I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

31 dic 2012

Foto della settimana - Dicembre 2012

Ultimo appuntamento (ed ultimo post!) di questo 2012 con le Foto della settimana, direttamente dalla nostra fotogallery : salutiamo così questo strano anno, foriero di tante profezie che come previsto non si sono avverate (per fortuna...), ma che in un certo senso ci ha fatto vivere una sorta di piccola "fine del mondo", almeno a livello ferroviario in Calabria, a causa dell'enorme mole di tagli a servizi e linee ferroviarie sulla rete RFI, ed una situazione di assoluta precarietà per le nostre Ferrovie della Calabria in profonda crisi finanziaria, con le ben note proteste dei lavoratori e sospensione dei servizi a causa dell'esaurimento del gasolio.
Speriamo che il 2013 possa davvero essere un anno di rinascita, visto che più in fondo di così si può soltanto iniziare a scavare: qualche buona prospettiva per fortuna sembra esserci.

Di seguito ecco le fotografie che abbiamo ricevuto: iniziamo con la prima, inviataci dall'amico Adolfo Curto, e scattata durante una bellissima alba estiva, in stazione a Sibari. Un enorme impianto rimesso a nuovo pochi anni fa, che però dopo il taglio del servizio ferroviario verso Metaponto e l'assenza di collegamenti a lunga percorrenza, appare ancor di più come una triste cattedrale nel deserto...

Alba d'alto Jonio (n°76 12/2012)














           Daniele Ritacco invece ha immortalato, nei pressi delle platee di lavaggio vetture di Reggio Calabria Centrale, alcuni ETR450 in attesa di prendere servizio (sullo sfondo), e due analoghi complessi purtroppo accantonati ed ormai cannibalizzati. In realtà già dal cambio d'orario dello scorso 9 dicembre, era previsto lo stop di tutti questi storici elettrotreni, ormai limitati ad effettuare due coppie di InterCity tra Roma Termini e Reggio Calabria Centrale: in realtà l'addio sembra sia stato rimandato al 2014 circa. Speriamo che nel frattempo almeno uno dei primi "Pendolino" venga salvaguardato come rotabile storico...

Pendolino sì, Pendolino no... (n°77 12/2012)












Rimaniamo in provincia di Reggio, ma facciamo un salto sul bellissimo viadotto immerso nel verde a San Giorgio Morgeto, posto sulla linea a scartamento ridotto Gioia Tauro - Cinquefrondi delle Ferrovie della Calabria, purtroppo sospesa all'esercizio dal 6 giugno 2011. La suggestiva fotografia inviataci da Giuseppe Imbalzano, risale allo scorso 8 novembre, durante la Marcia del Treno, escursione di sensibilizzazione organizzata dalla facoltà di Ingegneria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, tra le stazione di Cittanova/Polistena e S.Giorgio Morgeto.

La marcia del treno... (n°78 12/2012)














           Abbiamo aperto questo mese con un'alba sulla Jonica Nord...e lo concludiamo con un tramonto sulla Jonica Sud! L'ultimo artistico scatto di dicembre l'abbiamo ricevuto dal nostro amico Nino: ci troviamo all'uscita della stazione di Melito di Porto Salvo, durante il transito della solitaria ALn668 1113 diretta a Roccella Jonica/Catanzaro Lido...

Il tramonto sulla Jonica (n°79 12/2012)
















Prossimo appuntamento con le Foto della Settimana a gennaio 2013! La redazione di Ferrovie in Calabria augura a tutti i lettori ed alle rispettive famiglie un sereno anno nuovo ricco di gioia e prosperità!















28 dic 2012

Trasporto ferroviario in Calabria: voci di corridoio...?

I calabresi più attenti alle tematiche del trasporto ferroviario nella propria regione e non solo, avranno sicuramente avuto modo di leggere nei giorni scorsi, su vari quotidiani cartacei ed on-line,  numerosi articoli a proposito di interessanti novità riguardanti sia futuri potenziamenti infrastrutturali, sia interventi sui servizi, questi ultimi più a breve termine. Noi di Ferrovie in Calabria abbiamo pensato di riordinare ed analizzare questi accordi e programmi, che in realtà, purtroppo, ancora una volta appaiono in alcuni casi più come proclami politici, piuttosto che reali possibilità di rinnovamento e rilancio...

Iniziamo dallo stanziamento di 504 milioni di Euro del Contratto Istituzionale di Sviluppo, destinati al potenziamento e velocizzazione della ferrovia tirrenica tra Salerno e Reggio Calabria Centrale, con relative opere annesse su stazioni e linee afferenti...Jonica compresa.
L'accordo è stato siglato esattamente dieci giorni fa, il 18 dicembre, tra il Ministro della Coesione Territoriale Fabrizio Barca, il vice Ministro dei Trasporti Mario Ciaccia, il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, rappresentanti istituzionali delle Regioni Basilicata e Campania ed ovviamente RFI.
Secondo il programma, i 504 milioni di Euro dovrebbero essere divisi ed utilizzati per i seguenti interventi, che partiranno tra il 2014 ed il 2016:

- 280 milioni di Euro: velocizzazione della tratta Salerno - Reggio Calabria ed adeguamento tecnologico, con elevazione della velocità massima a 200 km/h su tutta la tratta e riduzione dei tempi di percorrenza di 40 minuti tra Reggio Calabria e Napoli, e 20 tra Reggio Calabria e Roma;

- 153 milioni di Euro: potenziamento della trasversale Taranto - Sibari - Bivio S.Antonello - Rosarno/San Ferdinando, con possibilità di elevare il numero a 61 il numero di treni giornalieri, con fini utili allo sviluppo del trasporto ferroviario merci da/per il Porto di Gioia Tauro;

- 81 milioni di Euro: studio di fattibilità per l'elettrificazione della linea Jonica da Melito di Porto Salvo a Sibari, compresa la trasversale Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale.

In realtà con tali cifre si sfora a 514 milioni di Euro, senza contare il previsto studio di fattibilità, chiesto a gran voce dal Presidente Scopelliti, per l'interramento e l'intubazione della stazione di Reggio Calabria Centrale: provvedimento che ribadiamo essere inutile e deleterio per la città, contrariamente a quanto si possa pensare, che inoltre potrebbe provocare gravi disservizi al trasporto ferroviario. Basti pensare al paradosso avvenuto all'interno del passante sotterraneo di Torino, dove è stata interdetta la circolazione di locomotori ed automotrici diesel, se non spenti, che attraverso i fumi emessi, provocavano continuamente l'attivazione degli impianti antincendio. Che fine farebbero i treni proveniente dalla Jonica ed attestati a Reggio Calabria Centrale, rigorosamente a trazione diesel? Sicuramente in un lontano futuro in cui la più importante stazione reggina verrebbe interrata, probabilmente la Jonica sarebbe già elettrificata (si spera non chiusa!), ma non possiamo non chiederci, visto e considerato ciò che è successo a Torino, se durante questi studi vengano effettivamente prese in considerazione tali problematiche...o magari, vengano volutamente ignorate.
Questione potenziamento Taranto - Sibari - Bivio S.Antonello - Rosarno: l'ennesimo dagli anni '90, per un corridoio merci che purtroppo stenta a decollare, proprio a causa della cattiva gestione del porto di Gioia Tauro stesso (si è passati dai 200 treni/settimana del 2004-2005, ai non più di 5 del 2012...) e del progressivo abbandono dei traffici merci da/per la Sicilia da parte di Trenitalia. Siamo certi che si tratti di 153 milioni di Euro ben spesi?

