Come anticipato a fine febbraio, quest'anno anche Ferrovie in Calabria si è unita al coro di associazioni e gruppi che annualmente promuovono e ricordano le strade ferrate dismesse delle proprie regioni e territori, nella famosa "Giornata delle Ferrovie Dimenticate", quest'anno fissata per il 3 marzo. Il primo evento associativo, che proprio perchè "pioniere" non è stato esente da qualche piccolo problema organizzativo, si è però dimostrato di grandissimo successo, nonostante la partecipazione del pubblico non sia stata di certo massiva (ed in questo, purtroppo, il forte maltempo del giorno precedente ha contribuito a far desistere molti potenziali partecipanti): il primo evento per Ferrovie in Calabria, ma anche il primo per la ex-linea ferroviaria scelta, e cioè la Soverato - Chiaravalle delle ex-Ferrovie Calabro Lucane, inaugurata il 15 dicembre del 1923 e dismessa il 30 agosto del 1969 e totalmente...dimenticata (è proprio il caso di dirlo!), per oltre 40 anni.
Come anticipato, il totale dei partecipanti ha raggiunto un picco massimo di circa venti persone, in quanto non tutti hanno potuto aderire all'intera giornata ed a tutti i sopralluoghi lungo la tratta: la voce però si è diffusa molto rapidamente, al punto da aver già ricevuto richieste di replica dell'evento, da parte di pro-loco, giornalisti ed anche tanti singoli cittadini! E' stato anche girato un reportage video con interviste, che verrà in seguito proiettato in un prossimo evento in tema, al momento in corso di organizzazione...
Come annunciato tramite post, articoli on-line, cartacei e locandine, l'escursione ha avuto inizio attorno alle 9.30, alla stazione delle Ferrovie della Calabria di Soverato, oggi diventata autostazione, ma fino al 30 agosto 1969 origine della nostra linea ferroviaria: qui sono state rapidamente visitati gli impianti ancora presenti, come il piccolo scalo merci e la rimessa a due vie, oltre ad una vista del serbatoio dell'acqua, purtroppo al momento difficilmente raggiungibile. Dopo di ciò, si è partiti alla volta di Laganosa, prima fermata subito dopo Soverato: in condizioni purtroppo poco rosee, si fa comunque ancora riconoscere grazie all'indicazione di stazione, con le classiche lettere blu in ceramica. Presenti ancora resti degli impianti telegrafici e di illuminazione.
Sopralluogo fermata di Laganosa. |
Lasciata Laganosa, di nuovo in auto, si raggiunge così la successiva stazione di Satriano - Davoli, attorno alle 10.20: unico impianto perfettamente ristrutturato (con qualche piccola licenza "moderna" che comunque mantiene l'identità prettamente ferroviaria del fabbricato), all'interno del quale abita, con la famiglia, una ex-dipendente delle Ferrovie Calabro - Lucane, guardia-barriera del vicino passaggio a livello fino alla dismissione della ferrovia, ed in seguito impiegata d'ufficio alla stazione di Soverato, nel frattempo diventata sede del servizio di autobus sostitutivi. Il gruppo ha ricevuto da parte della signora Giuseppina Mercurio (che ha concesso un'interessantissima intervista) e famiglia, un'ospitalità d'altri tempi: sulle pareti del fabbricato viaggiatori sono state conservate le indicazioni di stazione e di altezza sul livello del mare (115,90 metri). A divisione tra l'ex piazzale di stazione (il secondo più esteso e con maggior numero di binari dopo le stazioni capolinea grazie al consistente traffico merci di sabbia quarzifera) e la vicina strada provinciale, sono ancora presenti tratti di staccionata in cemento, tipicamente ferroviaria.
Stazione di Satriano - Davoli, lato binari. |
Dopo la visita all'impianto, ci si avvia verso l'evento clou della giornata: l'attraversamento a piedi della galleria (lunghezza di 603,97 metri, quasi totalmente in curva e quindi molto buia) subito successiva alla stazione, ancora oggi utilizzata per il transito di mezzi agricoli e qualche automobile, per raggiungere agevolmente alcuni terreni agricoli al di là del tunnel. Foto ricordo, torce alla mano...e pronti ad infangarsi!
Si avanza in galleria... |
...finchè un'auto non provoca un piccolo brivido agli "esploratori ferroviari"! |
Da programma era previsto l'attraversamento anche della seconda galleria, subito successiva a quella di Satriano e dopo il ponticello sul torrente Gagliato, ma a causa del prolungarsi della visita in stazione ed in galleria, si è preferito concludere la breve esplorazione all'imbocco della stessa, lunga soli 131,58 metri, completamente in rettilineo.
Ponticello sul torrente Gagliato, e seconda galleria che si intravede sullo sfondo. |
Dopo le fotografie di rito, si rientra rapidamente in galleria, per ritornare alle auto ed incamminarsi verso San Vito sullo Jonio...alla volta della meritata pausa pranzo!
Concludiamo così la prima parte della nostra Giornata delle Ferrovie Dimenticate: nei prossimi giorni pubblicheremo la seconda tappa, da San Vito sullo Jonio a Chiaravalle Centrale, dove è stato presente anche il Sindaco dell'importante centro dell'entroterra soveratese, capolinea della linea ferroviaria: interessanti progetti lentamente iniziano a prendere forma.
Prima di concludere il post, segnaliamo l'evento organizzato da Italia Nostra alla stazione di Crotone, dove è stato ripulito ed abbellito con nuove piante ed alberelli, l'ormai noto "Giardino del Diritto alla Mobilità", inaugurato lo scorso 13 luglio 2012: la sezione pitagorica dell'assocazione nazionale, rappresentata da Teresa Liguori, si conferma ancora una volta attivissima nella difesa della stazione crotonese, e soprattutto del trasporto ferroviario stesso sulla nostra linea Jonica, attualmente pesantemente sottoutilizzata con servizi regionali ridotti ai minimi termini e quelli a lunga percorrenza totalmente annullati. Una particolare Giornata delle Ferrovie Dimenticate, quindi, su una tratta in servizio e non dismessa, per evitare con tutte le forze che "dimenticata" lo diventi davvero...
Nel prossimo appuntamento pubblicheremo anche le immagini della ciaspolata sulla neve, organizzata da Legambiente sulla linea Pedace - San Giovanni in Fiore delle Ferrovie della Calabria, nei pressi di San Nicola Silvana Mansio.
Foto ricordo della giornata, di fianco all'interessante draisina a pedali, monumentata all'interno del "Giardino del Diritto alla Mobilità". |
Operazioni di trapianto di alcuni alberelli. |
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