Centrale entrò nella fase di "crisi" alternandosi prima ad essere attestato un giorno a Roma Termini ed un altro a Milano Centrale per poi essere effettuato solo nei fine settimana sino ad arrivare all'emblematica e quanto mai discussa soppressione. Resistevano, ancora per poco, i restanti servizi notte da e per Torino (EXP 1940/1941 "Treno del Sole"), Milano (EXP 1920/1921 "Trinacria"), Venezia (EXP 1930/1931 "Freccia della Laguna") e Roma (EXP 1924/1925 "Il Gattopardo" ed EXP 1938/1939 "Bellini). Una piccola nota merita il famoso EXP 1384/1385 “Freccia della Calabria” Villa San Giovanni-Zurigo e viceversa: le sue ultime corse risalgono all’estate del 2006, quando ancora godeva di una certa considerazione. Da allora, nessun notturno ha più collegato il Sud Italia direttamente con la Svizzera.
Il peggio, però, era praticamente alle porte: con l'avvento dei servizi Alta Velocità, espletati dalle categorie Frecciarossa e Frecciargento, Trenitalia ha virato le sue scelte verso i treni a mercato, abbandonando (in maniera quasi subdola) tutto ciò che era finanziato dallo Stato: la Regione Calabria cominciò inspiegabilmente a istituire fondi per le auto-corse, che in poco tempo, crearono delle relazioni notturne su gomma collegando le dorsali Jonica e Tirrenica con Torino/Milano/Roma. Un duro colpo: già da dicembre 2009 sparirono le classiche denominazioni attribuite ai treni IC, ICN ed EXP, ma l'anno critico fu il 2010, testimone di una vera e propria campagna di eliminazione che ridusse all'osso i collegamenti in Italia e soprattutto in Calabria. Poi, la VCO dell'1 marzo, pose fine alla celebre e storica attività di due pilastri del servizio notturno ferroviario calabrese: gli ICN 768/761 "Scilla" e 752/751 "Tommaso Campanella" (ex-Piepoli) vennero soppressi assieme alle loro sezioni Joniche (ICN 766/763 e 750/753). In realtà si trattò di una fusione tra gli ICN citati e i gli EXP 1940/1941 "Treno del Sole" ed EXP 1920/1921 "Trinacria" che collegavano, come detto, la Sicilia con Torino e Milano: da questa fusione, nacquero l'EXP 1944/1943 da e per Torino Porta nuova e l'EXP 1926/1927 da e per Milano Centrale che servivano ad ampio raggio Sicilia e Calabria. Le composizioni prevedevano l'utilizzo di vetture cuccette comfort, cuccette ordinarie e vetture letti, mentre i tempi di percorrenza furono notevolmente allungati specie per l'utenza della Sicilia. Gli orari di arrivo e partenza in Calabria non cambiarono di molto anche se restò scoperta la tratta Villa San Giovanni-Reggio Calabria Centrale e tutta la dorsale Jonica sino a Catanzaro Lido, ad eccezione del servizio notturno da e per Roma che ancora resisteva all'azione di taglio attuata da Trenitalia.
Paradossale, invece, la situazione del crotonese, zona che ancora manteneva i suoi collegamenti notturni con Torino (EXP 908/905), Milano (ICN 782/787) e Roma (EXP 954/953): anche qui, però, si stava per delineare una prospettiva abbastanza grigia: i treni subirono dei tagli alle composizioni sino a perdere progressivamente importanza e, quindi, a venire inevitabilmente soppressi. I primi a farne le spese furono il 954/953, il 908/905 ed anche il periodico 1641/1646 da e per Milano che nel corso degli anni aveva dapprima perso le cuccette sino a diventare un misero treno di 7 vetture: questi treni furono definitivamente soppressi con l'entrata in vigore dell'orario 2010-2011.
l'ICN 782/787 fu prolungato su Reggio Calabria Centrale ed acquisì una mini-sezione da e per Torino Porta Nuova, che a Bari Centrale subiva la manovra di aggancio/sgancio (vetture in composizione all'ICN 798/791 Lecce-Torino Porta Nuova e viceversa), i tempi di percorrenza si allargarono all'inverosimile oscillando tra le 19 e le 20 ore e gli orari di partenza ed arrivo non erano proprio appetibili.
