Giornate di forti incertezze in questo fine giugno, sul fronte del trasporto marittimo di viaggiatori e merci in Calabria: un settore che è ovviamente legato strettamente al vettore ferroviario, sia per vie aziendali nel caso dello Stretto di Messina, e sia (soprattutto), per naturali affinità di interscambio.
Ma nonostante tali affinità siano naturali e scontate nel resto d'Italia e del mondo, nella nostra regione, dopo decenni, continuano ad essere messe in discussione, sottovalutate o peggio ignorate, per motivi che purtroppo riteniamo siano molto semplici: incompetenza, sperpero di denaro pubblico, ed in un caso in particolare, forse anche impedimenti provocati dalla criminalità organizzata.
Ci riferiamo ovviamente alle vicende legate al servizio di collegamento con aliscafi tra Reggio Calabria e Messina, gestito dalla società Metromare, ed a quelle ben più complicate legate al trasporto merci su ferro da/per il porto di Gioia Tauro.
Lo anticipiamo da ora: in questo post non faremo altro che ribadire concetti ormai ripetuti fino alla noia da noi di Ferrovie in Calabria in questi ultimi anni. Idee di miglioramento che non sono di certo progetti iperbolici, fuori dalla realtà finanziaria degli enti preposti o dalla reale utilità, ma semplici proposte che nascono spontanee anche dai semplici utenti di treni ed aliscafi, non di certo appassionati o comunque conoscitori della "materia".
Questione Metromare: come anticipato ieri nelle nostre news, quella di oggi, con la scadenza del contratto tra Ustica Lines, Blueferries (società del gruppo Ferrovie dello Stato) e Ministero dei Trasporti, sarebbe dovuta essere l'ultima giornata di servizio degli aliscafi che collegano Reggio Calabria con Messina. Era ovviamente prevedibile che tale provvedimento, per fortuna, non sarebbe entrato in vigore, in quanto avrebbe portato al blocco totale di un flusso di centinaia di pendolari che ogni giorno si spostano tra le due coste reggine e messinesi, oltre alla perdita di lavoro per oltre cento addetti al servizio.
Fino alla giornata di ieri, infatti, era dato per certo il mantenimento del servizio veloce tra Villa San Giovanni e Messina, rilevato dalla società Nvg, Navigazione Libera del Golfo della famiglia Aponte: nessuna impresa si era però presentata alla gara d'appalto per il servizio sul versante reggino. Un incontro tra gli Assessori ai Trasporti di Calabria e Sicilia (rispettivamente Luigi Fedele e Antonino Bartolotta) assieme a responsabili del Ministero dei Trasporti, sembra aver assicurato il mantenimento dell'incarico a Blueferries a partire dal 1 luglio. Nella giornata di domani e del 30 giugno, invece, un servizio ridotto verrà garantito direttamente da Ustica Lines. Sembrerebbe però che tale servizio ridotto (si parla addirittura di circa la metà delle corse, ed a tal punto cesserebbe di essere una vera e propria metropolitana marittima) venga confermato anche dal 1 luglio...in un periodo ad altissima frequentazione turistica. Come se non bastasse, il provvedimento temporaneo dovrebbe coprire la falla soltanto fino al 31 dicembre di quest'anno, in attesa che vengano siglati nuovi accordi più duraturi.
Come sempre, perciò, ci si ritrova nei guai sempre all'ultimo momento: in verità, come ribadito più volte in vari post qui su Ferrovie in Calabria, il servizio di aliscafi tra Reggio Calabria e Messina, che a quanto pare risulta quasi insostenibile a livello di costi di gestione, ci è sempre sembrato mal sfruttato, principalmente per quanto riguarda, ovviamente, l'interscambio con la ferrovia.
Torniamo quindi sempre alla solita vicenda delle stazioni di Reggio Calabria Marittima e Reggio Calabria S.Caterina:
Il povero malcapitato che sceso dall'aliscafo avesse intenzione di salire su un treno, troverebbe infatti enormi difficoltà: la stazione di Reggio Calabria Marittima è ormai dismessa da anni (ovviamente subito dopo essere stata ristrutturata a fondo ed elettrificata, per sperperare come sempre un po' di soldi pubblici), ed essendo raccordata alla fermata di Reggio Calabria Lido (sulla linea tirrenica) con innesto lato Jonio, sarebbe stata perfetta per attestare una sorta di servizio metropolitano da Roccella Jonica (e perchè no, magari con qualche corsa diretta anche da Catanzaro Lido) e Melito di Porto Salvo. Sicuramente, però, un simile servizio lo si sarebbe potuto assicurare anche con gli attuali treni regionali che fermano nella anche vicinissima stazione di Reggio Calabria Santa Caterina, che affaccia sul porto a poche centinaia di metri dall'impianto di attracco degli aliscafi. In questo caso, però, la stazione è totalmente irraggiungibile a causa di un enorme muro divisorio tra la proprietà di Rete Ferroviaria Italiana e quella della strada attigua, che a quanto pare appartiene alla Capitaneria di Porto (viene però percorsa liberamente dagli automezzi che si imbarcano sui traghetti per Tremestrieri). In pratica, a causa di presunte peripezie burocratiche, risulta impossibile anche costruire una semplice scaletta di assi inchiodate tra di loro, che permetta un libero passaggio dei passeggeri dal porto alla stazione e viceversa. In realtà sarebbe sufficiente anche aprire un varco nel muro, in corrispondenza del sottopassaggio di stazione, per creare un normalissimo interscambio!
