I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

30 giu 2014

Fervidis Rotis...ad Calabriam!


Questa volta è stato il turno della Calabria: il 63° raduno nazionale del Genio Ferrovieri, organizzato e promosso dall'Associazione Nazionale Ferrovieri del Genio, in questo 2014 si è tenuto nella nostra regione, grazie all'impegno dell'attivissimo Michele Spagnolo, capogruppo di Catanzaro/Lamezia Terme e vice-presidente del Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido, assieme a Domenico Posca e Pietro Graceffa, rappresentanti regionali dell'Associazione. Circa un centinaio di ex-genieri e relative famiglie, provenienti da tutta Italia, ha avuto modo di visitare dal 25 al 28 giugno, i luoghi calabresi più interessanti paesaggisticamente e culturalmente, facendo "campo base" a Catanzaro. E proprio nel capoluogo di regione, all'interno del Parco della Biodiversità, si è tenuta ieri la cerimonia ufficiale che ha concluso il raduno, durante la quale è stata deposta una corona per commemorare i caduti, vicino al monumento dedicato alle vittime di Nassirya: precedentemente alla cerimonia, è stata celebrata la Santa Messa da parte di Padre Fortunato (cappellano del Genio) in una sala del curatissimo MUSMI, il Museo Militare presente nel Parco della Biodiversità, in seguito visitato dalla comitiva. Ma anche il pranzo, tenutosi nel Grand Hotel Paradiso a Catanzaro Lido, è stato una piccola celebrazione, poichè sono stati premiati i genieri benemeriti, ed in particolare quelli della circolare 144/64, che quest'anno compie 50 anni.

C'entra ben poco con le ferrovie...ma sicuramente un plastico estremamente curato nei dettagli come questo, esposto al MUSMI, merita di diritto una pubblicazione: si tratta della riproduzione della storica (e dai risvolti ben noti...) battaglia napoleonica di Waterloo.
Durante la celebrazione ai caduti nel Parco della Biodiversità.
Ovviamente noi di Ferrovie in Calabria non potevamo mancare alle celebrazioni, onorati di aver ospitato nella nostra Calabria, tra l'altro in un periodo di "crisi ferroviaria", coloro che per decenni la ferrovia l'hanno fatta rivivere e continuano a farla rivivere con grande spirito di sacrificio: dai peggiori teatri di guerra esteri (ricordiamo gli interventi più recenti, alle porte del 2000, in Kosovo e Bosnia, con la ricostruzione di varie linee ferroviarie distrutte a seguito di bombardamenti ed attentati), o anche in Italia stessa...quando a dichiarare guerra è stato il meteo: chi non conosce i famosi ponti metallici scomponibili, costruiti in tempo da record dai genieri, per ripristinare ponti e rilevati ferroviari distrutti dalle alluvioni?
Crediamo che la visita del Genio Ferrovieri in Calabria sia stata di buon auspicio: oggi, nella nostra Regione, che tra l'altro è stata una delle maggiori "esportatrici" di genieri, non dobbiamo ricostruire le infrastrutture ferroviarie, e speriamo di non dover farlo mai. Dobbiamo invece ricostruire un intero servizio pubblico su rotaia, e dobbiamo ricostruire la cultura del "treno", che a causa di cattive amministrazioni politiche e non di meno di lobby del trasporto su gomma, abbiamo perduto nel giro di un decennio. 

Il motto del Reggimento del Genio Ferrovieri, che noi abbiamo simpaticamente adattato alla nostra Calabria nel titolo di questo articolo, recita "Fervidis Rotis ad Metam": "con ardore verso la meta", ma allo stesso tempo "con ruote metalliche ed infuocate verso la meta": l'Associazione Ferrovie in Calabria lo sposa in toto, ed aver avuto con noi, nella nostra terra, una bellissima rappresentanza di un reggimento militare unico al mondo, ci dà ancora più forza per continuare nella battaglia per il rilancio del trasporto ferroviario calabrese.

27 giu 2014

Foto dal Passato (n°48 - Giugno 2014)

Il primo appuntamento estivo con la Foto dal Passato, sarà decisamente "bollente"! 
I due scatti che proporremo in questo giugno 2014, gentilmente inviatici dall'amico Giovanni Malara, sono assolutamente inediti: faremo un salto indietro nel tempo di circa 14 anni, tornando alla ormai lontana estate del 2000. Luogo: Officine Grandi Riparazioni di Saline Joniche. 
Per approfondire la storia dell'impianto, rimandiamo alla lettura di questo post

Riassumendo brevemente la storia dell'unica Officina Grandi Riparazioni delle Ferrovie dello Stato esistita in Calabria, ricordiamo che i lavori di costruzione di questo impianto vennero avviati nel 1976. Una relazione dell'allora Servizio Materiale e Trazione dell'Azienda Autonoma delle Ferrovie dello Stato, recitava questo: 


"La scelta della località dell'insediamento della nuova Officina per le riparazioni cicliche delle locomotive elettriche, è stata fatta non su criteri di esclusiva convenienza Aziendale, riferita ai tradizionali fatto di natura tecnico-economica, bensì in ordine alle scelte delle Autorità politiche, centrali e periferiche, nell'ambito del potenziamento industriale del Sud. La località indicata è quella di "Saline di Reggio", a circa 30 Km da Reggio Calabria, sulla linea Ionica ed è in zona classificata sismica di 1° categoria. L'area interessata è compresa tra i torrenti Molaro I e Molaro II ed è sita nel comune di Montebello Jonico (...). Il centro abitato di Saline è molto piccolo e non dispone ora delle strutture sociali ed assistenziali sufficienti per garantire l'assorbimento di una nuova popolazione corrispondente a circa 1000 famiglie che graviteranno intorno all'Officina, quando sarà avviata. Sarà cura delle Autorità Comunali e Regionali assumere iniziative sociali atte a rendere possibile l'inserimento dell'importante complesso che l'azienda ferroviaria si accinge a costruire nella zona."

Più o meno conosciamo tutti la storia: le Officine Grandi Riparazioni di Saline Joniche non diedero mai lavoro ad addirittura 1000 addetti tra operai e dirigenti, ma il numero totale oscillò tra le 400 e le 300 unità lavorative dal 1986 (data del completamento dei lavori di costruzione ed apertura delle officine) all'inizio del 2002, quando quello che fu l'impianto di manutenzione più moderno d'Italia, andò prematuramente in pensione. Non siamo qui a chiederci, ancora oggi, cosa andò storto. La nostra opinione, in verità, si discosta un po' da quella di chi, semplicemente, sostiene che le OGR di Saline Joniche furono una delle tante iniziative assistenzialiste per il Sud, destinate al fallimento come la Liquichimica, sita sempre a Saline Joniche, o il mai nato polo siderurgico di Lamezia Terme. Forse le officine di Saline Joniche sono state un po' "sfortunate", e le colpe, forse, provengono principalmente dagli amministratori locali e regionali della nostra Calabria. Nella relazione delle Ferrovie dello Stato, si diceva che "Sarà cura delle Autorità Comunali e Regionali assumere iniziative sociali atte a rendere possibile l'inserimento dell'importante complesso che l'azienda ferroviaria si accinge a costruire nella zona". Tutto ciò, chiaramente, non è mai avvenuto: ad oggi la frazione di Saline Joniche si presenta probabilmente più desolata del periodo antecedente alla costruzione delle officine, chiuse un po' frettolosamente, addirittura poco prima dell'avvio dei lavori di elettrificazione della tratta Reggio Calabria - Melito di Porto Salvo, che avrebbe portato la catenaria fin dentro l'impianto di manutenzione! Come ricordiamo, infatti, le nostre OGR nacquero per le grandi revisioni delle locomotive elettriche (esclusivamente delle serie E424, E636, E645 ed E646)...nonostante l'assenza di elettrificazione fino a Saline, in seguito giunta nel 2005, poco più di tre anni dopo la chiusura dello stabilimento! Nei circa 15 anni di "servizio" delle OGR, infatti, i locomotori elettrici giungevano a Saline in coda ai treni a trazione diesel che da Reggio Calabria partivano (e partono ancora oggi) verso la linea Jonica: qui venivano sganciati, e presi in consegna da un locomotore da manovra che li trasferiva fin dentro le officine, percorrendo il famoso raccordo su viadotto che, con un salto di montone, scavalca la ferrovia Jonica e si immette all'interno degli stabilimenti, posti ad un livello più alto rispetto alla sede ferroviaria.
Non dobbiamo inoltre dimenticare che, purtroppo, le OGR di Saline Joniche furono classificate come le meno produttive, se paragonate agli altri impianti italiani. Insomma, forse questo "piccolo regalo statale", come nostro solito, non l'abbiamo saputo apprezzare e valorizzare: non si trattava della solita follia industriale come fu l'altrettanto tristemente nota Liquichimica, ma probabilmente le Officine in questione, potevano rappresentare l'unica realtà industriale sensata (ed anche convertibile per la manutenzione di rotabili più moderni) per il comprensorio del reggino, con ricadute positive su tutta la Calabria. Un po' come lo è oggi l'Officina Nazionale Macchine d'Opera di Catanzaro Lido.