Una E652 percorre il viadotto Angitola in testa ad un lungo merci di carri H e pianali carichi di container, diretto in Sicilia: la linea tirrenica da Salerno a Reggio Calabria Centrale e la Taranto - Sibari - Bivio S.Antonello - Rosarno, verranno potenziate per consentire un aumento delle velocità commerciali e del numero di treni/giorno.

















Nuove promesse più a breve termine, invece, per la ferrovia Jonica: il 19 dicembre si è tenuto a Sibari un incontro con l'Assessore ai Trasporti della Regione Calabria Luigi Fedele, aperto dall'attivissimo sindaco di Cassano allo Jonio Gianni Papasso, ed al quale hanno partecipato anche il presidente della IV commissione Ambiente e Trasporti della regione Calabria Gianluca Gallo, i consiglieri regionali Giuseppe Caputo e Mario Franchino, l’assessore provinciale ai Trasporti Giovanni Forciniti, il consigliere provinciale Giuseppe Ranù, sindaci ed amministratori locali. Gli impegni assunti formalmente da Fedele sono stati i seguenti:

- Ripristino a partire da febbraio 2013 di una coppia di treni Regionali tra Sibari e Metaponto (andata al mattino e ritorno al pomeriggio), in sostituzione di altrettanti bus;

- Ripristino del collegamento InterCity Notte da Reggio Calabria Centrale a Milano Centrale via Roccella - Catanzaro Lido - Crotone - Taranto a partire dal cambio d'orario di giugno 2013 (inizialmente previsto per dicembre, ma rimandato causa carenza di vetture cuccette e posti a sedere, in attesa di interventi per installazione impianti di lateralizzazione porte);

- Velocizzazione dell'itinerario Sibari - Paola, bypassando Cosenza.

Non è ben chiaro cosa si intenda per "velocizzazione dell'itinerario Sibari - Paola bypassando Cosenza", visto e considerato che si tratta di un collegamento attualmente utilizzato esclusivamente dai (pochi) treni merci provenienti dalla Sicilia e dal porto di Gioia Tauro, diretti a Taranto e verso l'Adriatica: non ci sono in vista neppure prospettive di sviluppo del trasporto viaggiatori Regionale su questo tratto, attualmente diviso nei due tronchi Sibari - Cosenza e Cosenza - Paola, non esistendo treni diretti Paola - Sibari.
Il nostro intento non è sicuramente quello di criticare sempre e comunque qualunque scelta, ma riteniamo sia decisamente inutile e controproducente ripristinare una sola coppia di treni tra Sibari e Metaponto, su una tratta ormai totalmente autosostituita...un po' più di utilità ci sarebbe, al contrario, se questa coppia venisse prolungata su Taranto, magari in coincidenza a Sibari con treni provenienti/diretti a Catanzaro Lido/Reggio Calabria Centrale. Buona notizia invece, se confermata, quella del ripristino del collegamento a lunga percorrenza sulla Jonica, con la speranza che venga strutturato con traccia oraria e servizi degni del terzo Millennio: sicuramente un Reggio Calabria - Jonica sud - Milano con itinerario adriatico non è propriamente ottimale a livello di costi e tempi di percorrenza, ma in base a come verrà strutturato, potrà contare su discreti riempimenti (che saranno comunque certi da Crotone verso nord) anche dalla Jonica sud, con utilizzo anche come collegamento diretto con la Puglia...oggi inesistente.

Tempi ormai andati: l'ALn668 1918 a Metaponto, in partenza per Taranto , mentre effettua un Regionale proveniente da Catanzaro Lido.















Concludiamo il post che con le novità che stanno invece interessando le nostre Ferrovie della Calabria: il 20 dicembre si è concluso l'iter di trasferimento definitivo dell'azienda dal Ministero alla Regione. Un evento che definiamo anche noi "storico", atteso da ormai 12 anni, che però non è ancora ben chiaro a cosa potrebbe portare per una società su cui grava un debito di circa 100 milioni di Euro. A detta dell'Assessore Fedele, impegnato anche sul fronte...dello scartamento ordinario, a causa delle gravi carenze del trasporto Regionale su rete RFI, le nostre Ferrovie della Calabria saranno risanate grazie ad un fondo di ricapitalizzazione di 20 milioni di Euro proveniente dal Ministero, 65 milioni di Euro grazie ai fondi FAS, ed una copertura attorno ai 15-20 milioni di Euro garantiti dal patrimonio immobile aziendale. Al momento sono stati effettuati (finalmente) i pagamenti degli stipendi del personale di ottobre e novembre, oltre alla quattordicesima di agosto, ed il 25% dei crediti destinati alle aziende dell'indotto. Non manca anche un progetto di rilancio che ruota attorno alla cifra di ben 300 milioni di Euro, destinati alla costruzione della metropolitana di Cosenza e potenziamento di quella di Catanzaro, che verranno ovviamente affidate, una volta costruite, all'impresa regionale. Prevista anche una partecipazione per quanto riguarda il trasporto merci su rete RFI, con base ancora una volta al "solito" porto di Gioia Tauro. 
A livello dirigenziale, nelle prossime settimane potrebbe anche essere nominato un nuovo consiglio d'amministrazione totalmente regionale, probabilmente con Amministratore Unico.
Ovviamente c'è anche un rovescio della medaglia: numerosi disservizi, anche se a singhiozzo, continuano ad esserci, come sempre a causa delle carenze di gasolio. Inoltre sembra tramontare, almeno a breve termine, la possibilità di recupero delle ferrovie Taurensi: a detta di Fedele, infatti, esisterebbe una norma nazionale che prevede l'autosostituzione di linee ferroviarie scarsamente frequentate. In verità tale legge sembrerebbe non esprimere esplicitamente tale concetto, ma parli più genericamente di "razionalizzazione" del servizio e riduzione dei costi, provvedimenti che possono essere operati anche mantenendo il servizio ferroviario. Ma anche se la legge costringesse ad autosostituire, una ferrovia Gioia Tauro - Cinquefrondi, percorsa da composizioni anche di 4 veicoli (2 automotrici e 2 rimorchi) sui quali nonostante l'alto numero di posti erano presenti studenti e lavoratori in piedi, non la si poteva certamente considerare scarsamente frequentata...

