Con un poco di ritardo rispetto al previsto, ecco la seconda parte del post riguardo la riprogrammazione dei servizi di Trasporto Pubblico Locale in Calabria ad opera della Regione Calabria.
Come anticipato nella prima parte del post, molti degli argomenti trattati nei documenti della riprogrammazione dei servizi (cronoprogramma, relazione istruttoria e documento di sintesi) approvati con la delibera regionale 380 del 25.10.2013 risultavano essere in alcuni casi poco chiari e approfonditi, nonostante l'importanza spesso rilevante di alcuni di essi.
Per questa ragione noi di Ferrovie in Calabria abbiamo pensato di dover segnalare questa mancanza direttamente agli autori e firmatari di questi documenti e delibere, inviando una mail per richiedere alcuni chiarimenti riguardo diversi argomenti al Settore Trasporti della Regione Calabria, allegando un documento in formato pdf (per la creazione del quale ringraziamo il nostro Vittorio Lascala) con tutti i nostri dubbi relativi a quanto esposto principalmente nel cronoprogramma.
Qui il documento:
Come si può vedere, abbiamo suddiviso il documento in sei diversi punti, in base alla macroarea di interesse, a loro volta suddivisi in base al dubbio evidenziato.
Per fortuna, dopo aver inviato il documento alla Regione, abbiamo avuto la fortuna e l'onore di essere ricontattati al fine di tenere una 'mini-riunione' tra Ferrovie in Calabria e Regione Calabria, in modo da poter dare risposta alla maggior parte dei nostri quesiti.
L'incontro si è tenuto la mattina del 13 novembre, alla presenza del Dirigente del Settore Trasporti e di alcuni tra gli Ingegneri e addetti alla redazione del Piano Regionale dei Trasporti, con la nostra Associazione rappresentata da Francesco Lazzaro: la riunione è iniziata nel giro di pochi minuti, senza perdere tempo prezioso, e sin dall'inizio da parte della Regione è stato manifestato l'interesse e l'apprezzamento nei confronti del documento inviato, anche perché grazie ad esso è stato possibile verificare che molti dei punti critici da noi evidenziati risultavano esserlo anche per i tecnici regionali. Ma veniamo al sodo:
1. Direttrice Tirrenica e area metropolitana di Reggio Calabria
1.1. E’ compresa la compensazione dell’attuale buco d’orario tra le 7.00 e le 12.00?
La maggior parte dei vincoli e limitazioni all'attuale offerta commerciale regionale è, come è noto, di natura finanziaria: pertanto, in base a quelle che sono le attuali condizioni, non sarà possibile colmare il 'gap' di 5 ore, sia in senso pari che in senso dispari, legato all'assenza di collegamenti ferroviari di tipo regionale. E' allo studio, tuttavia, la possibilità di introdurre almeno una corsa intermedia che percorra la costa tirrenica tra Paola e Reggio Calabria (sia in senso pari che dispari), effettuata però con servizi automobilistici, in quanto meno onerosi, che data la fascia oraria - decisamente non di punta, intorno alle 10.00 - andrebbe a servire una tipologia di utenza difficilmente pendolare e quindi, in quanto occasionale, meno gravata dal dover viaggiare in autobus. Ovviamente si andrebbero a perdere alcune fermate rispetto a quelle attualmente servite dalla ferrovia, in quanto difficilmente raggiungibili senza grossi sacrifici a livello di tempi di percorrenza attraverso la rete stradale. Abbiamo chiesto allora se fosse possibile creare una convenzione tra Regione Calabria e Trenitalia per poter consentire ai viaggiatori di effettuare percorsi 'interni' a bordo dei treni a lunga percorrenza mattutini a prezzo ridotto (regionale, oppure gratuito per abbonati o qualcosa del genere), ma ci è stato risposto che a una soluzione del genere si era pensato inizialmente, ma senza successo per le troppe difficoltà organizzative (e, probabilmente, anche economiche, in quanto non è da escludersi che mantenere un servizio automobilistico intera tratta sia meno oneroso di una convenzione del genere…!).
1.2. Sono state considerate le interferenze con il traffico a lunga percorrenza?
No, nessuna interferenza è stata presa in considerazione, in quanto ancora non è stato redatto un preciso orario regionale, ma sono state solo indicate le principali linee guida, anche in considerazione del fatto che a meno di un mese da ogni cambio orario la divisione 'Passeggeri' di Trenitalia (Lunga Percorrenza) spesso non abbia comunicato ancora le tracce dei propri collegamenti.