Attualmente, a 12 anni dalla chiusura, gli ancora moderni capannoni sormontati da un enorme logo FS anni '80, non possono non essere notati da chi percorre in treno la ferrovia Jonica o in auto la Strada Statale 106: attendono lì una nuova vita che forse mai arriverà...neanche per usi diversi da quelli ferroviari, dopo che l'asta per la vendita dell'impianto da parte di Ferservizi (società del gruppo FS) è andata deserta. Ma chissà. Mai dire mai, in questa strana Italia, e soprattutto in questa ancor più strana Calabria.
Per adesso godiamoci le due fotografie della splendente E646 128, una delle prime unità pellicolate in livrea XMPR, ed una delle ultime ad uscire dalle OGR di Saline Joniche. Una curiosità: la E646 128, dopo essere stata consegnata nel 2000 a seguito della revisione, fu assegnata a vari depositi locomotive italiani, prima di terminare la carriera, nel 2009, proprio al Deposito Locomotive di Reggio Calabria, a pochi chilometri da dove nove anni prima venne rimessa a nuovo...

La E646 128 manovrata da un piccolo automotore 216, appena uscita dai capannoni, sosta sul piazzale delle officine. Sulla sinistra si intravede l'impianto di "prova pioggia", dedicato alla tenuta all'acqua dei locomotori appena revisionati.
Altra vista della E646 128: notare, sulla sinistra, una E636 accantonata e parzialmente cannibalizzata.

23 giu 2014

Tutti in carrozza: il trenino della Sila sta per ripartire!


Il ritorno dei treni turistici a vapore sulla linea Silana, si avvicina a passi da gigante: proprio pochi giorni fa è stato pubblicato sul totalmente rinnovato sito internet di Ferrovie della Calabria, il bando di gara relativo all'affidamento del servizio ferroviario storico, sul tratto di linea compreso tra Moccone, Camigliatello e San Nicola Silvana Mansio. Si punta perciò ad una gestione moderna, commerciale e dal sapore anche internazionale, di quello che sarà il futuro "Treno del Parco": il piano economico, che ha avuto dei risultati più che positivi, è stato condotto dalle importanti società di consulenza "Pricewhaterhouse" e "TBridge", ed a nostro parere (anche se l'Associazione Ferrovie in Calabria ancora non annovera economisti tra le proprie fila!), la gara d'appalto potrebbe essere appetibile soprattutto per importanti società estere operanti nel settore del turismo... 
L'attrazione del territorio della Sila, al di là delle indubbie bellezze naturalistiche, aveva negli scorsi anni una marcia in più, data proprio dal treno a vapore: il ritorno della sbuffante vaporiera 353 con le vetture storiche, potrebbe portare ad un circuito virtuoso, che andrebbe a migliorare le condizioni economiche generali dell'area silana, e potenzialmente a creare un volano che attirerebbe, con il passare del tempo, flussi turistici sempre maggiori, e quindi maggiore sviluppo. La Sila, grazie alla notevole spinta di Ferrovie della Calabria, potrebbe diventare, finalmente, una piccola Svizzera calabrese: del resto, non mancano nè i presupposti naturalistici, nè quelli economici. Avrebbero mai immaginato, alla fine degli anni Venti, quando si iniziavano a costruire i primi chilometri della ferrovia Pedace - San Giovanni in Fiore, che nel 2014, quella ferrovia che doveva portare fuori dall'isolamento i piccoli centri silani, sarebbe tornata di primaria necessità per il benessere di un intero territorio? 
Analizzando nello specifico il bando di gara europeo (clicca qui per scaricare tutti i documenti) pubblicato dalla nostra azienda di trasporto regionale, rileviamo e riportiamo i seguenti dati:

Il servizio avrà durata di 36 mesi per un importo complessivo di euro 756.000,00, al netto d’iva
Il Soggetto aggiudicatario dovrà corrispondere, sulla base di una previsione di 100 treni/anno con modalità indicate nell’All.1), un corrispettivo annuo a base d’asta in favore di Ferrovie della Calabria srl di Euro 252.000,00, al netto d’iva, da erogare in tre rate trimestrali anticipate e quarta rata a conguaglio sulla base dei treni effettivamente effettuati. Ogni treno aggiuntivo (oltre i 100 previsti nel presente contratto) richiesto dal Soggetto aggiudicatario verrà contabilizzato a parte prevedendo un onere aggiuntivo a carico del Soggetto aggiudicatario pari rispettivamente: 
- ad € 1.500,00 (oltre IVA) per ogni treno in più effettuato oltre i 100 treni programmati; 
- ad € 1.000,00 (oltre IVA) per ogni treno in più effettuato in una stessa giornata in cui è già programmata una effettuazione. 
Tali oneri aggiuntivi saranno conteggiati e fatturati a conguaglio annuale. Si specifica, inoltre, che la composizione dei treni effettuati prevede l’utilizzo di: 
- N. 1 locomotiva a vapore 
- N. 3 carrozze d’epoca 
- N. 1 bagagliaio d’epoca 
per un totale di posti a sedere offerti per ciascun treno pari a 167. Il Soggetto aggiudicatario incasserà e tratterrà direttamente ogni corrispettivo riveniente dalla Vendita dei Viaggi sul Treno del Parco. Inoltre il Soggetto aggiudicatario sarà tenuto a valorizzare opportunamente il patrimonio immobiliare messo a disposizione, in uso esclusivo, provvedendo a tutte le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria sullo stesso, prendendo idonei accordi con Ferrovie della Calabria, e ricevendo autorizzazione per le operazioni effettuate sul patrimonio stesso, in special modo per le operazioni di manutenzione straordinaria.


In particolare il servizio oggetto del presente capitolato, sulla base di una previsione minima di n.100 treni/anno, secondo le specifiche di cui all’allegato 1), consiste nelle seguenti attività: 

− Promozione e pubblicizzazione del Treno del Parco; 
− Commercializzazione e vendita dei titoli di viaggio e delle prenotazioni per i singoli passaggi sul Treno del Parco; 
− Determinazione dei Prezzi dei singoli viaggi col Treno del Parco e delle eventuali offerte speciali o promozionali 
− Esclusiva nell’utilizzo dell’Immagine del Treno del Parco anche a fini promozionali e pubblicitari 
− Esclusiva dell’utilizzo anche a fini commerciali, previa approvazione dell’ente appaltante ai fini della valutazione di compatibilità con il servizio in oggetto, del Fabbicato Viaggiatori e del Magazzino Merci della stazione di Camigliatello Silano comprensivo dell’area a verde presente nella stessa, nonché l’eventuale possibilità di esclusiva su gli altri fabbricati insistenti sulla tratta Moccone – Camigliatello – S. Nicola S.M., ad eccezione, comunque, dei locali da riservare a Ferrovie della Calabria per le esigenze legate all’esercizio ferroviario. 

La FCL 353, protagonista dei treni storici di Ferrovie della Calabria. 

Oltre all'esercizio ferroviario, a Ferrovie della Calabria sarà ovviamente assegnata anche la manutenzione dell'infrastruttura.
All'interno del capitolato, inoltre, è stato specificato che il servizio turistico potrà essere esteso fino a San Giovanni in Fiore, al momento del ripristino della tratta: l'ente o società che si aggiudicherà il bando di gara per il servizio ferroviario, dovrà riconoscere a Ferrovie della Calabria i maggiori costi di effettuazione dei treni fino a S.Giovanni in Fiore, sulla base dei maggiori treni/km effettuati: una vittoria per l'attivissimo Comitato per la Salvaguardia della Ferrovia Silana, coordinato da Don Emilio Salatino, grande appassionato e parroco di San Giovanni in Fiore, affiancato dal notevole impegno del Presidente di Ferrovie della Calabria Giuseppe Pedà. 

E proprio il Presidente Pedà, in occasione di un'intervista pubblicata su "Il Quotidiano" lo scorso 20 giugno, ha dichiarato che il rilancio delle Ferrovie della Calabria non si ferma ovviamente al "Treno del Parco", ma a breve verrà pubblicato anche un bando relativo ad uno studio di fattibilità sull'upgrade della tratta ferroviaria Catanzaro - Cosenza, che velocizzata con tempi di percorrenza attorno ai 60 minuti ed integrata con le costruende metropolitane di Catanzaro e Cosenza, diventerebbe un'infrastruttura di primaria importanza per la mobilità della Calabria, interconnettendo i due poli universitari siti nei capoluoghi. Senza dimenticare che a breve verranno avviati i lavori di ripristino della ferrovia Gioia Tauro - Palmi, e costruzione delle relative autostazioni di interscambio gomma-ferro nei due capilinea. La nostra speranza è che le Ferrovie della Calabria possano dare al più presto una spinta positiva al comparto del trasporto pubblico locale calabrese: è chiaro che allo stato attuale, la nostra regione si trova ad un punto morto, tra le centinaia di milioni di Euro di debiti con Trenitalia, e la situazione economica delle varie società private di trasporto pubblico su gomma, non altrettanto rosea. Tutto dipenderà, ovviamente, dalla Regione Calabria, e dalle scelte che verranno prese nell'immediato futuro. Scelte che non possono più essere rimandate, forse in un certo senso anche "dure", ma che dovranno traghettare l'intero territorio verso un sistema di mobilità moderno e funzionale, dove la ferrovia dovrà essere protagonista, affiancata ed integrata dal trasporto su gomma, e non più sostituita da quest'ultimo, come avvenuto per ormai troppo tempo...con i disastrosi risultati che ogni giorno sono argomento di discussione.
Perciò, un "buona fortuna" a Ferrovie della Calabria ed al giovane ed energico Presidente Giuseppe Pedà, lo auguriamo di cuore: l'Associazione Ferrovie in Calabria continuerà a donare tutto il supporto possibile da parte di una realtà associativa, con impegno, costanza ed ovviamente tanta passione. La stessa che, finalmente, si respira anche all'interno della più grande azienda di trasporto pubblico calabrese.