Oggi infatti la stazione ferroviaria utile più vicina, è quella di Reggio C. Lido, che non è nè vicinissima al Porto (distanza di circa 800 metri, non comodissimi da percorrere magari con tanti bagagli), nè è intuitivamente individuabile da chi arriva a Reggio Calabria per la prima volta.
Scorcio dei raccordi del porto di Reggio Calabria: sulla destra si intravede la stazione di Reggio S.Caterina, separata dal muro divisorio. |
Il Fabbricato Viaggiatori di Reggio Calabria Mare, totalmente ristrutturato qualche anno fa. |
Un'occasione persa, invece, quella dell'attracco nei pressi dell'Aeroporto dello Stretto, dove tra l'altro da qualche mese sorge anche la nuova fermata di Reggio Calabria Aeroporto, posta sulla linea Jonica. Sicuramente oggi, visti gli enormi problemi economici, diventa improponibile parlare di ripristino di tale molo con relativo servizio marittimo, visto che sembra già una specie di miracolo il mantenimento di quello verso il Porto: l'interscambio mare-aereo, di cui tanto si parla (da anni si cerca di far diventare l'aeroporto di Reggio Calabria un punto di riferimento anche per il versante jonico e tirrenico messinese), potrebbe avvenire in modo perfetto ancora una volta, guarda caso, grazie alla ferrovia...se solo fosse possibile, per chi arriva dalla Sicilia, salire su un treno metropolitano Rosarno - Melito di Porto Salvo alla stazione di RC S.Caterina! In questo caso ci sarebbe però anche da discutere sulle assurde fermate alla stazione a servizio dell'aeroporto, istituite ad alcuni treni di "varia natura" (Catanzaro Lido - Reggio Calabria Centrale, Roccella Jonica - Reggio Calabria Centrale e Rosarno - Melito di Porto Salvo e relativi ritorni), decisamente poco utili ai fini dell'interscambio con gli aerei...visti gli orari decisamente poco coincidenti. Per fortuna, allo stato attuale, un minimo di interscambio diretto viene garantito dalla SOGAS, la società che gestisce l'aeroporto dello Stretto, tramite alcuni bus di collegamento tra il porto e l'aeroporto: è però chiaro che la possibilità di servirsi del treno per raggiungere l'aeroporto, porterebbe anche ad un risparmio per l'azienda aeroportuale stessa, in quanto verrebbe meno la necessità di garantire il servizio di collegamento su bus, che potrebbe magari essere dirottato verso aree non servite dalla ferrovia...o a potenziare il collegamento stesso con navette dall'aeroporto alla nuova fermata ferroviaria.
Insomma, le possibilità di miglioramento, senza essere costretti ad investimenti finanziari improponibili, esistono eccome: se questi aliscafi li si vogliono riempire ancor di più aumentando gli introiti, se l'aeroporto dello Stretto vuole davvero servire anche parte della Sicilia e se la ferrovia all'interno di Reggio Calabria la si vuole sfruttare a dovere...non bisogna fare altro che ispirarsi a queste proposte.
L'ALn668 1072 in transito alla nuova fermata di Reggio Calabria Aeroporto. |
Nel prossimo post ci occuperemo di un'altra vicenda ancor più ingarbugliata, che si protrae ormai da decenni: il Porto di Gioia Tauro.
3 commenti:
Negli anni ottanta andavo a Messina all'università e si parlava della possibilità di realizzare una scaletta che da Reggio s. Caterina si potesse scendere al porto per prendere aliscafi e navi (allora c'erano). Dopo 30 anni si parla delle stesse cose come se si dovesse costruire il ponte sullo stretto.
E' qualcosa di davvero vergognoso infatti, forse più di tante altre situazioni simili molto più note...
E' veramente ridicolo che dopo 30 anni non si sia ancora trovato un accordo semplicemente burocratico tra le FS prima ed RFI oggi, e la Capitaneria di Porto! Non si chiede di costruire chissà cosa, ma una semplice scaletta o un varco nel sottopassaggio...mah!!
misa' che dobbiamo aspettare altri 30 anni..........
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