1.3. Il servizio locale tra Paola e Lamezia T. è inteso come servizio vicinale con fermate in tutte le stazioni intermedie? Se sì, si avrebbe un aumento dei collegamenti di questo tipo?
In tutta probabilità, almeno nella fase iniziale, le differenze rispetto all'offerta attuale saranno minime.
1.4. I servizi diretti Reggio-Cosenza via S.Lucido a quante coppie ammonteranno?
Secondo le intenzioni della Regione (almeno fino allo scorso novembre) si dovrebbe puntare ad un cadenzamento orario simile a quello attuale, ma con Paola come punto di riferimento. Pertanto quasi tutti i collegamenti saranno attestati a Paola, con rafforzamento intermedio - probabilmente una coppia o due al giorno - su Cosenza nelle ore di punta su 5 giorni a settimana (lun - ven). Noi di Ferrovie in Calabria abbiamo risposto dicendo che in tutta probabilità sia una decisione da rivedere e approfondire, prevedendo l'effettuazione delle coppie dirette su Cosenza almeno per 6 giorni a settimana (lun - ven + dom), in quanto la domenica è un giorno di sovraffollamento sui treni diretti a Cosenza, consequenzialmente al rientro degli studenti verso l'Università della Calabria. Per quanto riguarda invece la scelta di ridurre, o mantenere comunque basso, il numero dei collegamenti diretti dalla Tirrenica sud a Cosenza, la motivazione risulterebbe legata a questioni pratiche di affidabilità del servizio: con il nuovo programma di esercizio, infatti, è previsto che la linea tirrenica venga 'prolungata' virtualmente, limitatamente al servizio regionale ovviamente, fino a Melito Porto Salvo, avendo così collegamenti diretti con frequenza oraria tra Melito e Paola, al fine di avere su questa tratta un servizio migliore per comodità e materiale rotabile utilizzato, nonché di ottimizzare al meglio i turni del materiale rotabile a trazione elettrica. Tale prolungamento porterebbe la percorrenza totale a circa 2 ore e 30 minuti, suddivisi in scaglioni da 30' e 60' circa: Melito - Reggio 30', Reggio - Rosarno 60', Rosarno - Lamezia 30', Lamezia - Paola 30', che se ben organizzati consentirebbero di rendere più facilmente gestibili i servizi in coincidenza ai nodi di Paola, Lamezia, Rosarno e, secondo voci di corridoio non 'regionali', anche Melito, per poter proseguire verso la Jonica!. In questo modo, ovviamente, ciascuna corsa, in quanto più lunga, è soggetta maggiormente al rischio di ritardi, con possibili ricadute negative sulla stabilità e affidabilità del servizio in caso di ulteriore prolungamento su Cosenza, su una linea che a quanto pare potrebbe diventare a 'binario unico' tra Castiglione Cosentino e Paola, vista la possibile proibizione da parte di RFI ad effettuare incroci (già attualmente sconsigliati) nella Galleria Santomarco, con conseguente non indifferente abbassamento della capacità della linea compresa tra Paola e Cosenza.
La E464 218 in testa ad una composizione di vetture UIC-X IR ed MDVC, in manovra a Cosenza Vaglio Lise. |
2. Direttrice Jonica e trasversali Lamezia – CZ Lido e Paola – Cosenza – Sibari
2.1. Non è chiara l’impostazione dei servizi veloci lungo la dorsale Jonica.
2.2. La percorrenza di 2 ore dei servizi veloci tra Reggio C. e Catanzaro Lido via Jonica è oggettivamente impossibile da realizzare, salvo l’utilizzo di veicoli atti ai 150 km/h con forte riduzione di fermate.