Concludiamo il post con un annuncio che decine di appassionati, e non solo, attendevano ormai dallo scorso marzo: sì, l'Associazione Ferrovie in Calabria, assieme alle Ferrovie della Calabria, tornerà a sbuffare...e lo farà tra poco più di un mese! Il prossimo treno speciale con la vaporiera 353 e le vetture storiche, si terrà domenica 3 agosto, sulla tratta Cosenza - Rogliano. Abbiamo intitolato l'evento "Torniamo a Sbuffare", ricollegandoci allo striscione "Ritorneremo a sbuffare", che da anni campeggia alla stazione di Camigliatello Silano, ed ovviamente, al ritorno del treno a vapore dopo la bellissima esperienza dello scorso 2 marzo: il treno del prossimo 3 agosto, sarà inoltre di annuncio per il "Treno del Parco". Nei prossimi giorni comunicheremo nello specifico il programma della giornata ed il costo dei biglietti: continuate a seguirci!

18 giu 2014

Ferrovia Jonica e Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale: caos ed illusioni...

Nelle ore successive al "ritrovamento" dei 30 milioni di Euro da parte della Regione Calabria, per il salvataggio dei treni sulla Jonica e sulla Catanzaro Lido - Lamezia, avevamo preannunciato che ci sarebbe stato ben poco da festeggiare. A quanto pare, avevamo purtroppo ragione: non a caso abbiamo confermato, lo scorso sabato, la manifestazione di protesta che si è tenuta alla stazione di Soverato, organizzata dall'Associazione Ferrovie in Calabria ed alla quale ha aderito fin da subito il gruppo consiliare di Soverato "Euforia", alcuni rappresentanti di Confesercenti, dell'attuale amministrazione comunale soveratese, ed i ragazzi dei "Giovani Democratici" di Davoli Marina. L'esperienza dello scorso anno, ci ha infatti portato a non fermarci, ed a far notare principalmente che, recuperando le risorse (che nella realtà sono state irrisorie, come spiegheremo tra qualche rigo) all'ultimo istante prima del cambio d'orario, il risultato sarebbe stato quello di far viaggiare treni "fantasma", non risultanti sui quadri orari di stazione e soprattutto sul sistema di ricerca ed acquisto informatico di Trenitalia. Chiaramente, tutto ciò, con gravissimo danno al settore turistico del versante Jonico, a ridosso del periodo estivo. 

Pubbliche relazioni durante la manifestazione alla stazione di Soverato...
Foto ricordo al termine della manifestazione alla stazione di Soverato: l'evento si è tenuto dalle 16 alle 19, e nel momento di maggior partecipazione, si è arrivati a circa 40 presenze, al punto da essere stati allertati i Carabinieri della compagnia di Soverato. Ma anche il Maresciallo, giunto in stazione a verificare la situazione, è stato "vittima" del nostro volantinaggio!
Purtroppo non avevamo previsto che si sarebbe andati oltre: le promesse della vice presidente della Regione Calabria Antonella Stasi, e dell'Assessore ai trasporti Luigi Fedele, che assicuravano che con il ritrovamento dei 30 milioni (il cui stanziamento verrà deliberato il 25 giugno) nessun treno sarebbe stato soppresso, sono state mantenute solo in piccolissima parte.
Non solo non si è pensato a rimodulare il servizio, in modo tale da renderlo più funzionale all'utenza con la creazione di servizi diretti, o al minimo coincidenze degne di tal nome: addirittura la Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale, che secondo fonti regionali era stata confermata con un servizio feriale di quattro coppie di treni e due di bus...dalla giornata di ieri, è servita SOLO da autobus! Dove sono finiti i treni "promessi" dalla Regione Calabria? Tra l'altro, nei canali di ricerca di Trenitalia, ecco quali sono i risultati di tale instabilità e programmazione dell'ultimo secondo da parte della Regione: 



Il nulla (quasi) totale: un eventuale turista, che programma il suo arrivo a Lamezia Terme in treno o in aereo, per raggiungere la costa Jonica, trova ufficialmente soltanto due bus: la coppia di LP794/795 della Divisione Passeggeri di Trenitalia (coincidenza con treno InterCity Notte 794/795 a Lamezia Terme), ed il Bus Veloce Lamezia Terme Centrale - Catanzaro Lido già caricato nelle scorse settimane. Situazione disastrosa, chiaramente, anche in senso opposto. Scoprirebbe che in realtà altri collegamenti esistono, seppur solo su gomma, soltanto arrivando a Lamezia Terme.
Per quanto riguarda i treni sulla Jonica, invece, oltre alle soppressioni estive previste ormai da anni, si sono andate ad aggiungere gran parte di quelle che dovevano essere invece scongiurate: il Regionale 12712 Reggio Calabria Centrale - Roccella Jonica viene effettuato da bus, così come i treni 12702/12703/12704/12705 Sibari - Metaponto e viceversa. Sparisce di nuovo, perciò, il servizio ferroviario sulla tratta Sibari - Metaponto, se si esclude l'InterCity 559/562 Reggio Calabria Centrale - Taranto. Autobus addirittura per il Regionale 3752 da Reggio Calabria Centrale a Catanzaro Lido, mentre è confermata la soppressione del Regionale 3751 Catanzaro Lido - Reggio Calabria Centrale, non sostituito da nulla. Salvo in extremis il 3753 Sibari - Reggio Calabria Centrale...che però partirà da Crotone alle 18.20 e non più da Sibari, andando a perdere la maggior parte dell'utenza estiva, che proveniva dall'Aquapark di Toscano. Sarà in ogni caso l'ultimo collegamento dal crotonese/catanzarese, verso la locride e Reggio Calabria. Circola regolarmente il 3740 Reggio Calabria Centrale - Crotone.
Da cosa deriva, allora, questa quasi totale conferma dei tagli, "diversamente da quanto annunciato" dalla Regione Calabria? Il problema sembrerebbe derivare (anche se specifichiamo che mancano ancora certezze sulle cifre) dal fatto che dei 30 milioni di Euro, soltanto 5 siano stati destinati ad una minima riduzione del debito tra Regione Calabria e Trenitalia, e quindi a garantire una continuità del servizio ferroviario. Se poi aggiungiamo anche che, a quanto pare, i pochi treni che non sono stati tagliati rischiano di essere soppressi ad ottobre, e cioè tra tre mesi, arriviamo al dunque: la delibera regionale n. 124 dell'aprile 2014, tagliava 10 milioni di Euro a Trenitalia per i prossimi sei mesi a partire proprio da giugno, con conseguenti riduzioni del servizio. La Regione Calabria, nel frattempo, ne ritrova 5 (i rimanenti 25 dovrebbero essere destinati al comparto del tpl su gomma, ed anch'esso non gode di buona salute), cioè la metà di quanto tagliato, e chiaramente evita parzialmente l'ecatombe, se così possiamo dire, per soli tre mesi.
Abbiamo quindi ben poco da festeggiare e da elogiare la Regione Calabria come fatto da molti media, in primis il Tg3 Regionale, che non ha assolutamente dedicato spazio alle proteste, ma ha soltanto assicurato che la riduzione dei treni non ci sarebbe stata. Abbiamo poco da festeggiare, perchè:

- La maggior parte delle riduzioni c'è stata, ed in particolare non circolano più treni sulla Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale;


- Il periodo estivo è turisticamente compromesso, a causa della mancanza di informazione relativa ai nuovi orari; 

- Nuovi tagli rischiano di abbattersi a partire da ottobre, se nel frattempo non verranno recuperate ulteriori risorse per prolungare quella che purtroppo riteniamo sia soltanto una lunga agonia.