Il DE M4c 504 in servizio metropolitano tra Catanzaro Città e Catanzaro Lido, in arrivo a Catanzaro Pratica.














Quel che è certo, è che il venturo 2013 sarà molto interessante e decisivo per quanto riguarda il trasporto pubblico calabrese, non solo su ferro, ed in un certo senso metterà le basi per una profonda riorganizzazione che ci accompagnerà per i prossimi anni: noi di Ferrovie in Calabria saremo sempre qui, su queste pagine, a continuare ad aggiornarvi costantemente, e nei limiti delle possibilità, a cercare di contribuire al miglioramento del servizio sulle nostre strade ferrate.

23 dic 2012

Foto dal passato (n.30 - dicembre 2012)

Dopo quattro post dedicati ai treni a lunga percorrenza che per decenni hanno collegato tutta la fascia Jonica con Roma, Firenze, Bologna, Milano, Genova e Torino, facciamo una piccola "pausa", spostandoci sul versante del trasporto regionale...il filone della lunga percorrenza riprenderà con l'appuntamento di gennaio 2013!

In questo ultimo mese del 2012, perciò, faremo un salto di quasi sette anni, tornando all'ormai lontano marzo/aprile del 2005...a bordo dell'ALn668 3246!
L'automotrice, oggi assegnata alla Divisione Trasporto Regionale della Toscana, apparteneva all'epoca al DL di Reggio Calabria, assieme a numerose altre automotrici della stessa serie 3100, che in turno con le ancora oggi presenti macchine della serie 1000, assicuravano i servizi Regionali a minore frequentazione sulla Jonica (la maggior parte dei treni regionali era ovviamente effettuato con D445/E424/E656 e vetture UIC-X), sulla Sibari - Cosenza ed in parte anche tra Rosarno e Lamezia Terme Centrale via Tropea. A partire dal 2007, però, le "micette" della serie 3100 iniziarono ad essere rapidamente trasferite dalla DTR Calabria a quelle di Veneto, Toscana ed in parte anche Lombardia. Dai nostri database fotografici, constatiamo che le unità presenti nella nostra regione, tra il 2004 ed il 2006, fossero le seguenti:

- ALn668 3101
- ALn668 3116
- ALn668 3120
- ALn668 3147
- ALn668 3170
- ALn668 3185
- ALn668 3218
- ALn668 3243
- ALn668 3245
- ALn668 3246

E' molto probabile, però, che fossero assegnate anche altre unità oltre alle dieci segnalate, che purtroppo non siamo mai riusciti ad immortalare in fotografia, lungo le linee ferroviarie calabresi...

Nel 2009 nessuna ALn668 di questo gruppo risultava più assegnata a Reggio Calabria, salvo sporadiche comparse di unità, in molti casi della DTR Sicilia, in attesa di trasferimento.

Vi starete però chiedendo come mai ci troviamo proprio a bordo dell'unità 3246: è presto detto! 
Fino al 2006 questa automotrice, assieme alle ALn668 1077 e 1099 appartenenti alla serie 1000, montava ancora gli interni originali (risalenti agli anni '80), con divanetti doppi in similpelle verde e marrone, nonostante i nuovi allestimenti con sedili singoli in tessuto blu o verde/grigio, e pavimento grigio chiaro, fossero ormai diffusissimi. Anche la piccola sezione di prima classe, con soli otto posti a sedere, seppur in cattive condizioni, continuava a "dare spettacolo" con il divanetto in similpelle e velluto verde/blu scuro, con tanto di poggia testa individuali e bracciolo divisorio.
Paradossalmente, però, nonostante l'assenza di revamping interno, la nostra ALn668 era già dotata di impianto di climatizzazione, rendendo così possibile un viaggio quasi d'altri tempi, ma con aria condizionata! 
Non siamo invece a conoscenza se l'automotrice sia stata trasferita al centro/nord Italia ancora con interni originali, o subito dopo il revamping... 

Particolare del divanetto di seconda classe.

Disposizione interna dei divanetti. Notare la colorazione bordeaux della pavimentazione.













Interno di prima classe, misto in similpelle e velluto verde/blu scuro.





























La nostra automotrice in partenza dalla stazione di Soverato: notare i lavori di ristruttuazione della stessa appena avviati, con interruzione del sottopasso ed installazione della passerella per attraversamento dei viaggiatori: all'epoca venne addirittura riattivato il RAR (Rilevamento Attraversamento a Raso), sistema assente nelle stazioni dotate di sottopassaggio, ed azionato dal CapoTreno del convoglio giunto per primo in stazione, in caso di incrocio.


















Cogliamo l'occasione per augurare a tutti i lettori di Ferrovie in Calabria ed alle loro famiglie, un caloroso augurio per un sereno e felice Natale!!!

18 dic 2012

Ferrovie della Calabria: interruzioni e disagi.

Come avranno avuto modo di notare le centinaia di pendolari che utilizzano i mezzi ferroviari delle Ferrovie della Calabria per i loro spostamenti quotidiani, sono giorni di completo caos e assoluto disagio sull’intera linea ferroviaria Cosenza – Catanzaro Lido: da giorni infatti vengono soppresse su tutte le tratte decine e decine di corse ferroviarie, fino al 70% circa, per generici ‘problemi tecnici’.
Ma andiamo con ordine.
Giovedì 13 dicembre, senza alcun preavviso né informazione all’utenza, vengono soppresse le prime corse: quasi ferma la circolazione sulla Cosenza – Rogliano a partire dalla mattinata, una o due coppie di corse soppresse sulla Catanzaro – Soveria e servizio ridotto di circa il 50% sulla Catanzaro Lido – Catanzaro Città dall’ora di pranzo fino a fine servizio. Il motivo? Sempre il ‘solito’: non c’è più carburante. Una situazione parzialmente prevista, o meglio temuta, già dal giorno prima, quando gli ultimi litri di nafta rimasti venivano utilizzati per effettuare l’ultimo rifornimento. Ma nonostante questo, la speranza di riuscire a garantire il servizio il giorno successivo non era ancora del tutto scomparsa: il giorno successivo infatti (giovedì 13 appunto) nella prima mattinata sarebbe dovuto arrivare un nuovo carico di nafta, permettendo di rifornire in tempo utile tutti i mezzi necessari  allo svolgimento regolare del servizio, almeno temporaneamente vista anche l’esiguità della fornitura. Fornitura assolutamente necessaria dunque, nonostante gli scarsi quantitativi, che però alle 11 del 13 era ancora a Taranto: un ritardo fatale dunque, che ha come conseguenza la paralisi dell’intero servizio ferroviario a scartamento ridotto calabrese.
Nonostante il ritardo, tuttavia, nel pomeriggio il tanto atteso rifornimento arriva nei depositi di Catanzaro e Cosenza, facendo tirare a tutti un sospiro di sollievo. Tutto risolto, direte voi. E invece no. Giorno 14 infatti i disagi, seppur minimi in confronto a quelli del giorno precedente, continuano: sulla Catanzaro Lido – Catanzaro i viaggiatori di alcune corse sono stati costretti ad effettuare un cambio in linea in quanto a bordo di automotrici rimaste praticamente senza gasolio, perché utilizzate fino al limite il giorno precedente. Fatta però eccezione per questo ‘piccolo’ inconveniente, il servizio prosegue regolare per tutto il resto della giornata, durante la quale però compaiono in tutte le stazioni degli avvisi al pubblico ‘particolari’.