Nel frattempo, un'altra eccellente soppressione riguardò la Jonica a sud di Catanzaro: la sezione Jonica dell'EXP 894/895 Reggio Calabria Centrale-Roma Termini e viceversa (divenuto ICN 794/795) numerata 890/893 effettuò la sua ultima corsa il 12 dicembre 2010, ponendo così fine allo storico collegamento con la Capitale, che nonostante la sua traccia lenta nel tratto Jonico, ha sempre tenuto botta con la sua abituale clientela, costretta ormai a dover fare la spola da e per Rosarno per usufruire del 794/795.
Nonostante tutto, la forbice di Trenitalia non si fermò: a dicembre del 2011 vennero, infatti, soppressi l’EXP 1944/1943, l’EXP 1926/1927 e l’EXP 1930/1931 (il quale aveva già perso la sezione da/per Reggio Calabria Centrale a dicembre 2010) e sostituiti da tre EXP notturni Sicilia-Roma e viceversa in coincidenza con i treni ad alta velocità da e per Milano, Torino e Venezia.
In Jonica, ad un anno esatto dal suo prolungamento su Reggio Calabria Centrale, terminava la sua gloriosa cavalcata anche l'ICN 782/787, ormai abbandonato a sé stesso a causa delle sue precarie condizioni in termini di orari e tempi di percorrenza.
Ultimi servizi a lunga percorrenza sulla Jonica: la D445 1022 in testa all'ICN 782 , proveniente da Reggio Calabria Centrale e diretto a Milano Centrale, con sezione per Torino Porta Nuova. |
Dopo più di 50 anni, dunque, tutta la linea Jonica rimase senza alcun tipo di collegamento diretto notturno: un tale scenario era impensabile 15 anni fa, nel 1997, anno di grandi soddisfazioni per questa linea che, nonostante la penalizzante trazione diesel, poteva vantare un corposo traffico di treni a lunga percorrenza. Ciò che ne rimane è solo un lontano ed offuscato ricordo.
Ad oggi, infatti, gli unici servizi notturni diretti con il Centro-Nord Italia, che quotidianamente servono la Calabria sono rappresentati dall'ICN 784/785 con origina e termine corsa a Palermo Centrale/Siracusa e dall'ICN 798/797 (successore del 794/795) che col nuovo orario estivo 2012, viene dapprima prolungato su Milano e successivamente su Torino. Un unico treno per attraversare tutta l'Italia, un minuscolo raggio di sole tra le nubi che imperversano sulle nostre ferrovie, ma anche un grosso punto interrogativo: quale futuro per la nostra Calabria?
Una domanda fin troppo ovvia, che ci siamo posti troppe volte in questi anni e senza mai ricevere delle adeguate risposte.
9 commenti:
Che bei tempi passati per la jonica.speriamo che almeno rimettano il collegamento notturno su milano anche se scomodo via bari ma ci accontentiamo.almeno saliamo a monasterace stilo e scendiamo in centrale a milano dormendo comodi e senza cambi assurdi.al limite a me andrebbe bene anche pagare qualcosa in piu' ma l'importante e' che lo mettano subito.quando si sapra' qualcosa ditemelo.grazie!
Non appena sapremo qualcosa di certo lo comunicheremo immediatamente! :P
Speriamo amici,speriamo sulla Jonica torni il collegamento notturno con Milano...
Ciao, grazie per il vostro impegno.
Fabrizio
Anche io cari amici lo spero sul collegamento notturno su milano.chi ha nuove notizie su questo?grazie..
Purtroppo difficilmente ci saranno novità almeno fino a fine mese! :(
Un parto lungo e laborioso questo articolo, ma da quello che ho letto la creatura è ben fatta. Complimenti Luca, rimango in attesa di leggere il prossimo articolo :) - Vincenzo Cal. (ogni volta non ricordo come devo loggarmi)
Commento anonimooo, dovremmo cancellarloo!!! ahahahahahahaha!!! Scherzo Vincenzissimo!! XD
Comunque concordo, un bell'articolo! :P
Ma non è poi così difficile! Sotto la finestra per scrivere il commento ci sta scritto 'scegli un'identità': e si può scegliere tra Account Google, OpenID, Nome/URL o Anonimo. In automatico è su anonimo per i 'non registrati' a google/blogger etc, ma se si mette su 'Nome/URL' si può mettere il nome che si vuole!
Siamo nel quasi nel 2018,e i treni notturni sulla jonica non se ne vedono e non se ne vedremo, si resterà solo con i regionali e di quel che si può dire dell' IC RC-TA.Non penso abbiano intenzione di prendere soldi per gli ICN sulla jonica, una cosa è sicura, piano piano provano a toglierli tutti come stanno provando a sopprimere quelli della Sicilia.
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