Deposito Locomotive di Catanzaro Lido, 22 agosto 2013: il Silenzio risuona nella rimessa principale, all'interno della quale avviene giornalmente il ricovero e la manutenzione ordinaria delle nostre automotrici ALn668. Segue un lungo applauso.
Il tremendo bombardamento alleato che colpì Catanzaro Lido (ed in particolare la stazione ferroviaria e relativo deposito locomotive), nel lontano 22 agosto 1943, non è stato dimenticato.
Come avevamo anticipato su queste pagine, pubblicando la locandina dell'iniziativa, l'attivissimo e da poco costituito "Comitato ferroviario per il coordinamento delle celebrazioni del 70° anniversario dei bombardamenti del 1943", ha organizzato con il patrocinio del Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido, un incontro proprio all'interno del deposito, per rinnovare il ricordo del triste ed allo stesso tempo "fortunato" attacco che ha colpito le infrastrutture ferroviarie del capoluogo calabrese, durante la II Guerra Mondiale.
La vicenda del bombardamento è strettamente legata all'ormai noto culto di S.Antonio di Padova, divenuto da quel lontano 22 agosto il protettore dei ferrovieri catanzaresi e di passaggio dall'impianto jonico: qualche giorno prima del bombardamento, infatti, una statuina del Santo (al quale erano e sono devoti centinaia di catanzaresi, ancora prima dell'evento storico descritto) venne acquistata da alcuni addetti del deposito locomotive, e venne posta all'interno del magazzino attrezzi, a protezione del luogo di lavoro.
Arriva così il fatidico giorno del bombardamento: quasi incredibilmente tutti i ferrovieri presenti nell'impianto riescono a mettersi in salvo fuggendo nei vicini campi coltivati ad aranceto. Soltanto uno di loro, Tommaso Leone, pagò con la vita l'avventata decisione di nascondersi all'interno della camera di fumo di una vaporiera...purtroppo colpita in pieno da una bomba sganciata dagli aerei. Terminato l'attacco, il deposito era ormai stato ridotto ad un ammasso di macerie. Nulla era stato risparmiato...ad eccezione, incredibilmente, della statuina di S.Antonio, ritrovata integra dai ferrovieri, tra quel che rimaneva del magazzino attrezzi. Questa particolarità, unita alla (quasi) totale assenza di vittime, fece sì che il culto del Santo divenisse una costante: ogni 13 giugno infatti si svolge una particolarissima processione in treno, dal Deposito alla stazione ferroviaria, fino alle vicine Officine Nazionali Manutenzione Macchine d'Opera.
All'unica vittima dell'attacco, il povero Tommaso Leone, è stata dedicata la breve ma intensa rappresentazione teatrale in dialetto locale e con voce fuori campo di accompagnamento, messa in scena dai bravissimi interpreti Annarita Palaia, Marco Angilletti, Antonio Orlando, Fiore Caroleo, Lina Rotella e Tonino Angeletti, facenti parte della compagnia teatrale denominata, guarda caso, "A Trambìa di Catanzaro" (la Tranvia di Catanzaro): giusto per non discostarci dal tema ferroviario! In circa 15 minuti, è stata ricostruita la vicenda che ha portato al culto "ferroviario" di S.Antonio, dalla decisione di acquistare la statuetta, fino al bombardamento (con tanto di fuga fatale di "Tommasino" all'interno dell'automotore 214 4198, che ha rappresentato la vaporiera all'interno della quale si era nascosto lo sfortunato ferroviere) ed al ritrovamento della stessa statua praticamente intatta.
Una strana ed emozionante coincidenza, forse notata da poche persone, è stato il breve scroscio di pioggia che si è abbattuto sul deposito proprio durante la rappresentazione teatrale: pioggia non di bombe ma ovviamente d'acqua, decisamente insolita in pieno agosto sulle coste calabresi, esattamente dopo 70 anni, quasi come se qualcuno, dall'alto, avesse deciso di ricordare a modo proprio, esattamente in quei momenti, un avvenimento rimasto nella storia di Catanzaro...