Avviso all'utenza riguardo le soppressioni previste per i giorni 15 e 17 dicembre 2012


Come si può vedere nell’immagine, venerdì 14 si avvisavano i viaggiatori che a partire dal giorno successivo il programma di esercizio si sarebbe svolto con diverse limitazioni a partire dall’ora di pranzo e fino a fine servizio, mentre per il 17 le soppressioni, ben più numerose, sarebbero iniziate sin dai primi treni del mattino, garantendo di fatto sulla Soveria Mannelli – Catanzaro solo 4 corse tra le 6.00 e le 8.00 da Soveria verso Catanzaro e 3 da Catanzaro verso Soveria tra le 12.00 e le 14.00, lasciando completamente scoperta la fascia pomeridiana e serale, mentre sulla Catanzaro Città – Catanzaro Lido sono state garantite le corse mattutine tra le 6.50 e le 9.00 da Catanzaro Lido verso Catanzaro, e poi circa il 40-50% dei treni fino a fine servizio. Non sappiamo come sia andata esattamente sulla Cosenza – Rogliano, ma pare che anche lì la situazione sia stata analoga.
Nonostante però i manifesti affissi dessero indicazioni solo fino al 17 dicembre, ieri è comparso un nuovo avviso che pubblicava le soppressioni previste per oggi, 18 dicembre, analoghe a quelle di ieri sulla Catanzaro Lido – Catanzaro Città, ma con numeri ben diversi sulla Soveria – Catanzaro. Nel nuovo avviso infatti la numerazione dei treni sulla Soveria – Catanzaro non risulta più essere quella classica, con treni numerati 310, 311, 312, … ma 601, 701, 602, 702, … A partire da oggi, infatti, la circolazione sulla tratta Soveria Mannelli – Catanzaro Città verrà interrotta tra le stazioni di Cavorà e Gimigliano per diversi mesi per consentire l’effettuazione di lavori urgenti di manutenzione all’interno della galleria posta tra le progressive chilometriche 87+739 e 87+873. Il servizio verrà svolto con programma ridotto, effettuato con automotrici tra Soveria e Gimigliano, stazione dove avverrà il trasbordo dei viaggiatori nelle ore di ‘morbida’ a bordo di un autobus da 30 posti verso la stazione di Cavorà, dove si troverà un altro treno in partenza verso Catanzaro, mentre nelle ore di punta il servizio verrà supportato con corse automobilistiche dirette da Gimigliano a Catanzaro e viceversa, in quanto la stazione di Cavorà a causa della sua sfavorevole collocazione non risulta essere raggiungibile da più di un autobus piccolo alla volta, decisamente insufficiente nelle ore di punta. 
I lavori , anche in questo caso, verranno svolti dall’ormai onnipresente ditta ‘Francesco Ventura’ di Paola, che peraltro da una settimana circa ha già iniziato ad effettuare dei lavori di manutenzione e risanamento linea sulla Catanzaro Lido – Catanzaro Città, consentendo di eliminare due dei ben cinque rallentamenti esistenti fino a qualche giorno fa (per un totale di 1,7km a una media di circa 25 km/h) tra Catanzaro Lido e Catanzaro Sala, causa peraltro di un non indifferente aumento di percorrenza facendo accumulare durante la giornata ritardi fino a 10-15 minuti a treno.
Da notare infine la coppia di corse Soveria Mannelli - Decollatura, per consentire agli studenti del liceo di Decollatura di rientrare a casa senza lunghe attese in stazione e proseguire dalla stazione di Soveria Mannelli con il bus sostitutivo per Colosimi - Scigliano - Rogliano oppure con le corse bus per Borboruso e Castagna.




Gagliano, quartier generale dei mezzi da cantiere della ditta 'Francesco Ventura' per le linee delle Ferrovie della Calabria. 


Piccole modifiche a partire da oggi andranno in vigore anche sulla Catanzaro Lido - Catanzaro Città, dove il treno 50 delle 6.22 da Catanzaro Lido verrà  soppresso e sostituito con il treno 950 in partenza dalla stessa località alle 6.00, in modo da poter offrire coincidenza con il treno in partenza per Cavorà-Gimigliano-Soveria da Catanzaro alle 6.25. Posticipata inoltre di due minuti la partenza da Catanzaro Città del treno 951 delle 6.13, che da oggi prenderà la numerazione 947 e partirà alle 6.15.
Altre piccole variazioni d'orario sono in vigore invece dalla scorsa settimana sulla Cosenza - Rogliano, dove è stata soppressa la coppia di corse su Cosenza Centro 401-400 conseguentemente all'anticipo di 10 minuti della partenza dell'ex treno 145 delle 7.19, ora numerato 821 in partenza da Cosenza alle 7.09, e sono stati posticipati di quattro minuti gli orari di partenza dei treni 147 e 144, rispettivamente da Cosenza alle 8.08 e da Rogliano alle 8.05.
Come sempre, tutte le modifiche sono state caricate sulla nostra pagina dedicata agli orari ferroviari delle Ferrovie della Calabria. Di seguito, ecco una versione 'provvisoria' dei nuovi orari in vigore sulla Catanzaro - Soveria.


Orari Catanzaro Città - Soveria Mannelli

Orari Soveria Mannelli - Catanzaro Città
 Purtroppo le corse riportate in questi orari, già ridotte rispetto all'offerta 'base' in condizioni normali su questa tratta, saranno oggi e probabilmente anche domani ridotte ai minimi termini, assicurando solo le fasce orarie studentesche.
Diverse sono state in questi giorni, giustamente, le proteste dei vari viaggiatori che, arrivati in stazione, scoprivano che il loro treno era stato soppresso o, peggio, che tutti i treni successivi erano stati soppressi, incluso l'ultimo della sera, rendendo impossibile il rientro a casa con il mezzo pubblico. 
Noi di Ferrovie in Calabria teniamo tuttavia a ricordare a tutti che la situazione attuale deriva dai soliti ritardi nei pagamenti da parte della Regione e pertanto, per quanto sia normale e giusto protestare o lamentarsi per questa assolutamente scandalosa situazione, è bene che non ci si accanisca contro i lavoratori in quanto, non trattandosi peraltro neanche di uno sciopero, questi ultimi non sono assolutamente responsabili degli attuali disservizi e, al contrario, sono le principali vittime, vessati oltre che dalle lamentele e in alcuni casi, purtroppo,  dalle minacce degli stremati viaggiatori, nonché dalla vergogna di dover dire ai viaggiatori che i treni vengono soppressi 'perché non c'è carburante', anche dal peso dell'incertezza dell'attuale situazione aziendale con pesanti ripercussioni nelle vita lavorativa e privata, con promesse di stipendi che arriveranno oggi, forse domani, forse dopodomani da settimane e settimane...

