La montagna ha partorito il topolino: è forse il modo migliore per riassumere la lunga e travagliata storia del neo-istituito InterCity 559/562 Reggio Calabria Centrale - Taranto. Se ne parlava ormai da più di un anno, anche se secondo i programmi si sarebbe dovuto trattare di un treno notturno diretto tra lo Stretto e Milano Centrale, che avrebbe dovuto percorrere tutta la Jonica e l'Adriatica...un po' come l'allora InterCity Notte 782/787 ex "Freccia del Levante", soppresso ormai quasi due anni fa.
Nel frattempo, però, ecco farsi strada le rigidissime norme sul controllo porte delle carrozze viaggiatori: dal 31 dicembre 2012 tutte le vetture del Trasporto Regionale e della Divisione Passeggeri Nazionale, devono essere dotate obbligatoriamente di impianti di lateralizzazione, controllati tramite condotta a 78 poli per le prime, e a 18 poli per le seconde. Ne fanno le spese centinaia di carrozze UIC-X tradizionali anche delle serie più recenti (1979 e 1982), e le locomotive D445, che non adeguate con condotta a 18 poli, vengono definitivamente relegate alla trazione di treni Regionali (essendo dotate infatti soltanto di condotta a 78 poli).
Vista la chiara assenza di vie d'uscite, la decisione diventa quindi definitiva già dagli scorsi mesi: il nuovo treno a lunga percorrenza Jonico, sarà classificato InterCity, verrà effettuato con carrozze del Trasporto Regionale, e terminerà la corsa a Taranto, in coincidenza con l'InterCity Notte Lecce - Milano Centrale.
I difetti di questo nuovo e un po' strano servizio sono molti: dalla composizione mignon di sole due carrozze, al pagamento di una tariffa InterCity (anche se però sono presenti numerosissime offerte economy e supereconomy a 9 e 19 Euro) viaggiando su materiale per treni Regionali, alla traccia decisamente larga.
Noi di Ferrovie in Calabria riteniamo però che un collegamento del genere abbia non poche potenzialità, se modificato in modo mirato: di seguito ecco un'analisi del nostro Luca Pisconti, che ha puntato al restringimento della traccia oraria e del prolungamento a Villa San Giovanni del "mini-InterCity".
L’entrata in vigore del nuovo orario a partire dal 9 giugno, ha sancito una piccola svolta per la ferrovia Jonica: infatti, dopo 5 anni, ritorna un collegamento diretto con la Puglia grazie all’istituzione della coppia di intercity che collegherà Reggio Calabria con Taranto attraverso l’itinerario jonico.
Senza dubbio rappresenta un punto di ripartenza importante per una linea che, da 10 anni a questa parte, ha conosciuto un lento e triste declino portandola ad essere classificata linea complementare da parte di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana.
Dopo le varie mobilitazioni organizzate da noi di Ferrovie in Calabria assieme alle altre associazioni calabresi pro-ferrovia e le continue pressioni subite da parte dello Stato, Trenitalia ha optato per una soluzione univoca che privilegiasse i suoi interessi economici e gestionali, senza andar troppo contro quelli delle forze politiche e dei cittadini calabresi della costa Jonica.
L’istituzione di una coppia di intercity (IC 562/563 Reggio Calabria Centrale – IC 558/559 Taranto-Reggio Calabria Centrale) che metta in condizione i passeggeri di poter usufruire nel capoluogo pugliese della coincidenza con la coppia di treni notturni Lecce-Milano Centrale e Milano Centrale-Lecce (ICN 758/765) però, è stata interpretata dagli scettici come una mossa che potesse in qualche modo affievolire i malumori che da tempo si erano creati in tutto l’ambiente.
I fedeli appassionati, invece, reputano questa mossa come un gradito ritorno che di sicuro, potrà rappresentare una soluzione migliore di quella che si era prospettata in principio: infatti, le prime voci, riguardavano l’istituzione di una sezione della coppia di notturni già citati che avrebbe creato molte più perplessità, visto e considerato che avremmo vissuto una situazione simile a quella che ha portato al prolungamento del defunto ICN 782/787 da Crotone a Reggio Calabria Centrale.
Nonostante ciò, però altri dubbi, specie per quel che concerne le modalità con cui questa nuova coppia di treni è stata istituita: la composizione non giustifica a pieno la tariffa intercity applicata da Trenitalia, in quanto prevede l’impiego di vetture del trasporto regionale, anche se sono state oggetto di un processo di restyiling non indifferente che le rende più comode ed agevoli (tra l’altro, si tratterà di vetture ex-prime classi, dunque con un comfort notevole).
Il vero punto nero è rappresentato dalla traccia oraria, che lascia molto a desiderare, sia per quanto riguarda alcune fermate, sia per i tempi di percorrenza che la caratterizzano con 7 ore e 5 minuti impiegate per percorrere 474 km (a dispetto delle 6 ore scarse impiegate dai defunti intercity sino al 2003).
Noi di Ferrovie in Calabria, grazie anche alla preziosa collaborazione del CIUFER (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali) abbiamo preso la palla al balzo proponendo un’alternativa che rispettasse, più o meno, i canoni dei principali treni che in passato hanno collegato questa tratta.
Il primo passo verso il miglioramento potrebbe essere rappresentato dal rafforzare la composizione che, dalle 2 vetture previste passerebbe a 3 (in modo tale da garantire più posti disponibili).
L’origine ed il termine della corsa in Calabria potrebbe essere attestato a Villa San Giovanni, in modo tale da garantire ai passeggeri da e per la Sicilia un collegamento diretto con la Calabria Jonica e la Puglia, proprio come avveniva in passato: il tutto senza alcun costo aggiuntivo.