Ma a tutto il caos che sembra regnare sovrano, si va ad aggiungere anche la disorganizzazione politica dei partiti (specie quelli che si definiscono "di opposizione") e della maggior parte dei sindacati. Nella giornata di ieri, a tagli avvenuti, l'Associazione Ferrovie in Calabria ha partecipato all'incontro promosso dal Partito Democratico, a Catanzaro Lido, intitolato "Regione, RFI e Trenitalia isolano Catanzaro". Eravamo già partiti con l'intenzione di affiancare alla proposta di rimodulare il servizio ferroviario Jonico, una critica al PD sull'essere intervenuti all'ultimo istante...nè più e nè meno di quanto fatto da chi la Regione Calabria attualmente la governa, e trova qualche spicciolo per salvare un paio di treni, due giorni prima dal cambio d'orario. Gli appelli di Ferrovie in Calabria, che si susseguono da mesi attraverso lettere aperte su quotidiani on-line e cartacei, sono sempre caduti nel vuoto: cosa si pretende di ottenere, all'ultimo istante? E pensare che lo stesso organizzatore del convegno, Antonio Tarantino, ha specificato che purtroppo la Calabria è troppo abituata a vivere nell'emergenza, ed a non impegnarsi nella pianificazione. 
Ma quel che più lascia demoralizzati, è che si arriva in ritardo...e si continua a girare attorno al problema! Fino ad ora l'unica discussione avvenuta in questi incontri, è stata concentrata sulla futura costruzione della nuova tratta ferroviaria da Settingiano all'aeroporto di Lamezia Terme, ed all'elettrificazione della linea Jonica. Progetti che l'Associazione Ferrovie in Calabria condivide e sostiene pienamente, ma che dovrebbero essere portati avanti, in parallelo, a provvedimenti immediati utili ad evitare l'isolamento del versante jonico. Torniamo, perciò, al programma di rimodulazione dei treni, che pur in un contesto di tagli, potrebbe comunque venire incontro all'utenza. A nessuno sembra interessare, e l'unico sentimento che pervade le forze politiche e sindacali, è quello della rassegnazione e dell'attesa di un futuro lontano decenni, che indubbiamente porterebbe ad una positiva "rivoluzione ferroviaria". Ma appunto, lo porterebbe come minimo tra 15 anni. Cosa facciamo nel frattempo? Continuiamo a vivere in uno stato d'emergenza ed incertezza costante, o magari cerchiamo di "tappare i buchi", provando però a farlo in modo ragionato ed organico? 
La mobilitazione dell'Associazione Ferrovie in Calabria prosegue: in queste ore la presenza mediatica della nostra associazione è stata costante anche su radio e tv del catanzarese, e continueremo sulla stessa linea nei prossimi giorni, in attesa di ottenere un incontro, magari trilaterale, tra Trenitalia Divisione Trasporto Regionale e tecnici dell'assessorato ai trasporti della Regione Calabria. Nel frattempo, abbiamo inviato un altro comunicato di denuncia alle principali testate giornalistiche online calabresi, con la speranza di non essere ignorati o, come spesso accade, censurati a causa del nostro grande difetto di voler sempre sbandierare la verità... (Leggi qui il comunicato)

12 giu 2014

Ecatombe ferrovia Jonica e Catanzaro Lido - Lamezia Terme: la nostra lettera aperta


La situazione è precipitata. E lo ha fatto nel peggiore dei modi: nella giornata di ieri, avevamo pubblicato un articolo relativo alle novità previste dal cambio d'orario ferroviario che avverrà il 15 giugno, paventando il rischio di consistenti tagli al servizio ferroviario jonico. Avevamo però in parte dato per scongiurata la soppressione della Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale. Purtroppo così non è stato. Dal 16 giugno probabilmente solo tre coppie di bus sostituiranno le sei coppie di treni attualmente presenti tra Catanzaro Lido/Catanzaro e Lamezia Terme Centrale. Una situazione divenuta ormai insostenibile, che non può essere accettata. Nel pomeriggio di sabato una piccola manifestazione, alla quale speriamo possano aggiungersene altre in contemporanea, si terrà alla stazione di Soverato. L'evento è stato organizzato da Ferrovie in Calabria, ed aderirà anche il movimento locale "Euforia".
Nel frattempo la nostra "offensiva" è ripartita con una lettera aperta pubblicata già su praticamente tutte le testate giornalistiche on-line della fascia Jonica e non solo. Da Lente Locale a Soveratiamo, finendo a Catanzaro Informa, Crotone24news ed il Lametino e Strettoweb.
Riportiamo, ovviamente anche sul nostro blog, il testo della lettera.
Aiutateci ad evitare il totale isolamento del versante Jonico calabrese, unitevi a noi ed a tutti i movimenti che organizzeranno manifestazioni ed eventi similari, per comunicare a quelle forze politiche che ci hanno portato in questo stato, il disprezzo verso provvedimenti fuori da ogni canone di civiltà.

Con la presente, a nome dell’Associazione Ferrovie in Calabria, vorrei comunicare ai lettori della testata ed agli organi politici locali, che a partire dal 15 giugno, avverrà una drastica riduzione del servizio ferroviario Regionale jonico, e contemporaneamente verrà completamente soppressa la linea Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale. Il taglio immediato di 10 milioni di Euro al contratto di servizio con Trenitalia, deliberato dalla Regione Calabria lo scorso aprile, provocherà proprio in concomitanza della stagione estiva, un’ecatombe nel sistema di mobilità del versante Jonico calabrese. Per il settore turistico sarà un disastro ben peggiore di quello che ormai da troppi anni si sta ripetendo nei nostri territori. Nello specifico, i treni che verranno soppressi sulla Jonica saranno i seguenti: 

Tratta Sibari - Crotone - Catanzaro Lido: 
Direzione Sud: 
Regionale 3753 Sibari (16.45) - Catanzaro L. (19.14) - Reggio Cal. C.le (22.15):SOPPRESSO 
Regionale 3755 Sibari (18.45) - Roccella Jonica (22.00): SOPPRESSO 
Regionale 3723 Crotone (08.25) - Catanzaro Lido (09.15): SOPPRESSO 

Direzione Nord: 
Regionale 3740 Reggio Cal. C.le (05.05) - Catanzaro L. (07.32) - Crotone (08.15): SOPPRESSO Regionale 3728 Catanzaro Lido (11.20) - Sibari (13.55): SOPPRESSO 

 In pratica verrebbero soppresse cinque coppie di treni nei due sensi, tra cui, vergognosamente, l'importantissimo 3740 Reggio Calabria Centrale - Crotone utilizzato dai pendolari, ed il 3753 Sibari - Reggio Calabria Centrale, in estate preso d'assalto dai bagnanti provenienti dall'aquapark di Toscano. Per dirla in modo più semplice e tristemente intuitivo: da Sibari a Catanzaro Lido l'ultimo treno partirà alle 15.18. Da Locri, Siderno, Roccella o Soverato, al mattino non si potrà invece arrivare a Crotone prima delle 11.25, a differenza delle 8.15 attuali. In senso opposto, da Crotone a Soverato/Roccella Jonica/Locri, l’ultima possibilità di partenza sarà alle 14.05, mentre attualmente l’ultimo treno per Reggio Calabria parte dalla città pitagorica alle 18.20 e l’ultimo per Roccella Jonica alle 20.17. Una prospettiva degna più dell'immediato dopoguerra che del 2014. Sulla Jonica Sud, la situazione prevista non è migliore. 
Da Catanzaro Lido a Reggio Calabria Centrale verrebbero soppressi i seguenti treni: 

Direzione Sud: 
Regionale 3741 Catanzaro Lido (08.05) - Reggio Calabria Centrale (10.55): SOPPRESSO 
Regionale 3751 Catanzaro Lido (18.05) - Reggio Calabria Centrale (20.55): SOPPRESSO 
Regionale 3753 Sibari (16.45) - Catanzaro L. (19.14) - Reggio Cal. C.le (22.15): SOPPRESSO Regionale 3755 Sibari (18.45) - Roccella Jonica (22.00): SOPPRESSO 
Regionale 12711 Roccella Jonica (07.50) - Reggio Calabria Centrale (09.55): SOPPRESSO Regionale 12713 Roccella Jonica (09.50) - Reggio Calabria Centrale (11.55): SOPPRESSO 
Regionale 12715 Roccella Jonica (11.50) - Reggio Calabria Centrale (13.55): SOPPRESSO 

Direzione Nord: 
Regionale 3746 Reggio Calabria Centrale (10.05) - Catanzaro Lido (13.05): SOPPRESSO 
Regionale 3748 Reggio Calabria Centrale (12.10) - Catanzaro Lido (15.00): SOPPRESSO 
Regionale 3752 Reggio Calabria Centrale (16.05) - Catanzaro Lido (19.05): SOPPRESSO 
Regionale 12712 Reggio Calabria Centrale (07.05) - Roccella Jonica (09.15): SOPPRESSO 
Regionale 12714 Reggio Calabria Centrale (09.05) - Roccella Jonica (11.15): SOPPRESSO 

