Probabilmente non saranno molti i lettori di Ferrovie in Calabria, a ricordare un importante evento accaduto tra fine febbraio e metà aprile dell'ormai non vicinissimo 2009. Possiamo ricordare il periodo che andava dal 25 febbraio al 18 aprile dello stesso anno, come un irripetibile ritorno ai vecchi e gloriosi tempi per la linea ferroviaria tirrenica Rosarno - Eccellente via Tropea! Infatti, prima dell'inaugurazione della "Direttissima" via Mileto, risalente al 1972, tutto il traffico ferroviario gravitante su Villa San Giovanni e diretto in Sicilia, e quello non meno consistente generato da Reggio Calabria, era costretto a transitare dalla lenta e tortuosa (ma sicuramente paesaggisticamente affascinante) strada ferrata costiera, divenuta di interesse locale (pur mantenendo ancora oggi alcuni collegamenti a lunga percorrenza, periodici e non) a seguito dell'apertura della nuova tratta a doppio binario.
L'inverno 2008-2009, però, con le sue intemperie, ha fatto di tutto per ridare un po' di lustro alla "prima Tirrenica", rendendo felici schiere di appassionati di treni e ferrovie calabresi e non. A causa di eccezionali livelli di pioggia caduti in non più di tre mesi, numerose frane si sono abbattute in piena linea tra le stazioni di Vibo Pizzo e Mileto, ma una in particolare ha reso necessaria la totale ricostruzione di duecento metri di sede ferroviaria, con una spesa di ben 21 milioni di Euro: la sospensione del traffico fu inevitabile. Sulla Direttissima, infatti, rimase attivo soltanto il breve tratto Lamezia Terme Centrale - Vibo Pizzo, con sole tre coppie di treni Regionali provenienti e diretti a Paola/Cosenza, mentre soltanto una turnazione consisteva in Lamezia Terme Centrale - Vibo Valentia/Pizzo, e Vibo Valentia/Pizzo - Sapri (!!): molto spesso tali treni erano effettuati con consistenti composizioni di vetture UIC-X open space e/o carrozze Piano Ribassato, inquadrate da doppie simmetriche di E464, per poter evitare manovre di inversione del locomotore: se oggi tale accorgimento è diventato la norma in tutta Italia, all'epoca l'utilizzo "simmetrico" delle E464 era decisamente un evento eccezionale!
La E464 138 in partenza da Lamezia Terme Centrale, con il Regionale 3699 Cosenza - Vibo Valentia - Pizzo, composto da 4 ormai storiche UIC-X a salone serie 1964. |
Particolari dell'orarietto cartaceo temporaneo, stampato in occasione della variazione dell'offerta a seguito dell'interruzione della linea Direttissima via Mileto. |
Sulla via Tropea, invece, definire la situazione come caotica era probabilmente riduttivo: totalmente resettato l'intero servizio (annullando anche il cadenzamento), sopravvivevano soltanto otto coppie di treni Regionali, dai percorsi più svariati: partendo dal 12668 Rosarno - Catanzaro Lido e vv (anche se ai tempi rappresentava la normalità...), al 2433 Sapri - Reggio Calabria Centrale (in senso opposto, tramite turnazione dei materiali, originava da Vibo-Pizzo, come descritto qualche riga più in alto), e finendo all'incredibile 12652 Reggio Calabria Centrale (05.15) - Paola (09.35), effettuante tutte le fermate del percorso (ad eccezione di Rc S.Caterina ed Rc Archi), con una mostruosa percorrenza di quattro ore e venti minuti!
Il tutto era ovviamente studiato per garantire principalmente una certa regolarità di deflusso dei tantissimi treni a lunga percorrenza all'epoca presenti, tra Espressi notturni, InterCity ed InterCity Notte e dei treni merci, in una linea a binario unico, dotata per fortuna di numerosi punti d'incrocio tra stazioni e posti di movimento. Nonostante ciò, per i poveri addetti al DCO, non era infrequente ritrovarsi con vere e proprie situazioni da panico, con stazioni ferroviarie intasate e treni in attesa ai segnali per decine di minuti. Indimenticabili infatti i tripli incroci/precedenze a Tropea, con tutti e tre i binari di stazione occupati.
La regolarità e la maggiore coerenza del servizio regionale (e non...) riprendeva a Rosarno, con il servizio metropolitano verso Villa San Giovanni - Reggio Calabria Centrale - Melito di Porto Salvo, ai tempi ancora caratterizzato dalla presenza dei mai dimenticati servizi "Tamburello", finanziati dal Ministero dei Trasporti.