In Puglia, invece, la situazione appare molto più complessa per un eventuale prolungamento su Bari Centrale che comunque non andrebbe ad alterare la percorrenza della coppia di intercity notte 758/765
La traccia oraria potrebbe essere resa più snella anche grazie all’eliminazione di alcune fermate quali Cropani, Botricello e Cutro: in senso pari la partenza da Villa San Giovanni verrebbe fissata alle ore 12:40 con arrivo a Taranto alle ore 19:10, mentre in senso dispari si partirebbe da Taranto alle ore 8:20 per arrivare a Villa San Giovanni alle ore 14:50, per un totale di 6 ore e 30 minuti di percorrenza in entrambi i sensi a fronte delle 7 ore e 5 minuti che impiega attualmente per collegare Reggio Calabria a Taranto e viceversa.
Di seguito, proponiamo la traccia indicativa relativa al miglioramento (si notino l’assenza delle fermate a Cropani, Botricello e Cutro e lo spostamento dell’incrocio tra i due treni da Roccella Jonica a Brancaleone).
Tabella con le tracce orarie modificate. |
Il nostro augurio è che tali proposte vengano quanto meno prese in considerazione dai massimi dirigenti delle ferrovie italiane ma, soprattutto, dalle alte cariche politiche della Regione Calabria e dello Stato e che possano costituire un punto di ripartenza per la ferrovia Jonica e per la Calabria intera, ormai abbandonata a sé stessa ma con una gran voglia di ricominciare a correre.
Alcune proposte "collaterali": prolungando a Villa San Giovanni l'InterCity, si rende necessario effettuare giornalmente un invio materiale da Reggio Calabria Centrale a Villa San Giovanni per effettuare l'IC 563/564/565 per Taranto, e da Villa San Giovanni a Reggio Calabria Centrale, per rientro del materiale giunto con l'IC 566/567/568 da Taranto. Questo perchè la pulizia ed il ricovero notturno delle vetture, non può più avvenire a Villa San Giovanni, ma obbligatoriamente a Reggio Calabria. Per evitare quindi l'acquisto di una nuova traccia oraria per la coppia di invii, si potrebbero sfruttare le locomotive elettriche che da Reggio Calabria Centrale vengono inviate a Villa San Giovanni (e viceversa), destinate all' InterCity 728 Palermo/Siracusa - Roma Termini, ed in senso opposto sganciate dall'InterCity 723 Roma Termini - Palermo/Siracusa. In tal modo, in senso sud-nord, la locomotiva elettrica si attesterebbe alle due vetture dell'IC Jonico, alle quali rimane agganciato il locomotore diesel D445, e trainerebbe il tutto fino a Villa San Giovanni: lì la macchina elettrica si attesterebbe poi alle carrozze dell'InterCity diretto a Roma, ed all'orario stabilito l'InterCity per Taranto partirebbe con la D445 già pronta in testa al convoglio.
Simile situazione in senso nord-sud: l'IC da Taranto termina la corsa a Villa San Giovanni con il locomotore D445 rivolto verso nord, e la locomotiva elettrica sganciata dall'IC 723 diretto in Sicilia, dopo aver manovrato, si porterebbe in testa alla composizione di 2 UIC-X e D445 del treno proveniente dalla Puglia, rientrando a Reggio Calabria. Il mattino successivo il ciclo si ripeterebbe.
Un'altra interessante idea, in questo caso di più difficile realizzazione, sarebbe quella di prolungare il nostro InterCity a Brindisi/Lecce via Francavilla Fontana, oltre che a Villa San Giovanni: un semplicissimo collegamento Calabria - Puglia potrebbe così diventare una sorta di "treno dei traghetti", che permetterebbe di effettuare un particolare collegamento tra i servizi di traghettamento Sicilia - Calabria, a quelli Puglia-Grecia/Croazia, presenti a Brindisi. In giornata sarebbe così possibile partire per esempio da Siracusa e raggiungere Patrasso o le numerose isole greche, effettuando soltanto due cambi di mezzo di trasporto: letteralmente una "bomba" ad alto potenziale turistico, specie in estate!
Da non sottovalutare inoltre l'intenso flusso di turisti tra la stessa Puglia e la Calabria, e nelle stagioni meno vacanziere, il movimento presente tra la Calabria e Lecce, sede di università.
In tal caso però sarebbe purtroppo necessario effettuare una manovra a Taranto, dove il locomotore D445 dovrebbe essere sostituito da una locomotiva elettrica (E656 o E633, dotate di condotta a 78 poli), in quanto l'autonomia della macchina diesel non permetterebbe di effettuare l'intero percorso Villa San Giovanni - Lecce.
Qualcuno ci ascolterà? Vedremo...!
La D445 1121 in testa all'IC 559 da Taranto, in partenza da Soverato. |
L'IC 562 in partenza da Reggio Calabria Centrale. |
5 commenti:
neanche è arrivata la macchina gia guasta..ma l icn a taranto ha atteso l' ic ? mi sembra di no..
No, ma sicuramente il CT del 562 avrà chiamato Taranto per comunicare al 758 che non vi erano passeggeri che avrebbero dovuto prenderlo.
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due carrozze e una traccia lunga, si sono spremuti le meningi quelli delle fs per un treno così.
A volte sembra infatti che lo facciano apposta...purtroppo, quella di dare tracce incredibilmente larghe ai treni a Lunga percorrenza del Servizio Base, sembra sia diventata ormai una costante :(
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