2.3. Si manterrebbe l’attuale cadenzamento ogni 120’ tra Reggio C. e Catanzaro Lido?
Diamo, per comodità, una risposta unica a tutte e tre le domande. I servizi sulla Jonica resteranno impostati quasi come oggi, con alcune piccole modifiche: si istituiranno presumibilmente tre coppie di regionali veloci tra Reggio Calabria e Sibari (o tutte e tre le coppie dirette Reggio - Sibari e viceversa, oppure due coppie dirette Reggio - Sibari e viceversa e una coppia Reggio - Cz Lido e vv e Cz Lido - Sibari e vv), che garantiscano tempi di percorrenza prossimi alle 2 ore (orientativamente 2h15'/2h20') tra Reggio e Catanzaro Lido e tra Catanzaro Lido e Sibari, garantendo un servizio diretto, comodo e veloce per gli spostamenti su lunghe distanze. Per quanto riguarda invece la Lamezia T.C. - Catanzaro Lido, è previsto che vengano istituiti servizi diretti Crotone - Lamezia T. C. e viceversa, in modo da riavere collegamenti diretti da Lamezia verso la Jonica oltre Catanzaro Lido, scegliendo Crotone/Sibari per ragioni di comodità pratica, in quanto non comporterebbero l'inversione di marcia necessaria per poter raggiungere da Lamezia la Jonica Sud (con conseguente non indifferente aggravio dei costi che, come ricordiamo, per Trenitalia dipendono dal tempo di percorrenza del collegamento e non dal chilometraggio).
2.4. Per le corse afferenti al nodo di Lamezia Terme sono state considerate anche le coincidenze con i treni a lunga percorrenza?
Come per la tirrenica, anche in questo caso è stata preparata solo l'impostazione di base dei servizi, e non l'orario vero e proprio, anche in questo caso in considerazione del fatto che non è facile poter prevedere a ottobre 2013 (mese di approvazione della delibera) gli orari per giugno 2014 (mese di probabile entrata in vigore delle prime modifiche al servizio), visto che non si avevano ancora a novembre le tracce della lunga percorrenza di dicembre (peraltro rivoluzionate rispetto a quelle in vigore fino all'orario estivo 2013)!
2.5. La coppia diretta Paola – Sibari su quali orari è impostata? A Sibari trova ulteriori coincidenze?
Anche in questo caso non è stato impostato un orario preciso: nelle intenzioni della Regione, però, ci sarebbe la possibilità di istituire la coppia 'veloce' diretta Sibari - Paola, by-passando Cosenza, in coincidenza con i servizi veloci a lunga percorrenza da e per Roma, ossia con la coppia di Frecciargento. Una nota positiva a questa eventualità sarebbe rappresentata dal fatto che in questo modo, in coincidenza con la Frecciargento dispari, in arrivo a Paola da Roma intorno alle 21.00, si avrebbe un collegamento serale per Sibari dal Tirreno, posticipando di molto l'orario dell'ultimo collegamento Paola - Sibari, che attualmente è alle 16.40 nei giorni lavorativi (Reg 2429 + 8510, con cambio a Castiglione o Cosenza). Noi di Ferrovie in Calabria però abbiamo evidenziato come una tale scelta comporti delle grosse limitazioni al possibile bacino di utenza di questo nuovo collegamento: scegliere di avere coincidenza con la coppia di Frecciargento, infatti, significherebbe, per poter arrivare a Paola entro le 8.05, partire da Sibari (stazione con un bacino di utenza piuttosto basso) intorno alle 6.40, orario che non sarebbe servito da nessuna coincidenza dalla Jonica Sud, linea sulla quale gravitano bacini di utenza ben più consistenti (Rossano, Corigliano, etc..), passando poi lungo una linea la cui affluenza è minima (la Sibari - Cosenza), e by-passando l'altro grande centro di Cosenza. Stessa cosa dicasi per il viceversa, Paola - Sibari, che arriverebbe a Sibari intorno alle 22.30, senza trovare coincidenze né verso Crotone-Catanzaro Lido, né ovviamente verso Metaponto - Taranto. Si potrebbe, secondo noi, pertanto optare per una coincidenza con un servizio Intercity o Frecciabianca un po' più tardi al mattino e un po' prima al pomeriggio, in maniera tale da poterne consentire una maggiore fruibilità dai centri dello ionio crotonese e cosentino (principali potenziali bacini di utenza per un collegamento del genere), offrendo coincidenze a Sibari, se non del tutto servizi diretti tra Catanzaro Lido/Crotone a Paola. (Ricordiamo poi che una coincidenza con il Frecciargento comporterebbe l'utilizzo della galleria Santomarco tra le 7.30 e le 8.00 del mattino, in piena fascia di punta mattutina, rischiando di sacrificare collegamenti ben più importanti e frequentati per un treno potenzialmente vuoto!)