 Cinque coppie di treni, più due treni in senso dispari, soppresse: in parte questi tagli avvenivano già negli anni scorsi, durante i periodi festivi ed in estate. In questo 2014, però, la Regione Calabria ci "regalerà" addirittura l'ultima partenza da Catanzaro Lido a Reggio Calabria Centrale alle 16.05. Si pensi che allo stato attuale, l'ultimo treno verso la città dello Stretto parte dal Capoluogo alle 19.14 (Reg.3753 da Sibari), mentre da Catanzaro Lido si può proseguire verso Soverato e massimo fino a Roccella Jonica anche alle 21.08 con il Regionale 3755. Anch'esso soppresso, in uno dei periodi in cui questo treno maggiormente "rischierebbe" di essere frequentato. Ma ciò che più rende l’idea della gravità del momento, è la soppressione dell’intero servizio ferroviario tra Catanzaro Lido e Lamezia Terme Centrale: dalle sei coppie (sei andate e sei ritorni) di treni attualmente presenti nei giorni feriali e delle tre dei giorni festivi, si passerebbe a soli due bus tra Catanzaro Lido e Lamezia Terme Centrale al mattino presto, ed uno solo, sempre al mattino, in senso opposto. In realtà, ciò che continua maggiormente a risultare incomprensibile, è il mantenimento di un programma d'orario completamente inefficace, che non prevede per lo meno la prosecuzione di almeno 2 coppie di treni da Reggio Calabria/Roccella Jonica e da Sibari/Crotone, su Lamezia Terme e ritorno, in coincidenza con i treni a lunga percorrenza del corridoio tirrenico. L’Associazione Ferrovie in Calabria ha studiato un piano di riorganizzazione del sistema ferroviario Jonico e della Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale, che prevede un risparmio di ben 7 milioni di Euro annui solo sulla Jonica, riuscendo allo stesso tempo a ripristinare il collegamento diretto minimo tra lo Jonio e Lamezia Terme. Per arrivare a coprire l’intera cifra di 10 milioni di Euro, i rimanenti 3 milioni andrebbero recuperati, purtroppo, da minimi tagli anche sul versante tirrenico e sul servizio metropolitano Rosarno - Melito di Porto Salvo. Non è nell’indole dell’Associazione Ferrovie in Calabria parlare di tagli, né discriminare territori: è purtroppo chiaro, però, che in un periodo di emergenza finanziaria del genere, sia assolutamente necessario pianificare anche i tagli, affinchè vengano distribuiti “equamente”, e non portino all’isolamento di intere porzioni di una Regione, che è appunto evitabile con un minimo di pianificazione e riorganizzazione del servizio ferroviario, anche se ridotto. A tal proposito, è possibile che fino ad oggi non sia stato possibile neppure costituire a Catanzaro Lido un piccolo “hub”, dove strutturare i pochi treni rimanenti, in coincidenza tra di essi nelle tre direzioni (Reggio, Sibari/Crotone e Lamezia)? Garantire ai viaggiatori provenienti dalla Jonica nord e dalla Jonica sud una rapida prosecuzione per Lamezia Terme (e viceversa) riteniamo sia assolutamente necessario anche per la stessa economia di un territorio, che vive di turismo per ormai poco più di due mesi all'anno. Privarlo anche di questo, tra l'altro a causa della stessa Regione Calabria (!), sarebbe assolutamente fuori da ogni logica, e rischierebbe seriamente di provocare una spaccatura tra i due versanti jonico e tirrenico della nostra regione. A proposito della Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale: l’eliminazione del servizio ferroviario, andrà ben oltre il comunque grave isolamento delle popolazioni Joniche. Vogliamo infatti ricordare che il tratto da Catanzaro Lido a Settingiano, è stato costruito in variante ex novo, ed inaugurato il 15 giugno 2008. Esattamente dopo sei anni, quel tratto di ferrovia che ha comportato la costruzione della nuova stazione di Catanzaro, che già oggi appare come una cattedrale nel deserto, verrà utilizzato soltanto per rari spostamenti di treni di servizio. Sono stati spesi ben 199 milioni di Euro, sbandierando ai quattro venti la riduzione dei tempi di percorrenza sull’intero tratto Jonio-Tirreno, per portare a cosa? Alla soppressione dei treni a lunga percorrenza tra il 2010 ed il 2011, e di quelli Regionali tra qualche giorno, dopo un’agonia durata anni? Vogliamo ricordare, inoltre, che sono stati spesi anche 1 milione e 200 mila Euro per la ricostruzione di un ponte tra Marcellinara e Feroleto Antico, crollato a seguito di un’alluvione nel novembre 2011. Oltre duecento milioni di Euro investiti in cinque anni, in una ferrovia che sembra non interessare più a nessuno, a partire dalla Regione Calabria, e finendo a Trenitalia ed allo Stato Italiano, con le loro ben note responsabilità relative al taglio dei treni notturni che percorrevano la nostra linea trasversale, collegando direttamente la Jonica al Centro/Nord Italia. Non dimentichiamo, inoltre, che tra qualche mese migliaia di lavoratori si concentreranno nella nuova cittadella regionale costruita a Germaneto, proprio nei pressi della nuova stazione di Catanzaro: basterebbe soltanto un simile enorme flusso di pendolari provenienti da tutta la Regione, a giustificare un consistente servizio su rotaia tra Catanzaro Lido e Lamezia Terme. L’Associazione Ferrovie in Calabria non rimarrà a guardare. Auspichiamo nelle prossime ore e nei prossimi giorni una mobilitazione generale delle comunità joniche, di cui ci faremo portavoce, per evitare per quanto possibile, un simile attentato alla continuità territoriale ed economica di un’intera area della Calabria. Ringraziando per l’attenzione, porgo cordiali saluti. 

 Roberto Galati 
Associazione Ferrovie in Calabria

11 giu 2014

Orario estivo Trenitalia 2014: Calabria tra luci...e molte ombre

Mancano ormai poco meno di cinque giorni al cambio dell'orario ferroviario nazionale: domenica 15 giugno in tutta Italia si passerà al cosiddetto orario "estivo", che rimarrà comunque in vigore fino a dicembre, ma con qualche ovvia modifica a settembre, legata alla ripresa delle attività scolastiche e di alcune tipologie di quelle lavorative.
Come al solito, in Calabria, ogni cambio d'orario provoca nei giorni precedenti alla fatidica data, ed in quelli immediatamente successivi, una vera e propria via crucis. Si susseguono conferme e smentite di tagli inverosimili ed improvvise prese di coscienza degli amministratori locali che ricordano l'esistenza del trasporto ferroviario solo nei periodi "caldi". Il 2014 non fa ovviamente eccezione, purtroppo.

Al momento, nonostante manchino pochi giorni al cambio d'orario, per quanto riguarda il TRASPORTO REGIONALE, si continua a brancolare nel buio. Il previsto taglio immediato di 10 milioni di Euro ai trasferimenti dalla Regione Calabria a Trenitalia, rischia di provocare una pesante riduzione del servizio regionale principalmente sulla linea Jonica e/o sulla Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale. Almeno inizialmente, le indiscrezioni davano per certo il taglio netto e l'autosostituzione delle sei coppie di treni feriali e delle tre festive su quest'ultima linea (che sarebbe stata mantenuta attiva soltanto per le necessità di scambio delle automotrici tra Jonica e Tirrenica), salvo poi fare retromarcia, ed abbattere tutto il programma di "risparmio" sulla Sibari - Catanzaro Lido - Reggio Calabria Centrale. Al momento, in verità, parrebbe che i rischi per la trasversale Jonio-Tirreno non siano completamente scongiurati, mentre contemporaneamente sembrerebbe confermata la riduzione delle frequenze sulla linea Jonica. In entrambi i casi, però, sul sito di Trenitalia figura l'intera offerta Regionale (se si escludono alcune riduzioni estive già previste negli scorsi anni) sia sulla Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale che sulla Sibari - Reggio Calabria. Almeno sulla carta, perciò, i tagli non dovrebbero avvenire.
Purtroppo, nella realtà, la situazione che si prospetta sulla Jonica, nei giorni feriali, sembrerebbe questa:

Tratta Sibari - Crotone - Catanzaro Lido:

Direzione Sud (Treni dispari):
Regionale 3725 Sibari (07.30) - Catanzaro Lido (10.00): SOPPRESSO

Regionale 8507 Cosenza (14.03) - Sibari (15.18) - Catanzaro Lido (17.55): SOPPRESSO

Regionale 3753 Sibari (16.45) - Catanzaro L. (19.14) - Reggio Calabria C.le (22.15): SOPPRESSO
Regionale 3755 Sibari (18.45) - Roccella Jonica (22.00): SOPPRESSO

Regionale 3723 Crotone (09.14) - Catanzaro Lido (10.00): SOPPRESSO


Direzione Nord (Treni pari):
Regionale 3740 Reggio Cal. C.le (05.05) - Catanzaro L. (07.32) - Crotone (08.15): SOPPRESSO
Regionale 3728 Catanzaro Lido (11.20) - Sibari (13.55): SOPPRESSO

Regionale 8508 Catanzaro Lido (12.20) - Sibari (14.58) - Cosenza (16.12): SOPPRESSO

Regionale 3756 Catanzaro Lido (15.20) - Sibari (17.55): SOPPRESSO
Regionale 3736 Catanzaro Lido (19.30) - Sibari (21.55): SOPPRESSO


In pratica verrebbero soppresse addirittura cinque coppie di treni nei due sensi, tra cui, vergognosamente, l'importantissimo 3740 Reggio Calabria Centrale - Crotone utilizzato dai pendolari, ed il 3753 Sibari - Reggio Calabria Centrale, in estate preso d'assalto dai bagnanti provenienti dall'aquapark di Toscano.
Per dirla in modo più semplice e tristemente intuitivo: da Sibari a Catanzaro Lido l'ultimo treno partirà alle 14.00 (da Crotone alle 15.37), mentre in senso opposto l'ultimo treno partirà alle 18.00. Tra Catanzaro Lido e Sibari rimarranno soltanto quattro treni giornalieri, con partenza alle 5.50, 6.45, 10.30 (limitato a Crotone), 14.05 e 18.00. Tra le 6.45 e le 14.05, e quindi per oltre 7 ore, sarà impossibile raggiungere per esempio Cirò, Cariati, Rossano o Corigliano da Catanzaro Lido e Crotone.