14 dic 2012

...e finalmente ecco il T.E.E. sulla Jonica!


E' chiaro che non ci riferiamo alla ben nota bevanda delle 17:00!
Dopo la suspense introdotta dal lancio, tramite banner pubblicato a lato, del racconto del nostro collaboratore Sergio Grasso "Quando anche a Locri si fermavano i T.E.E.", possiamo finalmente presentarvi ufficialmente ed esaustivamente questo lavoro decisamente interessante, non fosse altro perchè ha come sfondo il territorio che maggiormente ci sta a cuore. Il filo narrativo dell'opera, incentrata sull'epopea dei prestigiosi complessi binati Breda, protagonisti delle mitiche relazioni T.E.E. (Trans Europ Express), fra Milano Centrale ed alcune importanti città europee, si svolge, ebbene sì, sui binari della nostra amata ferrovia Jonica! Avete letto bene, ancora una volta, dopo l'avvistamento di Babbo Natale a bordo di una ALn668, vi risulterà difficile credere (non siamo impazziti!) che anche le rotaie della Metaponto - Reggio Calabria, siano state calcate da rotabili così blasonati e dal pedigree internazionale.
Lo scopo di Sergio Grasso, in effetti, è proprio questo: rammentarla non solo agli appassionati, questa felice ed aurea parentesi della linea Jonica, che probabilmente già la conosceranno, ma all'immemore e generica collettività regionale, che molto più facilmente conserva i ricordi negativi e non quelli positivi, che pur in brevi periodi, hanno contrassegnato la storia della nostra terra.
Vi abbiamo già tenuto abbastanza sulle spine: entriamo subito nell'argomento, anticipandovi prima le note dell'autore, ed a seguire la recensione dell'opera, redatta in occasione di un incontro con relativa intervista all'amico Sergio!


 La nostra recensione: 

Il racconto - (in formato poco meno di A4, con 5 pagine di fitto testo, una tabella relativa ad un orario del ’72 minuziosamente ricostruito, più 13 pagine con 28 splendide foto, di cui alcune storiche e poco note in b/n, corredate di dettagliatissime, corpose e gustose didascalie ricche di ulteriori interessanti particolari: una vera e propria manna per il lettore appassionato della materia, ma che catturano l’attenzione di tutti) - , dopo una breve, scenografica ed ispirata descrizione dei paesaggi attraversati dalla ferrovia Jonica, prende lo spunto da un vivido ricordo legato ad un evento adolescenziale dell’autore, che durante una delle sue escursioni amatoriali presso la stazione ferroviaria di Locri, inaspettatamente si trova al cospetto di un meraviglioso treno mai visto prima, il Binato Breda ex TEE 442/448 che, negli anni immediatamente precedenti, aveva appena finito di svolgere le prestigiose relazioni internazionali “Trans Europ Express” tra Milano e alcune importanti città europee. Il fantasma di questo treno, scomparso dopo pochissimo tempo dai binari jonici, rimane in tutti questi anni indelebilmente impresso nella memoria dell’autore (lo stesso non accadde però per quella di quasi tutti i suoi conterranei, coevi e non), tormentandolo nostalgicamente. Invano ne cercherà le tracce, fino a non molti anni fa, quando riuscirà finalmente, con più tempo a disposizione e reperite le fonti appropriate, a ripercorrere la storia e a conoscere tutte le caratteristiche di questo rotabile. Ed è quindi partendo da questo “ricordo ritrovato” che Sergio Grasso si produce in uno struggente ed appassionato amarcord, prendendoci per mano ed accompagnandoci alla riscoperta di emozioni sedimentate sul fondo del nostro contenitore mnemonico, emozioni inconsapevolmente comuni, sepolte dalle preoccupazioni contemporanee nel cui vortice tutti, freneticamente e drammaticamente, veniamo risucchiati. La ricostruzione dell’atmosfera di quei tempi, dell’attesa del treno in stazione, con la descrizione dei rumori, dei colori e degli odori, costituisce forse il momento più poetico e suggestivo, di autentico pathos, in questo racconto di un appassionato “innamorato” che vuol fare “innamorare” anche il più disincantato dei lettori. Riuscendoci mirabilmente. La successiva descrizione storiografica dell’epopea di queste macchine, mette in evidenza la padronanza senza incertezze dell’argomento, in chiave storica, e soprattutto tecnica, di chi scrive; non manca un’ulteriore interessante ed erudita analisi sociologica relativamente ai trasporti ferroviari ed agli spostamenti prevalenti dei flussi viaggiatori del tempo: emblematico il riferimento alla fiera del Levante di Bari. Costringe a un’ineludibile riflessione, infine, il tono dal risvolto etico-morale che colora il tratto conclusivo del racconto: Grasso sferza metaforicamente sé stesso ed i lettori suoi conterranei, a cui è dedicato lo scritto, al fine di scuoterli dall’atavica ignavia che continua ad imperare sovrana fra gli abitanti delle sue terre, ma lo fa con un’esortazione che, pur ferma, appare pacata e gentile, lungi dall’assumere toni estremistici ed astiosi. E lascia il lettore, nonostante l’aureola malinconica per il non lieto fine del narrato, con un compiaciuto e malcelato sorriso di commozione: per quello che potevamo essere e non siamo stati, ma che con l’impegno di tutti potremmo ancora divenire. Non c’è che dire quindi: un bel racconto ed un pezzetto di storia locale, che coinvolge e fa bene al cuore. Sarebbe un vero peccato perderlo.

Con il permesso dell'autore, eccovi alcune foto di pagine interne dell'opera:




























                 Ci ha profondamente colpiti la considerazione evidenziata in grassetto nelle righe finali della narrazione di Sergio, perchè si identifica pienamente con la filosofia di Ferrovie in Calabria, più volte ribadita tra le righe di questo blog:













Un'esortazione che tutti gli abitanti della fascia Jonica dovrebbero fare propria, a maggior ragione in un momento come questo, in cui la probabile dismissione della Metaponto - Reggio Calabria viene paventata da sempre più fonti. Una preoccupante anticipazione l'abbiamo già avuta con la soppressione del servizio viaggiatori sul tratto Sibari - Taranto, a partire dallo scorso 9 dicembre.  