2.6. Non vi è intenzione alcuna di studiare collegamenti diretti veloci tra Cosenza e Taranto, anche tenuto conto del buon movimento di studenti universitari lungo questa direttrice, anche avviando un apposito tavolo di trattativa con le regioni Puglia e Basilicata?
Nessuna risposta pervenuta. (Anche se, lo ammettiamo, non abbiamo avuto neanche il modo di approfondire la questione vista l'abbondanza di argomenti trattati, che ci hanno tenuti impegnati in riunione per ben oltre un'ora!)
2.7. Secondo un documento di RFI sono previsti numerosi interventi lungo le linee ferroviarie della nostra Regione, i quali incideranno (negativamente) anche sulle capacità della linea Jonica e della Rosarno – Eccellente via Tropea. Saranno eliminati, ad esempio, i binari d’incrocio delle stazioni di Gioiosa Jonica e S.Leonardo di Cutro, dove gli incroci sono oggi frequenti. La programmazione del servizio lungo la Jonica ha tenuto conto di queste variazioni?
Come sopra: non sono stati ancora stabiliti gli orari esatti, pertanto non si è dovuto tenere conto di queste prossime limitazioni. Il problema sarà abbastanza spinoso per la stazione di Gioiosa però, che potrebbe essere potenzialmente utilizzata come stazione di interscambio treno-bus per i collegamenti Jonio-Tirreno. (Se hai la possibilità di incrociare a Gioiosa, riesci a servire con un unico bus due treni, in senso nord e in senso sud, senza nessun tempo di attesa aggiuntivo; se al contrario non puoi effettuare incroci, potrai servire un treno alla volta con ciascun bus, oppure dovrai attendere fino all'arrivo del treno successivo, con ovvi maggiori tempi di attesa e quindi minore attrattività del servizio).
3. Rete Ferrovie della Calabria
3.1. La sdemanializzazione delle linee Palmi – Sinopoli e Camigliatello – S. Giovanni in Fiore rappresentano anche un’intenzione di smantellamento dell’armamento ferroviario?
3.2. Troviamo poco lungimirante la sdemanializzazione anche del solo tratto Camigliatello – S. Nicola Silvana Mansio, comprensibile nella Pedace – Camigliatello S. come linea a traffico turistico.
3.3. Vi sono già idee alternative di mobilità per la linea Palmi – Gioia Tauro – Cinquefrondi?
La sdemanializzazione non è altro che un processo che fa sì che la linea ferroviaria smetta di essere riconosciuta come tale, e pertanto di competenza della Regione, in maniera tale da consentire all'Ente di non dover erogare finanziamenti destinabili al TPL a linee ferroviarie che purtroppo ormai non hanno più niente a che vedere con i servizi di trasporto pubblico locale, in quanto - anche da sospese - comportano un corrispettivo di circa 8000€/km ogni anno da parte della Regione alle Ferrovie della Calabria. Con la sdemanializzazione, perciò, si andrebbe a perdere lo stato di 'intoccabilità' della linea ferrata, che diventerebbe pertanto un normale 'appezzamento' di terreno di proprietà della Regione, ma che non ne comporta - per quanto nelle sue facoltà - il contestuale smantellamento. Vista la storica importanza della stazione di San Nicola - Silvana Mansio, legata in parte anche alla sua altitudine da record, nonché al fatto che l'esercizio turistico è stato classicamente svolto tra Camigliatello e questa stazione, compresa però nel tratto interessato dalla sdemanializzazione e non in quello da preservare come linea turistica, potrebbe essere presa in considerazione da parte della Regione la possibilità, anche in considerazione della brevità del percorso Camigliatello - San Nicola, che questo tratto di linea venga re-inserito nel segmento di linea turistica.
Per quanto riguarda le taurensi, non sono state ancora stabilite valide alternative al servizio ferroviario: probabilmente verrà ripristinato, per questioni di maggiore facilità nel ripristino della tratta, nonché di economia di gestione, il servizio sulla Gioia Tauro - Palmi con il normale servizio ferroviario, anche perché pare che non siano state riscontrate proposte particolarmente originali nel concorso indetto la scorsa estate per raccogliere idee-progetto per modalità alternative di servizio sulla tratta in questione.
4. Soppressione o riduzione del servizio nelle stazioni a scarso traffico
4.1. E’ possibile avere un prospetto dettagliato delle stazioni oggetto di questo provvedimento?
4.2. I servizi automobilistici che serviranno i centri interessati saranno pensati anche per garantire un interscambio efficace con l’offerta ferroviaria presso la stazione più vicina rispetto a quella soppressa?