Sulla Jonica Sud, la situazione prevista non è migliore. Da Catanzaro Lido a Reggio Calabria Centrale verrebbero soppressi i seguenti treni:

Andata:
Regionale 3741 Catanzaro Lido (08.05) - Reggio Calabria Centrale (10.55): SOPPRESSO
Regionale 3751 Catanzaro Lido (18.05) - Reggio Calabria Centrale (20.55): SOPPRESSO

Regionale 3753 Sibari (16.45) - Catanzaro L. (19.14) - Reggio Calabria C.le (22.15): SOPPRESSO

Regionale 3755 Sibari (18.45) - Roccella Jonica (22.00): SOPPRESSO
Regionale 12711 Roccella Jonica (07.50) - Reggio Calabria Centrale (09.55): SOPPRESSO

Regionale 12713 Roccella Jonica (09.50) - Reggio Calabria Centrale (11.55): SOPPRESSO

Regionale 12715 Roccella Jonica (11.50) - Reggio Calabria Centrale (13.55): SOPPRESSO

Ritorno:
Regionale 3746 Reggio Calabria Centrale (10.05) - Catanzaro Lido (13.05): SOPPRESSO

Regionale 3748 Reggio Calabria Centrale (12.10) - Catanzaro Lido (15.00): SOPPRESSO

Regionale 3752 Reggio Calabria Centrale (16.05) - Catanzaro Lido (19.05): SOPPRESSO
Regionale 12712 Reggio Calabria Centrale (07.05) - Roccella Jonica (09.15): SOPPRESSO

Regionale 12714 Reggio Calabria Centrale (09.05) - Roccella Jonica (11.15): SOPPRESSO


Cinque coppie di treni, più due treni in senso dispari, soppresse: in parte questi tagli avvenivano già negli anni scorsi, durante i periodi festivi ed in estate. In questo 2014, però, la Regione Calabria ci "regalerà" addirittura l'ultima partenza da Catanzaro Lido a Reggio Calabria Centrale alle 16.05. Si pensi che allo stato attuale, l'ultimo treno verso la città dello Stretto parte dal Capoluogo alle 19.14 (Reg.3753 da Sibari), mentre da Catanzaro Lido si può proseguire verso Soverato e massimo fino a Roccella Jonica anche alle 21.08 con il Regionale 3755. Anch'esso soppresso, in uno dei periodi in cui questo treno maggiormente "rischierebbe" di essere frequentato.


Unica nota positiva per la Jonica, attualmente è il costante arrivo di automotrici ALn668 serie 3100 ed ALn663, in entrambi i casi più moderne e internamente più gradevoli per l'utenza. In fotografia, l'ALn668 3109 in doppia con un'altra unità, in sosta a Bovalino.
Gli interni completamente rinnovati della ALn663 1193 della DTR Calabria.
Ma in realtà, ciò che continua maggiormente a provocare quella che ormai definiamo solo come rabbia pura, è il mantenimento di un programma d'orario completamente inefficace, che non prevede per lo meno la prosecuzione di almeno 2 coppie di treni da Reggio Calabria/Roccella Jonica e da Sibari/Crotone, su Lamezia Terme e ritorno, in coincidenza con i treni a lunga percorrenza del corridoio tirrenico. Tale provvedimento non comporterebbe nessun costo aggiuntivo, in quanto le 2 coppie "joniche" verrebbero fuse ad altrettante coppie di treni Catanzaro Lido - Lamezia Terme, con orari da rimodulare, ma in ogni caso già circolanti...sempre che non vengano soppresse anche queste ultime.
I treni diretti sono forse troppo? Immaginiamo anche di considerarli "troppo". 
Non ci sembra di chiedere troppo, però, nel creare a Catanzaro Lido un piccolo hub, in cui in pochi treni rimanenti vengano organizzati in coincidenza tra di essi, nelle tre direzioni. Garantire ai viaggiatori provenienti dalla Jonica nord e dalla Jonica sud una rapida prosecuzione per Lamezia Terme (e viceversa) riteniamo sia assolutamente necessario anche per la stessa economia di un territorio, che vive di turismo ormai poco più di due mesi all'anno. Privarlo anche di questo, tra l'altro a causa della stessa Regione Calabria (!), sarebbe assolutamente fuori da ogni logica, e rischierebbe seriamente di provocare una spaccatura tra i due versanti jonico e tirrenico della nostra regione.

Concludiamo, per adesso, il nostro triste riassunto delle annunciate soppressioni joniche, e comunichiamo che poche variazioni dovrebbero invece avvenire sulla linea Tirrenica. Unica eccezione, probabilmente, potrebbe essere la possibile limitazione a Villa San Giovanni del servizio metropolitano Melito di Porto Salvo - Rosarno, a causa della riduzione della capacità della ferrovia nei pressi di Scilla, per alcuni previsti lavori all'interno di una galleria, con relativa circolazione a singolo binario.

Il servizio Regionale tirrenico tra Reggio Calabria e Paola/Cosenza, è ormai di competenza quasi assoluta delle comode vetture UIC-X IR ed MDVC della DTR Calabria. Qui la curiosa composizione con pilota UIC-X, vettura MDVC e vettura UIC-X con E464 in spinta, in arrivo a Reggio Calabria Centrale con il Regionale 3686 da Cosenza.

Per quanto riguarda invece il settore della LUNGA PERCORRENZA, le uniche modifiche previste, seppur minime, sono per fortuna positive. Quella più interessante riguarda l'applicazione delle offerte economy e supereconomy "in base 9", identiche a quelle presenti sui treni diurni, anche sugli InterCity Notte. Fino ad oggi, infatti, il tariffario delle offerte notturne era basato su riduzioni percentuali a partire dal prezzo base, che difficilmente portavano ad ottenere prezzi concorrenziali rispetto ai servizi InterCity e Frecce, e non di meno rispetto a bus ed aerei. Al momento invece è diventato possibile viaggiare anche di notte, in posto a sedere, a 9 e 19 € in super-economy ed economy, 39 € e 49 € in cuccetta Comfort, e da 49 € a 89 € in vagone letto, in base alla sistemazione. Un'ottima notizia per i calabresi più affezionati al treno notte, che in questi ultimi anni lo avevano magari abbandonato a causa delle tariffe non più "amichevoli" come un tempo. 
Per quanto riguarda i servizi, l'InterCity Notte 794/795 Reggio Calabria Centrale - Roma Tiburtina - Torino Porta Nuova, continua a rimanere sprovvisto di vettura letti (presenti solo cuccette T4 Comfort e vetture con posti a sedere di 2° classe), mentre l'ICN 784/785 Palermo/Siracusa - Milano Centrale, perde la carrozza letto T2s sulla sezione di Palermo, venendo però sostituita da una moderna letto MU. Il servizio in vettura T2s, rimarrebbe quindi limitato soltanto alla sezione di Siracusa: rimarrebbero in servizio non più di quattro o cinque vetture di questa tipologia ormai quasi "storica". 
Scorcio dell'ICN 784 Palermo/Siracusa - Milano Centrale in sosta a Paola: in primo piano una vettura letto T2s, ultima tipologia ancora con finestrini apribili ed interni totalmente originali, per un viaggio notturno decisamente retrò!
In ogni caso, in Calabria, rimane possibile continuare a servirsi di entrambe le tipologie di carrozza letto, viaggiando su questo treno. Confermati i due InterCity Notte Palermo/Siracusa - Roma Termini e vv.
Sul segmento giorno, nessuna variazione nell'offerta InterCity Roma - Reggio Calabria (quattro coppie, di cui una confermata con ETR450) e Roma - Sicilia (due coppie), nè per la coppia periodica di InterCity Reggio Calabria Centrale - Milano Centrale e vv, che in estate viene instradato via Tropea come di consueto. Invariata l'offerta FrecciaBianca e Frecciargento tra Reggio Calabria Centrale e Roma Termini.

L'ETR460 24, ancora in livrea originale e non "Frecciabianca", in arrivo a Gioia Tauro con il FB 9878 Reggio Calabria Centrale - Roma Termini
Sulla Jonica rimane per il momento invariato l'InterCity 562/559 Reggio Calabria Centrale - Taranto, che garantisce nel capoluogo pugliese una coincidenza con gli InterCity Notte 765/758 da/per Milano Centrale. Confermati anche i bus di collegamento LP794/795 Reggio Calabria Centrale - Lamezia Terme Centrale via Roccella - Catanzaro, LP 792/793 Crotone - Sibari - Paola ed LP 986/983 Reggio Calabria Centrale - Rosarno - Lamezia Terme Centrale - Bari Centrale.
Vedremo se l'estate porterà consiglio a Trenitalia, sia per quanto riguarda la replica di eventuali treni diurni straordinari (come avvenuto con due coppie di InterCity supplementari tra Reggio Calabria Centrale e Roma Termini in occasione del super-ponte di Pasqua - 25 aprile - 1 maggio)...e sia notturni. Riteniamo, inoltre, che sia ancora valida l'idea di effettuare, in estate, un servizio minimo di auto al seguito aggregato ai treni notturni ordinari: non è la prima volta che addirittura noi di Ferrovie in Calabria, veniamo contattati da viaggiatori alla ricerca disperata di treni con auto al seguito. E non è poco il rammarico nel rispondere che tale ottimo servizio, in Italia non esiste più da anni...