Confermandovi quanto già inserito nel banner di lancio di Ferrovie in Calabria (presente ormai da più giorni), il costo della pubblicazione è di soli € 7,00 (in pratica, come ci ha assicurato Sergio, il costo vivo della stampa), acquistandola direttamente a Locri, presso i seguenti punti vendita:

- Bar Edicola "Roxy Bar" (di fronte Liceo Classico);
- Edicola Tabacchi di Anna Baldassarre, via Garibaldi (presso caserma CC);
- Edicola Tabacchi, Piazza Tribunale;
- Edilcolor di Sergio Grasso (attività commerciale dell'autore, accanto Liceo Classico).

Per chi invece volesse riceverla direttamente a casa, con un modico sovrapprezzo di  € 2,00 (Posta Prioritaria), le possibilità di pagamento sono le seguenti:

- In collaborazione con Ferrovie in Calabria, tramite ricarica PostePay di € 9,00 sulla carta 4023 6006 1149 5724 intestata a ROBERTO GALATI;
- Bonifico bancario di € 9,00, da effettuare su C/C bancario dell'autore, che comunicherà il relativo IBAN, successivamente a specifica richiesta per email, all'indirizzo sergiograsso@hotmail.it 

...perciò, con l'avvicinarsi delle feste natalizie e per il prezzo assolutamente accessibile (considerando le ben note difficoltà economiche odierne), non rinunciate a concedervi un regalo che vi farà piacevolmente e nostalgicamente riassaporare gradevoli atmosfere passate. Inoltre, ci dimostrerete che la nostra lotta per la salvaguardia di una via di comunicazione indispensabile per lo sviluppo della Calabria, è finalmente condivisa da un pubblico più ampio.

10 dic 2012

Regionale 8531...dal Polo Nord a Soverato!

Fermata di Montepaone - Montauro, 9 dicembre 2012, ore 18:10. Mancano pochi minuti all'arrivo del Regionale 8531 Catanzaro Lido - Reggio Calabria Centrale. Il buio e purtroppo spesso desolato marciapiede di stazione, però, durante questa fredda serata di inizio inverno, è insolitamente animato da numerosi viaggiatori...decisamente d'eccezione! Nella penombra, tra le varie persone presenti, si scorge infatti uno sgargiante vestito rosso e bianco, ed un'enorme, candida barba ...cosa ci fa Babbo Natale a Montepaone?!
No, non si tratta di un'allucinazione o di un'apparizione mistica provocata dal devastante taglio di treni Regionali lungo la moribonda linea Jonica: è tutto vero!
Ma prima che Ferrovie in Calabria ed i suoi amministratori perdano tutta la credibilità, cerchiamo di fare chiarezza su questo strano avvistamento!
Per il secondo anno consecutivo, il Comune di Soverato, ha organizzato un'insolita e divertente iniziativa natalizia: per tutta la durata delle festività, fino al 6 gennaio, il nostro Babbo Natale soveratese, dimorerà presso la sua casetta del "Christmas Village" allestito in Piazza Matteotti, e riceverà tutti i bambini e le loro letterine di intenti...!
Quest'anno però si è deciso di fare le cose in grande, grazie anche all'Assessore al Turismo del Comune di Soverato, Emanuele Amoruso: attraverso numerosi avvisi diffusi su internet e tra gli abitanti della cittadina jonica, è stato comunicato l'arrivo di Babbo Natale, eccezionalmente in treno (nonostante i tagli...), alle ore 18:23 direttamente dal Polo Nord!
Perciò, mentre la stazione di Soverato si affollava come non mai di bambini e genitori, gli organizzatori del "lungo" viaggio in treno, raggiungevano la fermata di Montepaone - Montauro, posta qualche km prima della stazione di Soverato, per far salire a bordo del Regionale 8531 il primo Babbo Natale ferroviario della storia: ovviamente non potevamo mancare noi di Ferrovie in Calabria, a documentare l'evento!
L'Assessore Emanuele Amoruso alla stazione di Montepaone-Montauro, in compagnia di Babbo Natale...e relativi "elfi"!















Alle 18:18, in perfetto orario, l'ALn668 1038 proveniente da Catanzaro Lido, si ferma davanti al fabbricato viaggiatori di Montepaone: Babbo Natale assieme a tutta la comitiva di organizzatori, sale a bordo.

Regionale 8531 in arrivo...

Babbo Natale sale a bordo dell'ALn668.






























Dopo pochi secondi la leggera ALn668, con l'insolito viaggiatore, sfreccia alla volta di Soverato.

Foto ricordo all'interno dell'automotrice.


















All'illustre personalità è stato ovviamente riservato, dalla Divisione Trasporto Regionale, l'intero scomparto di prima classe dell'ALn668. Un po' spartana, ma sempre meglio della consueta gelida slitta.















In meno cinque minuti il Regionale "proveniente dal Polo Nord" si appresta ad entrare in stazione: dal passaggio a livello subito dopo la galleria, il macchinista dell'automotrice ha fischiato a festa per annunciare l'arrivo di Babbo Natale. La stazione ferroviaria soveratese è letteralmente invasa da centinaia di bambini accompagnati dai genitori, che all'arrivo dell'automotrice sul binario 3, esplodono in un urlo di gioia ed un fragoroso applauso, culminato nel delirio più totale all'apertura delle porte ed all'apparizione di Babbo Natale.

Il marciapiede del primo binario preso d'assalto dai bambini.

Babbo Natale scende dall'automotrice, venendo accolto dai rappresentanti soveratesi, dalle telecamere delle TV locali...e dal cellulare del Capo Treno!





























L'abitante del Polo Nord, eccezionalmente emigrato a Soverato per le festività, viene così scortato lungo il sottopassaggio, fino all'esterno della stazione ferroviaria, continuando ad essere inseguito dai cameraman e dalle folle di bambini, praticamente fuori controllo: sarebbe interessante convincerli a partecipare con la stessa...grinta, per ravvivare un'eventuale manifestazione contro il taglio dei treni!

Babbo Natale si appresta a percorrere il sottopasso di stazione.

Ed eccolo salutare la folla festante, all'esterno della stazione ferroviaria.































            All'esterno della stazione altre centinaia di persone erano presenti ad attenderlo, assieme ad una slitta offerta dal Comune e dalla Pro-Loco, ed alla banda, che per l'occasione ha suonato varie musiche tipicamente natalizie.

Babbo Natale a bordo della slitta, in un bagno di folla, lascia il piazzale della stazione.














           Il lungo e festoso corteo percorre così l'intero Corso Umberto I, fino a raggiungere il Christmas Village, e quindi la residenza soveratese di Babbo Natale, giunto al termine del suo "lungo" viaggio in treno:

Babbo Natale giunto al Christmas Village, scende dalla slitta.