Per quanto riguarda appunto la lunga percorrenza, la strategia di Trenitalia prevedeva la conferma di tutti i treni InterCity, Espressi ed InterCity notte con origine/destinazione Sicilia e Reggio Calabria Centrale, con ovvie modifiche d'orario con aumento dei tempi di percorrenza, mentre le tre coppie di treni Eurostar Italia da/per Roma Termini (compresa la neo-istituita Frecciargento 9377/9378 effettuata con ETR600), erano limitate a Lamezia Terme Centrale, assieme alla coppia di InterCity 521/590. In questo caso la particolarità era data dal fatto che in senso dispari (IC521), con arrivo a Lamezia T.C. alle 22.27, il treno era ufficialmente il "Crati", mentre in senso pari (IC590), con partenza dall'importante stazione calabrese alle 16.26, il nostro convoglio riprendeva la traccia del "Francesco Cilea"...ed ovviamente anche la denominazione! Bei ricordi degli ultimi tempi in cui sull'orario ferroviario, gli unici nomi dei treni visibili non erano Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca.
Sulla tratta via Tropea, nessun treno a lunga percorrenza originario da Palermo/Siracusa e da Reggio Calabria espletava servizio viaggiatori, ad eccezione dell'Espresso 894/895 Reggio Calabria Centrale - Roma Termini, ovviamente già previsto d'orario con itinerario via linea costiera.
A proposito di limitazioni a Lamezia Terme: la casualità ha voluto che l'interruzione terminasse poco dopo la Pasqua del 2009. Ai tempi, nei periodi festivi con relativa alta affluenza di viaggiatori, venivano effettuati vari treni straordinari, solitamente Espressi notturni (ma in qualche caso anche diurni), composti esclusivamente da carrozze UIC-X con posti a sedere. Perciò, come se non bastasse il già notevole caos all'interno del piazzale di Lamezia Terme Centrale, per alcuni giorni sotto Pasqua, si sono aggiunti anche alcuni convogli straordinari, capeggiati addirittura dalle E655!
In conclusione, ricordiamo anche che Trenitalia comunicò la sospensione dei servizi a carro completo da e per la Sicilia, proprio per la sfavorevole congiuntura infrastrutturale. Vennero infatti soppressi alcuni treni merci terminalizzatori del traffico diffuso, provenienti da Marcianise e Bologna San Donato, che distribuivano/prelevavano carri negli scali di Acireale, Alcamo Diramazione, Canicattì, Cannizzaro, Carini, Castelvetrano, Dittaino, Fiumetorto, Gela, Messina Centrale, Milazzo, Pace del Mela, Palermo Brancaccio, Palermo Sampolo, Priolo Melilli e Ragusa. I treni del "diffuso" non tagliati, vennero concentrati negli scali di Bicocca, Catania Acquicella ed addirittura Lamezia Terme Centrale stessa, con trasbordo delle merci e dei container su tir.
Chiaramente, dopo il ripristino della Direttissima calabrese il 18 aprile dello stesso anno, per i soliti oscuri motivi, il vecchio servizio a carro, all'epoca ancora estremamente capillare in Sicilia, non venne mai più ripristinato, ed anzi, di lì a poco sarebbe terminato anche a Lamezia Terme Centrale, ultimo impianto calabrese all'epoca ancora abilitato alla ricezione ed all'invio di singoli e/o piccoli gruppi di vagoni.
Lamezia Terme Centrale: i due binari di ricovero adiacenti la piccola rimessa, insolitamente affollati da E402A, B ed E656 della Divisione Passeggeri. |
Espresso straordinario per il periodo pasquale, in sosta a Lamezia Terme Centrale, in attesa di ripartire nella serata del 9 aprile 2009. |
Fotografie "shock" da Tropea, con un lunghissimo treno merci in lento transito dalla stazione della città turistica calabrese... |
Per saperne di più, rimandiamo ai due post pubblicati su Ferrovie in Calabria nel 2009, relativi all'argomento:
- Interruzione sulla Tirrenica.
- Si torna a viaggiare sulla Vibo/Pizzo - Mileto!
3 commenti:
nella immagine della E655 430, da dove viene e dove è diretto il treno merci che la E655 430 sta tirando?
nella penultima foto, da dove viene e dove è diretto il treno merci con la E655 430?
Ciao Maurizio,
purtroppo non ti saprei dire di preciso. Non so però come mai, ma ho l'impressione che si trattasse di un TC proveniente da San Ferdinando. Tendenzialmente dalla Sicilia non sono stati (nè lo sono tutt'oggi) molti i treni composti totalmente da pianali con sopra container (tipicamente trasbordati da nave a camion/treno), in quanto vedo quasi totalmente casse mobili di varia tipologia.
Solo dal porto di Gioia Tauro poteva partire un TC completo del genere, ma potrei anche sbagliarmi...
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