Continueremo ad aggiornarvi nelle prossime ore, sulle evoluzioni relative ai tagli sul trasporto ferroviario regionale Jonico, sperando di poter comunicare notizie meno inquietanti rispetto a quelle riportate all'inizio di questo post.

La D445 1086 a Cutro, in testa all'InterCity 559 Taranto - Reggio Calabria Centrale

7 giu 2014

Tagli alla ferrovia Jonica: la voce della protesta riparte da Crotone


Se ne discute ormai da settimane, e tra qualche giorno arriveremo al dunque: il nuovo orario estivo 2014 di Trenitalia, che entrerà in vigore il 15 giugno, porterà molto probabilmente una non indifferente riduzione del servizio ferroviario Regionale lungo la linea Jonica. Del resto, il provvedimento era atteso da tempo, dopo un continuo rinvio dei tagli che però non è stato affiancato dal pagamento dei debiti che la Regione Calabria dovrebbe, prima o poi, saldare a Trenitalia. Contemporaneamente, è avvenuta un'altrettanto prevedibile riduzione annua di circa 10 milioni di Euro, dal budget che la nostra Regione destina ogni anno al trasporto locale su rotaia gestito da Trenitalia. Per maggiori chiarimenti, rimandiamo alla lettura di questo post, pubblicato lo scorso 22 maggio.
Oggi ci occuperemo nello specifico dell'evento tenutosi stamattina alla stazione di Crotone, grazie all'impegno ed all'opera di sensibilizzazione dell'On. Emilio De Masi, capogruppo di Italia dei Valori al consiglio regionale della Calabria. Uno degli "input" che hanno attivato lo spirito organizzativo di De Masi, è partito addirittura da una nostra lettera aperta, pubblicata qualche mese fa sulla maggior parte delle testate giornalistiche on-line del versante jonico calabrese. 
Il documento in questione, che consigliamo di rileggere cliccando su questo link, era (ed è!) una forma di protesta contro il previsto declassamento di una decina di stazioni ferroviarie della linea Jonica, da Reggio Calabria a Metaponto. Queste stazioni (tra le quali figurano anche Ardore, Gioiosa Jonica e Policoro-Tursi), venendo declassate in "fermate" attraverso l'eliminazione dei binari di incrocio, non sarebbero più utilizzabili per effettuare incroci e/o precedenze tra i treni, riducendo così la capacità di traffico di tutta la ferrovia Jonica. Le conseguenze sarebbero chiare: ulteriore riduzione del servizio, ed assenza di possibilità di incremento del numero di treni: in tal caso, i problemi finanziari della Regione Calabria, si affiancherebbero a quelli infrastrutturali, portando ad un'accelerazione della spirale negativa che da oltre un decennio affligge il servizio della linea in questione.
Chiaramente, a questo grido d'allarme "infrastrutturale", come abbiamo anticipato, si è aggiunto quello imminente relativo alla riduzione del numero di treni Regionali circolanti a partire dal 15 giugno...ancora prima che vengano tagliate le stazioni, rischiando così di giustificare la trasformazione in fermate.
L'organizzazione della manifestazione di stamane, che ha assunto i connotati di una piccola conferenza all'aperto, è avvenuta nel pomeriggio del 5 giugno, con una tavola rotonda nella sede crotonese dell'On. De Masi, alla quale hanno partecipato Italia Nostra, le sigle sindacali, vari amministratori di Crotone e comuni limitrofi...e chiaramente noi di Ferrovie in Calabria. Purtroppo, come spesso accade in una Regione poco reattiva ed ormai rassegnata come la Calabria, questa mattina la partecipazione all'evento non è stata...eccessivamente entusiasmante (sono state comunque presenti circa 60 persone tra cittadini, amministratori locali di Crotone e Botricello e giornalisti), nonostante la problematica dei trasporti sia ormai argomento quotidiano di quasi tutti i cittadini del versante jonico. Grandi assenti, e lo segnaliamo con rammarico, l'attuale Vice-Presidente della Regione Calabria Antonella Stasi, e l'Assessore ai trasporti Luigi Fedele, entrambi invitati a partecipare dall'On. De Masi.

Intervento di Ferrovie in Calabria: da sinistra, Francesco Sulla, Emilio De Masi, Teresa Liguori.
Focus sulla piccola ma nutrita platea di cittadini e giornalisti.
In prima linea, al tavolo dei relatori, al fianco di Emilio De Masi e di Salvatore Scandale, non poteva mancare l'eccezionale Teresa Liguori, Presidente della sezione crotonese di Italia Nostra. 
Il suo intervento è stato concentrato sul valore storico e sociale della ferrovia Jonica, percorsa tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 da illustri personaggi: da Giuseppe Garibaldi, a Norman Douglas e George Gissing durante il loro Grand Tour. Un destino inaccettabile per quella che è stata la prima linea ferroviaria ad essere costruita in Calabria, e che rappresenta un'arteria fondamentale per tutti i territori jonici da Reggio Calabria a Taranto. Non è mancata la bellissima proposta di ripristino di un collegamento InterCity degno di tal nome e non effettuato da automotrici (materiale rotabile lateralizzato permettendo...) da Reggio Calabria a Bari e ritorno, una sorta di Rapido "Magna Grecia" dei giorni nostri, che farebbe tornare in primo piano un'infrastruttura deliberatamente ridotta al lumicino negli ultimi anni. Senza dimenticare che la ferrovia Jonica potrebbe anche tornare ad essere sfruttata per il traffico merci, in particolar modo da Crotone, che sta però per perdere uno scalo intermodale costruito poco più di 20 anni fa...
Esemplare, ovviamente, anche l'Onorevole De Masi, che partendo dal rischio di taglio delle stazioni ferroviarie (Crotone è stata ormai già declassata a soli 3 binari di stazione), che ridurrebbe così la capacità dell'intera linea, si è soffermato sulla nostra proposta relativa alla rimodulazione dell'offerta Regionale sulla linea Jonica. Nello specifico, come descritto nei documenti che abbiamo consegnato al capogruppo di IDV, attraverso il nostro programma è possibile una riduzione di circa 7 milioni di Euro annui, ma allo stesso tempo abbiamo previsto il ripristino di quattro coppie di treni diretti tra la Jonica e Lamezia Terme Centrale, in coincidenza con i servizi InterCity, Frecciargento e Frecciabianca da/per Roma Termini che servono il corridoio tirrenico. In tal modo si riuscirebbero a risollevare anche le sorti della Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale, bollata come linea a scarsa frequentazione, proprio a causa dell'assenza sia di collegamenti diretti verso Roccella/Reggio e verso Crotone/Sibari, e sia di coincidenze degne di tal nome a Catanzaro Lido, con gli attuali treni provenienti dalla Jonica Nord e dalla Jonica Sud...salvo rare eccezioni. Una serie di scelte quasi mirate a ridurre deliberatamente l'appetibilità di tali treni, portando ad un crollo dell'utenza e giustificare così i tagli. Non è mancato un cenno alla ormai "misteriosa" questione degli 80 milioni di Euro stanziati dal CIPE, per avviare una prima tranche di lavori di elettrificazione della linea Jonica. Sarebbe stato interessante, se avesse partecipato all'iniziativa, avere una risposta finalmente chiara proprio dalla vice-Presidente Stasi.
Tornando al nostro programma di rimodulazione, del quale sarebbe auspicabile un'attuazione immediata per dare ossigeno al sempre più abbandonato territorio Jonico, la prossima settimana verrà posto all'attenzione del consiglio regionale: siamo grati all'On. De Masi, che più volte ha ribadito l'importanza dell'associazionismo locale come supporto alle istituzioni, per l'importante impegno preso. Un chiaro esempio di quella politica vicina al cittadino, e vissuta con passione...forse sempre più rara, ma per fortuna ancora esistente e da sostenere attraverso collaborazioni e proposte, al di là dei colori politici. 
Foto di rito con Teresa Liguori di Italia Nostra!
Notevole anche l'intervento del consigliere regionale Francesco Sulla, che ha concentrato il proprio discorso sull'attuale disparità tra servizio su gomma e ferroviario, con relativi sprechi di risorse e poca funzionalità per il cittadino. Noi concordiamo con lui quando sostiene che alle imprese di autolinee private, legate all'ente pubblico regionale da contratti di servizio, non vadano certamente ridotti i km assegnati ogni anno (e quindi il numero di corse): gli stessi km vanno invece "dirottati" verso le aree non servite dalle linee ferroviarie, come il popoloso ma sempre più isolato entroterra calabrese, creando un sistema integrato tra treno (che per intuito deve essere l'unico mezzo pubblico a servire le coste e le relative tratte trasversali) e bus. Bus che deve smettere di circolare in sovrapposizione al vettore ferroviario, ma anzi diventare sistema adduttore a quello che un domani dovrà essere una sorta di servizio di metropolitana di superficie, gestibile in prospettiva anche da società di trasporto miste, coinvolgendo le Ferrovie della Calabria, come già avvenuto in altre regioni italiane (vedi Trenord in Lombardia).
La manifestazione si è conclusa con molti interventi dei presenti e con le interviste di rito, convinti che l'evento odierno non debba essere isolato e "propagandistico". E così non sarà: nei prossimi giorni la mobilitazione di Ferrovie in Calabria continuerà, in attesa di conoscere i pareri regionali a proposito del nostro programma di rimodulazione, che prossimamente presenteremo su queste pagine.
Vogliamo concludere il post con una notizia segnalata durante la manifestazione, dal sindacalista Salvatore Scandale, che riguarda il posto di Polizia Ferroviaria di Crotone. Il presidio rischia infatti di essere soppresso, ignorando la particolare e purtroppo pericolosa situazione sociale dello scalo crotonese, che da anni è "abitato" da centinaia di immigrati gravitanti attorno il centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto. Purtroppo, lo stato di povertà, porta molto spesso ad atti violenti sia tra gli stessi rifugiati, e sia sui viaggiatori nelle ore serali (e non solo). Nelle ore di disabilitazione del posto Polfer, sono già avvenute situazione incresciose. Non vogliamo neanche immaginare cosa accadrebbe in caso di definitivo abbandono dell'ultimo baluardo di legalità e sicurezza per i viaggiatori...