L'ingresso del cottage di Babbo Natale, in Piazza Matteotti.



























                     Un evento quindi a dir poco eccezionale, che oltre a ravvivare la città di Soverato ed a distogliere dai videogiochi e quindi dall'isolamento decine di bambini, almeno in questo periodo natalizio, ha portato un po' di allegria a bordo di uno degli ormai pochi treni che ancora percorrono la ferrovia Jonica, ridotta praticamente ai minimi termini. 
Speriamo che Babbo Natale, dopo l'esperienza ferroviaria, faccia un pensierino anche per i pendolari e gli studenti, che al rientro dalle vacanze si ritroveranno, nel migliore dei casi, una situazione disastrosa praticamente invariata rispetto al vecchio orario...e nel peggiore, tra Sibari e Taranto, l'annullamento totale e l'autosostituzione del servizio regionale. Già, forse la Regione Calabria è stata un bel po' cattiva in questi ultimi anni, e decisamente più che doni merita soltanto carbone, tanto carbone: ma poco male, al massimo lo cederemo alle Ferrovie della Calabria per far funzionare la vaporiera 353, nell'eventualità in cui per la crisi finanziaria dovessero rimanere ancora una volta a corto di gasolio per i treni...!

8 dic 2012

Tagli al trasporto Regionale: proteste dallo Jonio al Tirreno...

Il maltempo non ha scoraggiato gli abitanti del piccolo centro tirrenico: si è tenuta questa mattina, come anticipato sulle nostre news, un sit-in di protesta della cittadinanza e del Sindaco di Joppolo, nella locale fermata posta sulla linea Rosarno - Eccellente via Tropea. Da domani, infatti, con l'entrata in vigore del nuovo orario invernale 2012/2013, la fermata di Joppolo verrà inspiegabilmente soppressa, nonostante ogni giorno effettuino fermata viaggiatori tutti i treni Regionali che percorrono la linea, con cadenzamento orario, con eccezione soltanto dell'InterCity Notte 794/795 da/per Torino Porta Nuova. Il comune di Joppolo conta una popolazione di circa 2000 persone, e se si considerano i centri e le frazioni interne, che si servivano della fermata soppressa, si arrivano anche a superare i 3000 abitanti: di certo si tratta quindi di un impianto a servizio di poche decine di persone, o posto in luogo difficilmente raggiungibile dai centri abitati! A detta del Sindaco, affiancato anche dal consigliere regionale del PD Bruno Censore, addirittura da ottobre si stanno attendendo spiegazioni da Trenitalia, sulle motivazioni del taglio, senza però aver ancora ricevuto una risposta...
Secondo una nostra ipotesi, la soppressione della fermata di Joppolo è strettamente legata anche al taglio (per la seconda volta in un decennio!) della stazione di Marcellinara, sulla linea Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale, che da domani non effettuerà più servizio viaggiatori. Due impianti soppressi, ma allo stesso tempo due nuovi che verranno attivati: si tratta, come già accennato nel post dedicato al nuovo orario, delle fermate di Annà di Melito di Porto Salvo e Reggio Calabria Aeroporto, poste sul tratto metropolitano Rosarno - Reggio Calabria Centrale - Melito di Porto Salvo. In realtà le due nuove fermate, nonostante siano pressochè complete, in particolare quella a servizio dell'Aeroporto dello Stretto, non risultano essere state ancora caricate on-line sui siti internet di Trenitalia ed FsItaliane.
E' però molto probabile che la Divisione Trasporto Regionale abbia stipulato determinati accordi con la Regione Calabria, sul numero di impianti da mantenere in attività per quanto riguarda il servizio viaggiatori: per mantenere costante questo numero, per consentire l'avvio del servizio nei due nuovi impianti, si è stati costretti a tagliarne altri due: un provvedimento comunque sia assolutamente ingiustificabile, e che penalizza inutilmente due territori già abbastanza disagiati in materia di trasporto pubblico locale. Ma se il comune di Joppolo si è immediatamente attivato, e speriamo vivamente si possa trovare un accordo per il mantenimento della fermata, quello di Marcellinara non sembra molto interessato alla seconda perdita del servizio ferroviario, già riattivato nel 2008...

Sotto la pioggia, ma uniti nella protesta.

Fermata di uno degli - si spera non ultimi - treni Regionali.

Sorprende la longevità delle elettromotrici ALe803, date ormai per quasi demolende da più di un anno, ma che però continuano in parte a servire umilmente la linea tirrenica calabrese.


Il gruppo di protesta.

Interviste al sindaco di Joppolo.



























Stazione di Marcellinara: da domani i dimezzati bus sostitutivi Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale, non serviranno più questo centro. Nessun ripristino previsto neppure a febbraio 2013, quando dovrebbe essere riattivato il servizio ferroviario.













L'indifferenza non è invece di casa, per fortuna, nei territori della sibaritide e dei territori di confine tra Calabria e Basilicata, che da domani perderanno ogni tipo di servizio ferroviario viaggiatori tra Sibari e Taranto, in parte sostituito con autocorse. Il Sindaco di Cassano allo Jonio ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per denunciare l'isolamento trasportistico in cui sta ricadendo la zona jonica del nord, a causa del taglio dei treni. Nella giornata di ieri, inoltre, si è tenuto un incontro tra sindaci presso la delegazione municipale di Sibari, al quale hanno partecipato i Primi cittadini di  Cassano allo Jonio Giovanni Papasso, Antonio Carlomagno di Cerchiara, Ferdinando Di Leo di Rocca Imperiale, Franco Durso di Roseto Capo Spulico, Franco Mundo di Trebisacce, Roberto Rizzuto di Villapiana e Francesco Tursi, Sindaco di Plataci. Presente anche per il Comune di Rossano Calabro l’assessore alla Pianificazione Territoriale Eugenio Otranto. Nutrita anche la rappresentanza istituzionale provinciale, presente il consigliere provinciale Giuseppe Ranù, e regionale, presente Mario Franchino. Hanno preso parte anche alcuni dirigenti provinciali e regionali di partito, tra i quali Franco Pacenza per il PD e Mario Melfi di SEL. Per il Comune di Cassano All’Ionio, oltre al Sindaco, erano presenti anche gli assessori municipali Valentina Conte, Paola Grosso ed Antonino Mungo, ed i consiglieri municipali Luigi Garofalo, Francesco La Regina, Nicola Leone, Lino Notaristefano e Stefano Petrosino. All'incontro, al quale seguirà lunedì 10 dicembre un colloquio con l'Assessore ai Trasporti della Regione Calabria Luigi Fedele, è stata ribadita l'assurdità di puntare esclusivamente al trasporto su gomma, più lento e soprattutto pericoloso rispetto a quello ferroviario, ed il paradosso di essere giunti al punto da dover difendere strenuamente una singola automotrice che poche volte al giorno percorreva la storica tratta Jonica tra Sibari e Metaponto/Taranto, quando solo fino a pochissimi anni fa, la stessa era collegata con Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Roma Termini e Bari Centrale... Lunedì si tenterà a Catanzaro, alla presenza dell'Assessore regionale, il tutto per tutto per evitare in extremis la perdita di un servizio fondamentale, seppur ormai ridotto ai minimi termini.
In pieno fermento anche i movimenti un po' più alternativi, come Terra e Popolo di Rossano, che ha diffuso nei giorni scorsi questo comunicato, al quale ci associamo anche noi di Ferrovie in Calabria: la mobilitazione non manca, una mobilitazione generale inimmaginabile fino a qualche anno fa. Speriamo che i risultati possano essere concreti...

