E' stata finalmente inaugurata e "battezzata", lo scorso 26 luglio alle ore 12:00, la nuovissima nave traghetto "Messina": ammiraglia di Rete Ferroviaria Italiana, presterà servizio sullo Stretto di Messina, traghettando per i prossimi decenni vetture viaggiatori e carri merci da e per il continente, prendendo a breve termine il posto della storica Iginia, in servizio ormai da ben 44 anni.
Alla cerimonia, tenutasi al molo Colapesce del porto di Messina, hanno preso parte le maggiori autorità pubbliche siciliane e calabresi: madrina dell'evento Giusi Buscemi, Miss Italia 2012.
Per quanto riguarda le rappresentanze di RFI e del Gruppo Ferrovie dello Stato, hanno presieduto l'inaugurazione l’Amministratore Delegato di RFI, Michele Mario Elia, il Presidente di RFI, Dario Lo Bosco, e il Responsabile della Navigazione di RFI, Carmelo Rogolino, i quali hanno accolto gli oltre 300 ospiti presenti: non è mancata una visita approfondita agli eleganti ed accoglienti interni della nuova motonave, dotati di 500 posti a sedere ed un punto ristoro (come da tradizione) nel salone principale. Il Presidente di RFI, Dario Lo Bosco, nel suo intervento ha così affermato: “siamo orgogliosi del fatto che nel 1924 vi era già una nave che si chiamasse Messina e abbiamo voluto ridare questo nome alla nostra nave per testimoniare con orgoglio il nostro impegno per il Mezzogiorno d’Italia”, ricordando, così, il ruolo dell’Associazione Ferrovie Siciliane e del Comitato pro nave traghetto Messina che, molti mesi prima ha chiesto, e ottenuto, che la nuova nave di RFI portasse il nome della città dello Stretto.
Ed è proprio l'Associazione Ferrovie Siciliane, in particolare nella persona dell'amico Giovanni Russo, che vogliamo ringraziare per averci concesso l'utilizzo delle fotografie scattate durante l'evento, a causa dell'impossibilità di partecipare all'evento da parte di noi di Ferrovie in Calabria: si rinnova ancora una volta il connubio tra le due sponde dello Stretto, tra due associazioni dalle analoghe finalità e costantemente attive nei rispettivi territori.
Tornando all'inaugurazione della "nostra" nave traghetto, l'evento si è concluso con il simbolico dono al Comandante Titolare Antonio Rinaldi, della bandiera cittadina e di una targa commemorativa, da parte del Sindaco di Messina Renato Accorinti...come già avvenuto nel lontano 1924, con l'inaugurazione della prima nave "Messina", dismessa nel 1986. A tal proposito, l'Associazione Ferrovie Siciliane, ha consegnato ai presenti il libro "Messina, la nuova nave ferroviaria per lo Stretto", scritto da Giovanni Russo.
Riassumiamo brevemente le caratteristiche tecniche della "nuova Messina", che come ricordiamo è stata ordinata l'11 ottobre 2009, e costruita dai Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara:
La nave traghetto Messina dispone di un ponte a quattro binari e può caricare, alternativamente, 138 automobili, 24 rimorchi, 27 carri ferroviari o 15 carrozze, mediante la celata prodiera o la rampa di poppa. Tre propulsori azimutali poppieri, due thrusters prodieri ed un timone di prua agevolano la manovrabilità della nave, riconoscibile per la prua discendente e per la coppia di ciminiere (essendovene tradizionalmente una soltanto nelle navi traghetto delle Ferrovie dello Stato).
Tipo: Traghetto ferroviario Ro-ro monodirezionale
Proprietario: RFI SpA
Identificazione: IMO: 9631797
Impostata: 9 novembre 2011
Varata: 7 novembre 2012
Completata: 23 luglio 2012
Dislocamento: 6060 t
Stazza lorda: 2499 t tsl
Lunghezza: 147 m
Larghezza: 18,70 m
Velocità: 18,7 nodi
Capacità di carico: 138 auto o 27 carri ferroviari o 15 carrozze ferroviarie
Passeggeri: 900
Il primo servizio ordinario tra Messina e Villa San Giovanni e ritorno, è stato effettuato alle 15:00 del 29 luglio, in turno con le N/T Scilla e Iginia (in totale sono in servizio 5 navi per trasporto rotabili ferroviari: oltre alla Messina, Scilla ed Iginia, sono in attività anche la Villa e la Logudoro, quest'ultima risalente al 1989, la più recente dopo la Messina): al di là dei sicuramente validi interrogativi sulla reale necessità di costruire un tradizionale traghetto monodirezionale e non bidirezionale (che senza dubbio avrebbe contribuito a ridurre i tempi di traversata e quindi quelli di percorrenza dei treni Sicilia - Nord), non possiamo non augurare un buon lavoro e speriamo una lunga vita attiva alla nuova "Messina"...per ora unico barlume di speranza e segnale di interesse per il traghettamento ferroviario sullo Stretto.
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