4.3. Quale criterio è stato usato, nel dettaglio, per la determinazione dei provvedimenti per queste stazioni?
Risposta unica a tutto il paragrafo: anche in questo caso l'indicazione del piano di riprogrammazione è solo una linea-guida, ma non una cosa già definita e stabilita. Non sono state pertanto ancora individuate le fermate da 'tagliare' o da ridurre. Nessuna informazione poi sui servizi di interscambio, per i quali probabilmente ci vorrà ancora un po' di tempo, fino a quando non si riuscirà a rendere il servizio ferroviario un asse portante del trasporto regionale, ancora impossibile a causa delle scarse risorse finanziarie regionali, nonché dell'insufficienza e della vetustà del materiale rotabile ferroviario, attualmente decisamente più vecchio e meno confortevole rispetto ai - purtroppo - ben più nuovi autobus.
5. Acquisto di nuovo materiale rotabile
5.1. Perché non si è pensato all’acquisto diretto, anche studiando una progettazione per il reperimento di fondi FAS (come fatto dalla Regione Lombardia alcuni anni fa per i treni ALe710/711 “TSR”), di un cospicuo numero di treni di proprietà esclusivamente regionale? Tale investimento, per quanto sicuramente di dimensioni ingenti, avrebbe consentito una maggiore incisività del ruolo della Regione nello stabilire le condizioni economiche per l’esercizio ferroviario, creando la possibilità di appaltarlo a gestori diversi da Trenitalia (vedasi esempio linea Terni – L’Aquila, passata dalla gestione Trenitalia a 10€/km circa ai 6€/km di Umbria Mobilità).
5.2. Sono previsti ulteriori investimenti e/o trasferimenti da altre regioni di materiale Diesel?
In teoria, a partire dalle prossime forniture di materiale rotabile, i treni dovrebbero restare di proprietà della Regione, in quanto finalmente sarà la Regione stessa ad impegnare importanti somme finanziarie per l'acquisto dei rotabili, che saranno per il momento solo elettrici (Coradia Meridian a 4 casse), mentre per quanto riguarda il materiale diesel è previsto che continui ad arrivare materiale migliore e più recente (ALn668.3100 e ALn663) dalle altre Regioni d'Italia, anche al fine di poter effettuare 'economicamente' composizioni da tre automotrici. Per il momento non si è ancora deciso se investire o meno in nuovo materiale rotabile diesel in quanto si è in attesa degli esiti dello studio di fattibilità per l'elettrificazione della linea Jonica, per cui in caso di esito positivo, tenuto conto dei tempi relativamente brevi (sicuramente inferiori alla vita media di un treno) necessari all'eventuale elettrificazione della linea, risulterebbe inutile andare ad investire ingenti somme di denaro verso questa tipologia di materiale. (Questa è la versione di novembre 2013, anche se nel frattempo l'Assessore Regionale ai Trasporti Luigi Fedele ha più volte pubblicamente dichiarato che saranno acquistati in tempi brevi nuovi treni diesel per la Calabria, ipotesi compatibile con la recente notizia dell'ordinazione da parte di Trenitalia di nuovi treni diesel polacchi PESA, simili agli ATR220 attualmente in circolazione in diverse parti d'Italia: una notizia positiva da un lato, perché si avrebbero finalmente treni diesel nuovi sulla ionica, relegata da decenni allo stesso materiale di 30/40 anni fa; negativa dall'altra, perché a questo punto potrebbe indirettamente comportare un esito negativo dello studio di fattibilità della Jonica, del quale non si hanno ormai tra l'altro più notizie da mesi…!).
6. Tariffe
6.1. L’aumento tariffario di Gennaio 2014 andrà a colpire un’altra volta in maniera molto dura gli utenti della Catanzaro Lido – Catanzaro Città, linea a tutti gli effetti di carattere metropolitano, che vedranno il biglietto aumentato di più 150% nel giro di due anni. Perché non si è pensato all’applicazione della tariffa urbana su tale linea ferroviaria pur essendo evidente il fatto che tale aumento ha fortemente disincentivato l’utenza e che la linea si sviluppa interamente in ambito comunale?