L'ufficio Polfer di Crotone.

6 giu 2014

Caro Marco...


...la situazione ferroviaria in Calabria, da tre anni a questa parte, purtroppo non è cambiata molto. Addirittura si è rischiata la chiusura della Catanzaro Lido - Lamezia Terme, pensa un po', ed i rischi non sono ancora stati scongiurati. Sulla Jonica circola un InterCity tra Reggio Calabria e Taranto, effettuato con vetture UIC-X del Trasporto Regionale, e non raramente capita persino una ALn668, in barba a chi paga una bella cifra di tariffa InterCity! 
Però sai, l'Associazione Ferrovie in Calabria, alla quale tu appartieni come associato n. 001, è diventata ormai una piccola istituzione nella nostra regione! Proprio domani parteciperemo, a Crotone, ad una manifestazione contro il ridimensionamento della linea Jonica, e molto probabilmente un altro incontro, questa volta sulla Catanzaro Lido - Lamezia Terme, ci attende il 16 giugno. Stavolta vedremo se la Regione vorrà sentirci, una volta per tutte, o continuerà a fare orecchie da mercante...come ricorderai bene!
Pensa, oggi collaboriamo con il Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido, organizziamo mostre fotografiche, e ci siamo quasi convenzionati con le Ferrovie della Calabria, gestendo una mailing-list di informazione ai viaggiatori: sempre con Ferrovie della Calabria, il 2 marzo abbiamo organizzato il nostro primo treno speciale a vapore, con la 353 e le vetture storiche, tra la tua amata Cosenza e Rogliano! E proprio le Ferrovie della Calabria si sono messe d'impegno, avendo superato quella pesante crisi economica avvenuta poco dopo la tua partenza, a riattivare una delle due linee taurensi, la Gioia Tauro - Palmi. Tra poche settimane inizieranno i lavori!
In tutto ciò, però, continui a mancarci tantissimo: avremmo voluto condividere con te tutti i nostri successi e le nostre battaglie, ma siamo convinti che in tutti gli importanti traguardi che abbiamo raggiunto e che raggiungeremo, il tuo aiuto continui ad esserci e non sia fermato in quella tragica mattina del 6 giugno del 2011. 

Grazie di tutto, Marco, sei uno di noi!!

06/06/2011 - 06/06/2014

Roberto, Vittorio, Francesco, Luca, Vincenzo


4 giu 2014

Progetto scuola - ferrovia 2014: appuntamento al prossimo anno!


Si è conclusa nel tardo pomeriggio del 30 maggio scorso, l'edizione 2014 del "Progetto scuola - ferrovia", organizzato dal Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido, quest'anno in collaborazione attiva con l'Associazione Ferrovie in Calabria. 
Come avevamo anticipato nelle scorse settimane, l'iniziativa che annualmente coinvolge oltre un centinaio di studenti elementari provenienti da varie scuole del comprensorio catanzarese, si svolge in tre fasi: la prima riguarda la visita e le "lezioni di ferrovia" all'interno delle stesse scuole, la seconda riguarda invece la visita degli studenti agli impianti ferroviari ed un breve viaggio in treno, la terza invece conclude il Progetto, e si svolge all'interno della sede del Dopolavoro Ferroviario, con un convegno finale e con la premiazione dei piccoli lavori artistico-artigianali a tema ferroviario, realizzati dagli studenti.
Le scuole elementari (classi quarte e quinte) aderenti all'edizione 2014 del progetto, sono state tre, rispettivamente da Catanzaro Lido, Roccelletta di Borgia e Taverna. 

Visita della scuola elementare di Taverna all'ONMO (Officina Nazionale Macchine d'Opera) di Catanzaro Lido, accompagnata dall'Ing. Salvatore Munizza.
In questo post, ci soffermeremo rapidamente sul convegno conclusivo, al quale abbiamo ovviamente partecipato anche noi di Ferrovie in Calabria, anche attraverso la nostra ormai famosa mini-mostra di cimeli ferroviari...letteralmente presi d'assalto dai bambini, che ci hanno tempestato di domande! 
Un interessante valore aggiunto al convegno, è stato però dato da un'iniziativa a corollario del Progetto scuola-ferrovia: si è infatti svolta nella stessa serata del 30 maggio la premiazione, attraverso una targa ricordo, dei cinque partecipanti al concorso ferro-fotografico organizzato dal Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido e da Ferrovie in Calabria. Sei bellissime immagini ci sono state inviate da varie aree della Calabria: il primo posto è stato assegnato al nostro Nicola Santucci, con la fotografia "Riflessi", il secondo all'amico siciliano Salvo Morale con "Termine Corsa", ed il terzo a Massimiliano Cappuccino, che da tempo segue le attività della nostra Associazione, che ci ha inviato la fotografia intitolata "Passione in Pressione". Un attestato di partecipazione è stato donato anche agli amici Antonino Romeo (fotografia "25 anni di Pendolino") e Brunella Russo ("Intersezioni tra le colline Joniche"), che hanno partecipato al concorso con fotografie altrettanto belle. 
Tornando al progetto scuola-ferrovia, quest'anno il convegno è stato in parte "rivoluzionato": oltre all'esposizione dei relatori, è stato dato spazio anche a piccoli interventi degli studenti. Degno di nota quello che, seppur sicuramente in parte "indirizzato" dalle insegnanti, è provenuto da un'alunna della scuola elementare "Maria Immacolata" di Catanzaro Lido, che ha citato il rischio soppressione della linea Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale (per fortuna probabilmente in parte scongiurato), facendo notare come simili provvedimenti siano dannosi per l'ambiente e non più accettabili al giorno d'oggi.
Hanno chiuso il convegno alcuni interventi di Michele Spagnolo ed Ennio Macrì, rispettivamente vice-presidente e presidente del DLF di Catanzaro Lido, Salvatore Munizza (ingegnere di Rete Ferroviaria Italiana)...ed ovviamente Ferrovie in Calabria! 
Istantanea dei partecipanti al convegno.
Ogni bambino è stato premiato con un materassino gonfiabile, in vista dell'estate, mentre una targa ricordo è stata assegnata ad ogni scuola: il festoso pomeriggio si è concluso con il consueto buffet finale. 
Non è mancata anche per noi di Ferrovie in Calabria, una targa ricordo per la partecipazione e la collaborazione alla buona riuscita del Progetto, da parte dell'Associazione!
Un vagone di complimenti è d'obbligo, ancora una volta: iniziative di questo tipo vanno incentivate, sostenute e pubblicizzate per essere estese, tempo ed impegni degli organizzatori permettendo,  anche ad altre scuole del comprensorio. La sensibilizzazione e la conoscenza dell'importanza del trasporto su ferro, deve essere coltivata fin dalle nuovissime generazioni, affinché tra dieci, quindici o vent'anni, non si ripeta più quello che è accaduto per troppo tempo, tra tagli ed abbandoni perpetrati nel più totale silenzio della popolazione.
Il nostro lavoro, di Ferrovie in Calabria e del Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido, porterà i suoi buoni frutti nel prossimo futuro. 
Del resto, come non sperare in positivo, quando un'intera classe, alla domanda "cosa significa ALn?", risponde in coro "Automotrice Leggera a nafta!"?
Le sei fotografie del concorso: in basso a destra "Riflessi" di Nicola Santucci, al quale è stato assegnato il primo posto, scattata a Saline Joniche, durante il transito di un Regionale che si rifletteva sullo specchio d'acqua del porto. In alto a sinistra, "Termine Corsa", di Salvo Morale, con un'ALn668 in arrivo a Lamezia Terme Centrale da Catanzaro Lido. In basso al centro, "Passione in Pressione", terza classificata, di Massimiliano Cappuccino, che ha immortalato uno sbuffo di vapore dalla locomotiva FCL 353.
Il mini-banchetto dei cimeli di Ferrovie in Calabria.
I simpatici lavori eseguiti dagli studenti che hanno partecipato al Progetto. Ovviamente la Frecciarossa la fa da padrone...!
 
Il primo blog dedicato al trasporto ferroviario in Calabria...by Roberto Galati...email - msn: exp826@hotmail.it