Rossano, 1 Dicembre 2012 

Al Consiglio d'Amministrazione di Trenitalia S.p.a. 
Al Consiglio di Amministrazione di Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. 
All'Assessorato Regionale ai Trasporti, Calabria. 
Al Ministero delle Infrastrutture. 
Per conoscenza: al Commissario Europeo per i Trasporti; 
all'Agenzia Ferroviaria Europea – Organo UE (ERA). 

Egregi Consiglieri, Onorevoli, Ministro, mediante la presente intendiamo dirigere la vostra attenzione sullo stato drammatico della mobilità pubblica in Calabria, con particolare riferimento alla linea ed ai servizi ferroviari sulla fascia ionica. La ferrovia ionica è composta, come voi ben sapete, da una linea non elettrificata con singolo binario, classificata da RFI come linea complementare. Considerando che si tratta di una linea distante e completamente scollegata dal resto della rete, e che serve più di un milione di persone, questa si configura, allo stato attuale, come una infrastruttura assolutamente inappropriata alle esigenze basilari della popolazione; distante anni luce dagli standard e dai requisiti più elementari richiesti ad un paese aderente all'unione Europea; fortemente penalizzante per ogni forma di valorizzazione delle economie territoriali e dei rapporti commerciali, sociali, culturali con il resto del territorio italiano e continentale. Si tratta di una condizione oggettiva e facilmente rilevabile, comunque dettagliatamente documentata da dossier e relazioni redatte da enti ed istituti riconosciuti, documentazione ivi allegata. Sarete stati di certo informati, dagli organi di stampa se non nell'ambito delle vostre attività istituzionali, a proposito delle prime iniziative intraprese dalla società civile per denunciare questo stato di cose. Sabato 15 Settembre una delegazione di cittadini ha occupato pacificamente i binari della stazione di Rossano e interrotto il servizio ferroviario per circa 90 minuti, un atto che ha ricevuto il consenso ed il contributo sia dei passeggeri dei convogli bloccati sia dei lavoratori di vettura e di stazione in servizio in quell'istante. Un'iniziativa promossa e coordinata dal Movimento Terra e Popolo di Rossano (CS) a cui hanno aderito comitati, associazioni e cittadini da tutta la fascia ionica ed il circondario. Un'iniziativa che come società civile intendiamo promuovere e coordinare ripetutamente su tutta la fascia ionica, ma non senza instaurare una comunicazione ed un confronto con gli enti che voi rappresentate. Lo stato del servizio ferroviario sul territorio cui facciamo riferimento lede la dignità di ogni singolo cittadino, oltre a pesare come un macigno sullo sviluppo economico e impedire la valorizzazione delle risorse agricole, turistiche, culturali. Tutto questo in piena e profonda contraddizione con il processo di infrastrutturazione costante e progressivo del resto del Paese e del continente il quale prevede, fra l'altro cose, l'imposizione dall'alto, su altri territori, di opere costose, ed evidentemente poco aderenti alle esigenze delle comunità, come i tratti ad alta velocità. Tutto questo ci scaraventa in un contesto invivibile e beffardo, di cui gli enti che voi rappresentate sono istituzionalmente responsabili. Ecco perché, come parte della società civile, abbiamo dato avvio ad un processo di sensibilizzazione della cittadinanza ed indignazione nei confronti degli enti responsabili, processo a cui oggi affianchiamo un tentativo di interlocuzione aperto e disponibile, ma anche chiaro e pubblico. La nostra gente ha registrato, negli anni, numerose interlocuzioni, trattative, proclami e compromessi, tutti prodotti nel chiuso delle stanze senza il minimo coinvolgimento delle comunità e tutti puntualmente e clamorosamente disattesi. Noi oggi siamo disponibili ad un confronto aperto, ma pubblico, e che si basi su alcune prospettive imprescindibili in quanto propedeutiche non ad una alta qualità del servizio ferroviario, bensì al diritto fondamentale della mobilità. - Il ripristino urgente delle tratte a lunga percorrenza - La riapertura delle stazioni con servizi annessi - L'avvio di un piano di investimenti europeo e nazionale, concordato con le comunità attraverso numerosi mezzi di partecipazione possibile, attraverso cui riequilibrare la rete ferroviaria nazionale. Si tratta di obiettivi interamente concatenati e funzionali ad una serie di altre numerose e non meno importanti vertenze territoriali e continentali - tra cui spiccano il lavoro, la bonifica ambientale, la valorizzazione agricola e turistica - che rappresentano, nel contesto di crisi globale, un concreto sbocco economico per il territorio (conseguentemente per l'intero paese) in quanto libera enormi risorse ad oggi seppellite sotto pesanti strati di speculazione corporativa e/o politica. Con l'auspicio di riuscire presto a concretizzare un confronto libero e proficuo sulle più efficaci modalità attraverso cui rispondere alle esigenze di più di un milione di persone, precisando per correttezza che solo se questa interlocuzione avrà inizio e darà risultati concreti sarà interrotto il processo di organizzazione, già in corso, di altre civili manifestazioni, vi porgiamo i più cordiali saluti. 

Flavio Stasi, Movimento Terra e Popolo – Rossano (CS) 
Giuseppe Didonna, Associazione Le Lampare – Cariati (CS) 
Filippo Sestito, ARCI – Crotone Giuseppe Trocino, 
Movimento Terra, Aria, Acqua e Libertà – Crotone 
Emanuele Ritacco, Comitato in difesa del Territorio – Corigliano Calabro (CS) 
Guerino Nisticò, Comitato di Lotta a Difesa della Fascia Ionica – Badolato (CZ) 
Angela Falcone, Associazione Italia Prima 
Francesca Gallello, Associazione Radici – Cirò Marina (KR) 
Samuele Di Leone, Collettivo P2 Occupata – Università della Calabria 
Roberto Galati – Associazione Ferrovie in Calabria – Catanzaro/Soverato/Torre Melissa/Bagnara 
Leonardo Torchia, Ateneo Controverso – Università della Calabria
 
Il primo blog dedicato al trasporto ferroviario in Calabria...by Roberto Galati...email - msn: exp826@hotmail.it