Ma oltre alla rappresentazione teatrale, non sono mancate ricostruzioni storiche, non soltanto strettamente ferroviarie: la serata ha infatti avuto la seguente scaletta:
- Saluto di Nunzio Familiari
Rappresentante del Comitato ferroviario per il coordinamento delle celebrazioni del 70° anniversario dei bombardamenti del 1943 - Uno dei componenti più attivi del Comitato Organizzatore Festeggiamenti dei Ferrovieri di CZ Lido in onore di S. Antonio di Padova.
-Rappresentazione teatrale a cura dalla Compagnia teatrale ’A Trambìa di Catanzaro;
-Relazione dello storico Mario Saccà
...su una serie di avvenimenti inediti registratisi tra il 1941 e 1943 a Catanzaro Marina. Interessantissimo l'excursus storico sull'attività industriale presente a Catanzaro prima della II Guerra Mondiale, e soprattutto dell'importanza della ferrovia per lo sviluppo economico e sociale: letteralmente il quartiere di Lido è nato e si è sviluppato grazie alla costruzione della stazione di diramazione e dei relativi impianti di manutenzione e merci.
- Relazione dello scrittore Antonio Iannicelli - Responsabile Servizi Amministrativi Ferroviari delle Ferrovie della Calabria
...sul tema della devozione dei ferrovieri di Lido per S. Antonio da Padova. Autore del libro "Sant'Antoniu miu binignu".
-Premiazione prof. Vincenzo Belcamino
Primo ad interessarsi di Sant’Antonio e i ferrovieri è stato il Prof. Vincenzo Belcamino, storico di Santa Maria di Catanzaro, il quale, con la collaborazione di un gruppo di ferrovieri, ha realizzato un opuscoletto circolato in fotocopie negli impianti ferroviari. Poi, nel 2003, il prof. Belcamino ha arricchito i contenuti facendolo diventare un prestigioso volumetto, stampato dall’Editore Ursini, che ha avuto un buon successo. Lo si trova nelle più importanti biblioteche calabresi ed anche nella Biblioteca Centrale di Ferrovie dello Stato Italiane con sede a Roma, in Villa Patrizi.
Questo libro rappresenta un importante punto di riferimento per studiosi e per giovani giornalisti che ne traggono spunto per i loro articoli .
-Celebrazione SS. Messa - Padre Aldo Mercurio.
Dopo la SS. Messa , è stata scoperta presso l’altare del Santo della targa marmorea realizzata da Antonio Citraro a perenne ricordo dei ferrovieri caduti durante la 2^ guerra mondiale.
Intermezzi musicali a cura del maestro Paolo Silvano (tromba). Per tutta la durata dell’iniziativa è stata allestita una mostra di libri a tema allestita dall’Associazione culturale Amore & Vita.
Concludiamo il post con un plauso agli autori dell'iniziativa: uno degli obiettivi fondamentali di Ferrovie in Calabria, è quello di portare la conoscenza della ferrovia anche fuori dagli ambienti e dai gruppi di persone (ferrovieri ed appassionati) strettamente legati ad essa. Questi eventi, infatti, contribuiscono alla diffusione della cultura del trasporto su rotaia tra la popolazione. Come ribadiamo da tempo, senza conoscenza e soprattutto considerando il mondo "del treno" distante e slegato dalla vita di tutti i giorni, non ci potrà mai essere una rinascita della ferrovia nella nostra Regione. Ma forse, finalmente, siamo sulla buona strada...e speriamo di non risultare troppo presuntuosi, se sottolineiamo che un piccolo input è stato dato proprio da noi di Ferrovie in Calabria in questi ultimi anni!
Il nutrito gruppo di partecipanti all'iniziativa. |
Durante la rappresentazione teatrale della compagnia "A Trambìa di Catanzaro" |
Il saluto delle autorità ecclesiastiche. |
Presentazione e saluto dei bravissimi attori. |
La ormai mitica statuina di S.Antonio, portata in processione dalla rimessa alla vicina cappella all'interno del deposito, per la benedizione. |
L'ALn668 1052, che assieme all'automotore 214 4198, ha fatto da "quinta" alla rappresentazione teatrale. |
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