6.2. E’ prevista, nel breve termine, l’integrazione tariffaria totale tra i vettori ferroviari e automobilistici, almeno per quanto riguarda i servizi di Ferrovie della Calabria?
L'adeguamento delle tariffe dell'intero comparto dei trasporti, ferroviari ed automobilistici, urbani ed extraurbani, si è reso necessario per poter adempiere a quanto richiesto dal Governo, che chiede indifferentemente lo stesso livello di rapporti ricavi/costi a tutte le Regioni, obbligando la Regione Calabria a dover imporre determinati prezzi per poter garantire gli attuali livelli di servizio. Per quanto riguarda il settore ferroviario delle Ferrovie della Calabria, in particolare, si è deciso di allineare le tariffe a quelle previste per i servizi di Trenitalia, che comporta un aumento maggiore del prezzo del biglietto per il 2014, ma abbatte i prezzi degli abbonamenti settimanali e mensili, rispetto a quelli previsti per gli autoservizi nel 2014 (e ancora di più nel 2015, quando per il settore automobilistico entrerà in vigore la seconda fase dell'adeguamento tariffario), facendo così in modo che il viaggiatore sia maggiormente incentivato a fidelizzarsi con il mezzo di trasporto pubblico, e che contemporaneamente preferisca il treno all'autobus nelle aree in cui vi è ancora qualche sovrapposizione tra le diverse modalità di trasporto (praticamente tutta la Jonica, ndr). Purtroppo, anche in considerazione della grossa sproporzione esistente tra ricavi e costi per quanto riguarda il servizio ferroviario delle Ferrovie della Calabria, non è possibile evitare l'aumento dei prezzi anche sulla Catanzaro Lido - Catanzaro Città, dove comunque il prezzo dell'abbonamento, a regime, sarà inferiore per il servizio ferroviario FC rispetto a tutti gli altri mezzi di trasporto 'concorrenti' (servizio urbano Amc, servizi extraurbani), a meno che non ci siano aziende - come fatto finora dall'Amc appunto - che decidano di non adeguarsi alle delibere regionali, applicando prezzi diversi e/o agevolazioni tariffarie, rischiando però di avere a fine anno rapporti ricavi/costi bassi che potrebbero incidere sui corrispettivi destinati a loro negli anni successivi. L'unico modo per poter attenuare l'aumento del prezzo del biglietto per i viaggiatori tra Catanzaro Lido e Catanzaro Città (che rientra, ricordiamo, per solo 1km nella tariffa 10-20km, nonostante sia interamente in ambito urbano) è quello di prevedere un biglietto con tariffa urbana a tempo, ma integrato con l'Amc, integrazione però finora non verificatasi in seguito al mancato accordo tra Amc e Ferrovie della Calabria. Altra forma di integrazione tariffaria, probabilmente di più facile organizzazione, potrebbe essere tranquillamente prevista tra i mezzi ferroviari ed automobilistici di collegamento delle Ferrovie della Calabria (almeno nelle località servite da autobus di collegamento scalo - paese, come Gimigliano, Cicala, San Pietro Apostolo e Serrastretta, come in parte avviene sulla tratta Cosenza - Rogliano, nelle stazioni di Rogliano e Piane Crati), purché l'azienda invii una proposta a riguardo, da valutare da parte della Regione.
Probabilmente la maggior parte dei lettori si starà chiedendo "ma quindi, cosa vi è stato risposto di chiaro e certo, oltre a qualche linea guida, tra l'altro non sempre condivisibile?": indubbiamente il percorso verso la totale ricostruzione del sistema di trasporto pubblico su rotaia e su gomma in Calabria, è ancora lungo ed in salita...al punto che, probabilmente, in alcuni momenti ci vorrà la nostra ben conosciuta cremagliera (...) per superare le autentiche montagne che ci separano da una nuova organizzazione trasportistica, degna di una regione europea. Non ultima, notizia di ieri, la non approvazione da parte del governo, sull'utilizzo di 20 milioni di € fondi FAS per il salvataggio del comparto del tpl su gomma calabrese. Speriamo che anche questo ostacolo possa essere, in qualche modo, superato.
In ogni caso, possiamo dire che un punto fermo di avvio ed un rinnovato interesse nel settore, sembra finalmente esserci nella nostra regione: non mancherà certamente l'appoggio e la collaborazione dell'Associazione Ferrovie in Calabria...neppure nei tratti in cremagliera!
Nessun commento:
Posta un commento