Dopo il "riavvicinamento" ai giorni nostri dell'appuntamento con la Foto dal passato di luglio, torniamo ad inoltrarci nelle nebbie di epoche passate, che ormai inesorabilmente si avvicinano ai 20 anni trascorsi.
In particolare, in questa fotografia di immenso valore storico inviataci dall'amico Carlo Costa, ci troviamo nell'estate del lontano 1995, nei pressi di Francavilla Angitola: sul famoso viadotto percorso dalla Direttissima Rosarno - Eccellente via Mileto, sta transitando velocemente l'ETRY500 "Romolo", prototipo della famiglia degli ETR500 monotensione (con locomotive E404 serie 100, oggi trasformate in E414 ed utilizzate per i convogli Frecciabianca con vetture Z e GC ristrutturate), e dei più recenti e famosi ETR500 politensione (E404 serie 500 e 600): gli attuali Frecciarossa.
Ma per ricostruire la storia della breve apparizione calabra del progenitore di uno dei treni più conosciuti d'Italia, non possiamo esimerci dal riassumere brevemente la loro storia.
Il progetto di costruzione di un treno ad alta velocità tradizionale, senza cassa oscillante come nei "Pendolino", nasce negli ambienti delle Ferrovie dello Stato nella prima metà degli anni '80: il nuovo "super-treno", che avrebbe un giorno percorso delle linee ferroviarie dedicate (in verità quasi 30 anni dopo!), doveva essere composto da due locomotive monocabina ad alte prestazioni poste alle estremità, ed un numero variabile di vetture intermedie. Nel 1988 nasce così l'ETRX500, "il prototipo del prototipo", trainato da una sola locomotiva (E404 000) e con due sole vetture: la reversibilità del treno ed il supporto alla nuova macchina, era garantito solitamente da una E444 o da una "nuova" E444R. L'ETRX500 viene seguito immediatamente da altri due prototipi, questa volta completi...o quasi. Erano infatti presenti entrambe le locomotive previste (E404 001 - 004), ma le vetture intermedie erano soltanto 9, in luogo delle 11-12 dei treni di serie. Si trattava degli ETRY500 "Romolo", che dopo pochi anni iniziarono ad effettuare corse prova in servizio ordinario su due linee italiane: la Direttissima Roma - Firenze, e la Roma - Napoli - Salerno - Reggio Calabria. La Tirrenica Sud venne scelta appositamente per testare il comportamento del nuovo treno su una ferrovia dal profilo relativamente accidentato, con curve di raggio stretto e soprattutto molte livellette.
Da 1993 al 1995, perciò, l'InterCity 514-515 "Bernardino Telesio" Roma Termini - Reggio Calabria Centrale e vv, già effettuato dagli ETR450, in via sperimentale passa ai futuristici ETRY500: questa la traccia oraria della coppia di treni di prima e seconda classe con servizio ristorante, tratta dall'orario invernale 1993-1994:
InterCity 514 Reggio Calabria Centrale - Roma Termini:
Reggio Calabria Centrale: 08.30
R.C. Lido: 08.34
Villa San Giovanni: 08.44
Gioia Tauro: 09.04
Vibo - Pizzo: 09.22
Lamezia Terme Centrale: 09.37
Paola: 10.06
Sapri: 10.51
Salerno: 12.00
Napoli PG: 12.37
Roma Termini: 14.30
InterCity 515 Roma Termini - Reggio Calabria Centrale:
Roma Termini: 17.15
Napoli Mergellina: 18.57
Salerno: 19.52
Paola: 21.40
Lamezia Terme Centrale: 22.08
Vibo - Pizzo: 22.21
Gioia Tauro: 22.40
Villa San Giovanni: 23.07
R.C. Lido: 23.17
Reggio Calabria Centrale: 23.20
L'IC 514 "Bernardino Telesio" in transito sul Viadotto Angitola. |
Per ammirare in video il transito in Calabria degli ETRY500, consigliamo la visione di due spettacolari video girati nel 1993 e nel 1995 alla stazione di Palmi e nella fermata di Taureana:
Concludiamo il post con uno scatto non meno interessante, sempre di Carlo Costa...sempre sul Viadotto Angitola! Una composizione ai limiti dell'incredibile, che ormai appartiene solamente ai ricordi: si tratta di un lunghissimo e variegato treno merci, trainato da una E636 o E645, composto da carri chiusi di varie tipologie. Dal vecchissimo carro F in decima posizione, agli all'epoca nuovissimi carri H a grande capacità e pareti scorrevoli, passando per i tradizionali Gbs/Gbhs e due pianali a carrelli. Ovviamente non possiamo non notare, in invio, una vettura GC a salone, ed una UIC-X a cuccette di seconda classe...situazioni che oggi sembrano quasi magiche, soltanto venti anni fa erano la norma...
Il lunghissimo treno merci trainato da una E636/645, in transito sul Viadotto Angitola. |
1 commento:
Tra Lamezia e Roma si viaggiava già all'epoca in meno di 5 ore :O (Ma il pari fermava a Sapri e il dispari no?)
In ogni caso ci sono Eurostar che impiegano di più oggi! Certo nel 95 impiegare 4ore e 50 per fare Roma - Lamezia doveva essere davvero una cosa futuristica :O
La traccia del dispari, poi, è molto simile a quella del Frecciargento!
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